Magistrato e uomo politico (Bologna 1740 - ivi 1809), prof. (dal 1767) di diritto civile, poi (1779) di pratica criminale nell'univ. di Bologna; prese viva parte al movimento giacobino del triennio 1796-99, [...] e nel 1802 fu deputato ai comizî di Lione. Fu poi membro del corpo legislativo della Repubblica italiana, consigliere di stato e (dal 1807) primo presidente della Corte d'appello di Bologna ...
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COMANDINI, Federico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cesena il 3 febbr. 1815 da Ubaldo, tintore, e da Maria Anna Pasini. Il padre, che in gioventù era stato giacobino e nel 1799, al tempo della prima reazione [...] antifrancese, aveva sofferto il carcere, educò lui e gli altri nove figli agli ideali di libertà che, nello Stato pontificio della Restaurazione e in una Romagna tradizionalmente inquieta per la pessima ...
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Generale e uomo politico francese (Charleville 1746 - Rethel 1814). Nel 1792-93, facendosi minacciosa la situazione nella Francia rivoluzionaria, domandò la coscrizione obbligatoria e l'istituzione della [...] milizia nazionale; giacobino (era stato uno dei fondatori del club), nel 1793 fece parte del Comitato di salute pubblica e si distinse molto nell'organizzazione degli eserciti repubblicani; legato a Danton, attaccò Robespierre durante Termidoro; nel ...
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Uomo politico còrso (San Fiorenzo 1753 - Montenero, Livorno, 1832); supplente agli Stati generali nel 1789, deputato alla Legislativa (1791), avversò Pasquale Paoli, da lui denunciato come nemico della [...] Francia (1793). Acceso giacobino, assolse varie missioni nell'isola per conto del governo francese (1792-93-98), e fu perciò dichiarato infame dall'assemblea di Corsica, ma essendosi opposto, come deputato dei Cinquecento, al colpo di stato di ...
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Attore, commediografo e librettista (Dôle 1747 - Parigi 1814); soldato, disertò in Olanda e fu attore al teatro di Amsterdam; tornato a Parigi, compose libretti e commedie per i teatri minori. Ardente [...] giacobino, fu commissario della Convenzione nel Loiret, ove esercitò con molta moderazione i poteri conferitigli; le sue opinioni politiche lo resero sospetto a Napoleone e fu imprigionato (1804-14). È noto per avere creato il tipo di M.me Angot (M. ...
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Matematico (Parigi 1735 - ivi 1796), direttore (dal 1782) del Conservatorio d'arti e mestieri e insegnante alla Scuola navale; membro dell'Institut de France (Académie des sciences, 1795). Durante la rivoluzione [...] fu giacobino. Si occupò di musica, metallurgia (in collaborazione con G. Monge eseguì una ricerca sugli strati metallici del ferro) e pubblicò quattro lavori di matematica, riguardanti equazioni algebriche e sistemi di equazioni lineari; porta il suo ...
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Uomo politico (Béziers 1752 - Parigi 1802). Prete, allo scoppio della Rivoluzione francese si legò con Marat, che protesse nel 1790, e nel 1791 fu eletto deputato alla Legislativa, poi (1792) alla Convenzione [...] (giacobino). Agente del Direttorio a Basilea nel 1796 (ma in realtà impegnato in attività di controspionaggio), amico di A. Berthier, fu da questo portato a Roma, ove preparò la rivoluzione del 13 febbr. 1798 e fu dal 20 marzo al 17 sett. segretario ...
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Attore (Marsiglia 1746 - Sandillon, Loiret, 1809); esordì alla Comédie-Française (1771) come servo, eccellendo nelle parti che richiedevano agilità e vivacità. Fu dal 1786 prof. al conservatorio; ardente [...] repubblicano, diede al teatro giacobino tre commedie d'occasione; si ritirò dalle scene nel 1807. Sua moglie, poi divorziata, Louise-Rosalie Lefèbvre (Berlino 1755 - Parigi 1821), fu ballerina, attrice e cantante alla Comédie-Italienne, amorosa e ...
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DOLCE, Pietro
Giovanna Galante Garrone
Nato a Savigliano (Cuneo) intorno al 1506 (Bonino, 1927, p. 81), iniziò la sua carriera artistica verso il 1530 come miniatore di testi religiosi accanto ai saviglianesi [...] Giacobino Biga e Tommaso Del Sole. Nei conti della Confraternita dell'Assunta, che registrano al 1533 un pagamento "pro scriptura facta in scribendo bullam", è già detto "pictor" (Turletti, 1879-90, II, p. 841). Impegnato nell'introdurre a Savigliano ...
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Nome degli aristocratici francesi, fautori della monarchia durante la prima repubblica (dal 1793), così chiamati per la loro eleganza (il muschio era uno dei loro profumi favoriti). Caduto Robespierre, [...] combatterono in squadre armate i resti del partito giacobino. ...
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giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...
giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...