Militare còrso, fratello minore di Bartolomeo. Nato a Isola Rossa nel 1771, giustiziato il 31 gennaio 1801. Era capo di un battaglione di volontarî nella Corsica, quando nel marzo del 1792 fu arrestato [...] il suo desiderio di vedere abbattuto il regime consolare. È però assodato ormai che le denunce del Ceracchi e di altri giacobini arrestati nell'ottobre del 1800 e attestanti che l'Arena fosse uno degli istigatori del preteso attentato contro il Primo ...
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CACHERANO D'OSASCO, Policarpo Vitaliano
II. Ricci Massabò
Nacque a Torino nel 1744 quartogenito di Carlo Giambattista Cacherano Malabaila, conte di Cantarana, e di Anna Teresa Roero di Cortanze. Il [...] la Repubblica ligure ed il Piemonte (6 giugno 1798). Nel luglio dello stesso anno un'altra spedizione di giacobini piemontesi avrebbe dovuto occupare Alessandria e far insorgere l'intero Piemonte. Anche questa azione fil contrastata validamente dal ...
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Corrente politica che mira a conciliare l'unione dei singoli stati con la loro reciproca autonomia e che ha avuto una funzione storica notevole in varî tempi e in varî paesi (v. federazione). Particolare [...] dei governi liberi meglio convenga alla felicità dell'Italia", gli unitarî appaiono già in prevalenza sui federalisti in massima parte giacobini ardenti (G. A. Ranza, G. Fantuzzi, G. M. Bosisio). L'idea federale risorge dopo la delusione del periodo ...
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TALLIEN, Jean-Lambert
Walter Maturi
Nato a Parigi il 23 gennaio 1767, morto ivi il 16 novembre 1820. Di idee rivoluzionarie, tentò dapprima poco felicemente il giornalismo politico, fondando L'ami des [...] termidoro (27 luglio 1794). Termidoro rese T. onnipotente. Fece sopprimere il tribunale rivoluzionario, fece chiudere il club dei giacobini, mise in stato d'accusa Carrier, il feroce autore delle stragi vandeane, ma si mostrò intransigente verso ogni ...
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SERRACAPRIOLA, Antonino Maresca, duca di
Alessandro Cutolo
Nato a Napoli nel 1750 da nobile famiglia sorrentina, morto a Pietroburgo il 22 novembre 1822. Nel luglio 1782 fu nominato ministro plenipotenziario [...] , in base al quale un corpo russo venne ad appoggiare, l'anno dopo, la riconquista del regno contro i Francesi e i giacobini napoletani. Rimasto in Russia anche durante i tempi napoleonici, il S. fu l'uomo di fiducia di tutti i Borboni, tanto che ...
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MUNARI, Costantino
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Calto, un piccolo comune del Polesine in provincia di Ferrara, il 1° gennaio 1772, da Antonio, possidente, e da Elisabetta Muchiati.
Stando alle Memorie [...] presero a fiorire clandestinamente anche in Italia, nel 1793 si recò a Parigi dove prese contatto con gli ambienti giacobini. Forse derivò da queste conoscenze la decisione, presa dal corso Antoine Saliceti, uomo di fiducia di Napoleone Bonaparte ...
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BONELLI, Pio Camillo
Renzo De Felice
Nacque a Roma il 2 nov. 1757 da Marcantonio, marchese di Cassano e duca di Montanara e Salci, e da Violante Crescenzi. Di famiglia nobile dello Stato della Chiesa [...] a Roma, per la quale operò attivamente (il suo nome sarà fra quelli forniti a Giuseppe Bonaparte come dei più decisi "giacobini").
Nel 1796 all'avvicinarsi dei Francesi si recò a Bologna. Qui pubblicò un sonetto in lode del gen. Bonaparte con l ...
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Babeuf, Francois-Noel (detto Gracchus)
Babeuf, François-Noël
(detto Gracchus) Rivoluzionario francese (Saint-Quentin 1760-Vendôme 1797). S’interessò ai problemi sociali nella sua attività di amministratore [...] A. Antonelle, De Bon, A.-A. Darthé, F. Lepelletier e S. Maréchal, aveva la propria massa di manovra nei superstiti giacobini e in frazioni democratiche dell’esercito (Italia e Repubblica Batava), e si proponeva il ritorno alla politica di Robespierre ...
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Orleans, Louis-Philippe-Joseph di Borbone duca d'
Orléans, Louis-Philippe-Joseph di Borbone duca d’
(detto Philippe-Égalité) Figlio (Saint-Cloud 1747-Parigi 1793) di Louis-Philippe (1725-1785), divenne [...] ’abdicazione del cugino Luigi XVI, nutrì l’ambizione di salire al trono, almeno come reggente. Ammesso al club dei giacobini nel 1791, dopo la caduta della monarchia (ag. 1792) rinunciò al titolo nobiliare, accettando dalla Comune parigina il nome ...
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Pittore, nacque a Foggia il 5 agosto 1826 da Raffaele A. e da Sofia Perifano di famiglia greca. Studiò in quella città presso gli scolopi con un padre Borrelli che poi a Roma fu il precettore dei figli [...] al re il bozzetto d'un quadro su Pio V, si udì rispondere: "Non far soggetti di papi ora che i papi fanno i giacobini". Arrestato dopo una dimostrazione trovò in carcere il Poerio, il d'Ayala, il duca di San Donato. Nel 1848 fuggì in Toscana, e vi ...
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giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...