COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] destinato a riprodursi anche all'interno della nuova "discordia" (cfr. I, 20: "I Donati ... diceano che i Cerchi aveano fatto lega co' Ghibellini di Toscana: e tanto l'infamarono, che venne a orecchi del Papa"; vedi anche I, 27 e II, 3 e 31). Infine ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] -militare del D. per oltre quindici anni.
Dal maggio del 1311 gli Scaligeri presero parte con Enrico VII e con i ghibellini di tutta Italia, all'assedio di Brescia; forse il D. "successit" (Ferreto) in tale impresa al fratello quando questi si ammalò ...
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CORTENUOVA, Manfredo di
Giancarlo Andenna
Figlio di Egidio, nacque sul finire del sec. XII da ricca ed influente famiglia comitale lombarda, che traeva il proprio cognome dall'omonima località del Bergamasco [...] la scomparsa di Federico II sposò Beatrice Visconti, sorella dell'arcivescovo di Milano, e passò a militare tra i ghibellini. Contro di lui, definito "vir nobilis genere, fide tamen ignobilis" e denunciato come eretico pericoloso, cui facevano capo ...
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BOURSONNE (Burson), Jacques de
Ingeborg Walter
Originario della località omonima nel dipartimento dell'Oise, il B., come tanti altri nobili francesi, dovette venire al seguito di Carlo I d'Angiò nel [...] sistemare definitivamente nel Regno dopo la vittoria di Carlo I su Corradino di Svevia e la repressione delle ultime resistenze ghibelline: allora il re gli destinò come sposa - secondo una prassi, frequentemente usata da Carlo d'Angiò in quegli anni ...
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CALBOLI, Fulcieri da
Augusto Vasina
Nacque presumibilmente nel terz'ultimo decennio del sec. XIII da Guido, fratello del dantesco Ranieri. Come lo zio, deve la sua notorietà all'Alighieri, anche se [...] tirocinio periglioso, perché Forlì, almeno fino al 1283, costituì in Romagna il centro focale del confronto fra le forze ghibelline sorrette da Guido da Montefeltro e le truppe guelfo-papali, in gran parte d'estrazione franco-angioina, inviate nella ...
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BOCCANEGRA, Battista
Dino Pastine
Nacque intorno al 1359 da Simone, primo doge di Genova, e da Costanza Visconti. A soli quattro anni, nel 1363, venne creato cavaliere dal re di Cipro Pietro I di Lusignano, [...] di sei anni. Chiese inoltre garanzie per ciò che concerneva il riacquisto degli uffici già posseduti dagli appartenenti al partito ghibellino, del quale egli era uno degli esponenti più in vista; in caso di inadempienza agli obblighi assunti, il doge ...
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BRASSEUSE (Brayselve, Braisilva), Jean de
Ingeborg Walter
Di nobile famiglia francese e originario della località omonima nel dipartimento dell'Oise, il B. accompagnò in Italia nel 1265 Carlo d'Angiò, [...] Toscana, dilaniata da aspre lotte tra guelfi e ghibellini, il B., impavido cavaliere ed esperto condottiero, prevedibile, la sua venuta riportò anche in Toscana la fazione ghibellina sulla cresta dell'onda. Nel maggio del 1268, quando Corradino ...
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BRANCALEONI, Niccolò Filippo
Gino Franceschini
Primogenito di Brancaleone, nacque intorno al 1335 e fu fratello di Pier Francesco e di Gentile. Nel 1355, a compenso dei servigi resi dal padre nella [...] sembrava ricondurre i Brancaleoni alle tradizioni guelfe della loro casa, il B. dava in sposa la figlia Venanzia a un ghibellino romagnolo, Pino Ordelaffi, signore di Forlì.
Alla morte del padre, nel 1379, il B. divenne il capo riconosciuto della ...
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CORSINI, Gherardo
Anna Benvenuti Papi
Figlio di Duccio di Corsino "gran mercante di lana" (Passerini, p. 35) e fratello del ben altrimenti noto Tommaso, nacque a Firenze, dove esercitò sia l'arte del [...] con cinquanta cavalieri" (Villani, XI, CXXXVIII). I Fiorentini si resero conto troppo tardi del pericolo rappresentato da questo sostegno ghibellino e a nulla valse il fatto che i baroni inviati dal Bavaro facessero ritorno in Germania (Villani, ibid ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] il D. chiedere nel gennaio e nel febbraio 1285 che si stringessero i tempi dell'alleanza con Lucca e Genova contro la ghibellina Pisa (ma sull'argomento non ebbe poi più occasione di ritornare e a Firenze circolò la diceria che egli stesso, con altrì ...
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ghibellino
agg. e s. m. [dal medio ted. Wībelingen, der. di Wībeling (ted. mod. Waibling), nome di un castello di Franconia]. – 1. agg. e s. m. Nel medioevo, in Germania, aderente al partito che sosteneva gli Hohenstaufen signori di Waibling...
ghibellinismo
s. m. [der. di ghibellino]. – Complesso di principî, azioni, atteggiamenti ideali, ecc. proprî degli antichi ghibellini o di più moderne correnti politiche che s’ispiravano a quelle concezioni; in genere, atteggiamento spirituale...