Considerata come scrittura di terz’ordine, la librettistica non ha mai ricevuto l’attenzione critica che, invece, avrebbe meritato (e che merita), dal momento che è sempre stata vista in funzione ancillare [...] che va randagio, in esilio, è dovuto al fatto che, al tempo di Gianni Schicchi e degli eventi narrati, la parte ghibellina di Firenze era stata sconfitta e dispersa. L’opera di Puccini si chiude con Gianni Schicchi, che, a scena vuota, pronuncia ...
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ghibellinismo
s. m. [der. di ghibellino]. – Complesso di principî, azioni, atteggiamenti ideali, ecc. proprî degli antichi ghibellini o di più moderne correnti politiche che s’ispiravano a quelle concezioni; in genere, atteggiamento spirituale...
ghibellino
agg. e s. m. [dal medio ted. Wībelingen, der. di Wībeling (ted. mod. Waibling), nome di un castello di Franconia]. – 1. agg. e s. m. Nel medioevo, in Germania, aderente al partito che sosteneva gli Hohenstaufen signori di Waibling...
Famiglia ghibellina d'Arezzo, collegata spesso, fino alla metà del sec. 14º, coi Tarlati di Pietramala, cogli Ubaldini e coi Pazzi di Valdarno, contro i Fiorentini. Dalle munite posizioni nel contado aretino resistette all'influenza del guelfismo...
Fazione cremonese di parte ghibellina, detta anche dei Troncaciuffi, che nella seconda metà del sec. 13° contese il predominio della città ai guelfi Cappelletti.