Letterato (Lucignano 1776 - Pisa 1855), prof. (dal 1804) di eloquenza italiana nell'univ. di Pisa. Più che all'abbondante produzione poetica e agli scritti a sostegno della toscanità della lingua, legò [...] . anche coi tit. La signora di Monza e La sventurata di Monza; Luisa Strozzi, 4 voll., 1833; Il conte Ugolino della Gherardesca e i Ghibellini di Pisa, 1843). Scrisse anche drammi (Torquato Tasso, 1832) e una Storia della pittura italiana (7 voll ...
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Famiglia pisana; ebbe larga parte (secc. 11º-13º) nella vita cittadina, ma specialmente negli interessi pisani in Sardegna. I V. occuparono (1215) Cagliari e di là estesero il loro dominio, facendo leva [...] anche su matrimonî con le eredi di giudicati sardi. Nella seconda metà del sec. 13º i V. sono signori della Gallura e di un terzo del giudicato di Cagliari. Furono guelfi e quasi sempre in contrasto coi della Gherardesca, ghibellini. ...
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DELLA ROCCA, Dino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Figlio di Ranieri. di Ubertino, apparteneva ad una famiglia originaria della Maremma pisana.
Visdomini di Rocca a Palmento - da cui prendevano il nome [...] registri del R. Archivio di Stato in Lucca,Bologna 1863, pp. 240, 2509 s.; N. Toscanelli, I conti di Donoratico Della Gherardesca signori di Pisa,Pisa 1937, pp. 380, 443; G. Rossi Sabatini, Pisa al tempo dei Donoratico (1316-1347), Firenze 1938, pp ...
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CAPRAIA, Anselmo da
Franco Cardini
Nonostante la frequenza del nome Anselmo sia assai elevata nell'albero genealogico dei da Capraia, e ciò abbia dato luogo a una notevole confusione, possiamo ravvisare [...] in Sardegna da parte delle maggiori famiglie pisane e della loro pacificazione dopo il lodo del 1237 fra Comune e della Gherardesca da un lato, Visconti e da Capraia dall'altro, il C. andò sposo a Teccia figlia del conte Gherardo di Donoratico ...
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DELLA ROCCA, Ludovico
Marco Tangheroni
Appartenente a una famiglia originaria della Maremma pisana, da tempo stabilitasi a Pisa, il D. nacque in data imprecisata nella prima metà del secolo XIV da Dino, [...] e la parola passò alle armi, il D. fu in primissima fila, capeggiando 600 uomini insieme al conte Jacopo Della Gherardesca di Montescudaio, detto il Paffetta, e al comandante delle milizie imperiali: nonostante i loro alleati non fossero riusciti ad ...
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CHIANO (Chianni)
Evandro Putzulu
Appartenne certamente alla famiglia dei marchesi di Massa, la casata pisana che si era insediata, verso la fine del XII sec., sul trono giudicale di Cagliari. Non si [...] del resto si manifestava nella stessa Pisa dove, sia pure in un quadro di rivalità, erano sempre o i Visconti o i Gherardeschi o i Capraia a determinare la politica sarda del Comune. La situazione di C. era perciò molto difficile.
Pisa, d'altro canto ...
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BOSCHI, Giorgio Andrea
Giorgio Sàntha
Nato a Farigliano (Cuneo) il 24 febbr. 1664, entrò nel 1680 nel noviziato degli scolopi a Genova, prendendo il nome di Andrea di S. Sebastiano, e già nel 1687, [...] Toscana.
Nei lunghi anni trascorsi a Firenze, per la modestia e dottrina fu caro all'arcivescovo Tommaso Buonaventura della Gherardesca, che lo nominò esaminatore sinodale, e allo stesso granduca Cosimo III, che, nel 1710, lo scelse quale suo teologo ...
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FRESCOBALDI, Berto
Michele Luzzati
Forse figlio di Ranieri e forse nipote di Lamberto (l'uno fu degli Anziani nel 1255 e l'altro nel 1252), nacque probabilmente a Firenze, nella prima metà del secolo [...] in favore della Parte guelfa. Nel 1282 fu forse podestà di Padova. Nella primavera del 1285 fu ambasciatore al conte Ugolino Della Gherardesca e a Genova. Sempre nel 1285, insieme con i fratelli Stoldo e Paniccia e con il cugino Ghino di Lambertuccio ...
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Architetto (Firenze 1443 o 1452 - ivi 1516), fratello di Antonio il Vecchio. Iniziò l'attività probabilmente al seguito del padre come maestro di legname. Giovanissimo fu comunque allievo del Francione, [...] romana realizzando il cortile del palazzo di B. Scala in Borgo Pinti (1472-97, ora inglobato nel palazzo della Gherardesca), dove impiegò un sistema all'antica di archi inquadrati dall'ordine architettonico, arricchito da rilievi decorativi. A questo ...
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MACCIONI, Migliorotto
Fabrizio Vannini
Nacque nel 1732 a Pratovecchio, nel Casentino, da Pietro Maria, avvocato, laureato in utroque iure a Pisa; il nome della madre è ignoto. Restò sempre molto legato [...] si trovò a difendere diritti e privilegi feudali, sia quando questi erano rivendicati da nobili casate (come per i Della Gherardesca), sia quando erano appannaggio del sovrano o di certe istituzioni autonome, come lo Studio pisano.
Il M. morì per un ...
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