Città della Siria settentrionale, nell'odierno stato di Siria, capoluogo di vilāyet e di livā', a 37°2′ di long. E. e 36°11′ di lat. N., a 38 metri s. m., sul fiume al-Quwaiq (turco Gök Ṣū; greco Χάλυς; [...] Armeni gregoriani 45.000, Armeni cattolici 6500, Greci uniti 9000, Greci ortodossi 3750, Siriani cattolici 3500, Siriani giacobiti 2000-2900, maroniti 1100, caldei 1500, latini 1350, protestanti 3000; vi sono inoltre 8600 famiglie di profughi armeni ...
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MESOPOTAMIA
V. Strika
(gr. Μεσοποταμία)
Regione storica del Medio Oriente, il cui territorio si articola in due distinti nuclei, l'Iraq (arabo ῾Irāq) e la M. Superiore (arabo al-Jazīra), che si estende [...] a oggi. Esso si diffuse sia nella forma del monachesimo, importato dall'Egitto da Mār Augin, sia nella forma siro-giacobita, sia in quella nestoriana. Centri importanti furono Ctesifonte e Ninive, dove prevalse il credo nestoriano, e Takrīt, sede del ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] quelle di Armenia, Etiopia e, prima in parte e dopo la conquista araba quasi del tutto, quelle di Antiochia (giacobiti) e Alessandria (copti). Le relazioni con la Chiesa romana degli altri patriacati furono spesso turbate da rivalità di giurisdizione ...
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LONDONDERRY o Derry (irl. Doire; A. T., 49-50)
Lina GENOVIE
Luigi Villari
Wallace E. WHITEHOUSE
Città della provincia di Ulster (Irlanda del Nord), capoluogo della contea omonima, situata sul Foyle, [...] 'Inghilterra) e Giacomo II Londonderry parteggiò per il primo. Dal 7 dicembre 1688 al 12 agosto 1689 fu assediata dai Giacobiti, i quafi sbarrarono il fiume per impedire l'arrivo di carichi di provviste. Lo stesso governatore tentò di cedere la città ...
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Nato nel 1684 da un'antica e ricca famiglia londinese già nel 1705 fu eletto membro della Camera dei comuni. Rappresentò per quasi trent'anni gli elettori whigs del Yorkshire, combattendo la politica dei [...] del 1742 lasciò la Camera dei comuni, essendo stato nominato conte di Bath. Nel 1746, all'epoca dell'ultima insurrezione dei giacobiti, si prestò ad un vano tentativo del re Giorgio II di formare un ministero all'infuori del Pitt. Dopo ciò il conte ...
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Con questo nome si suol designare il concilio aperto a Ferrara l'8 gennaio 1438 e che, trasferito l'anno seguente a Firenze, proclamò (6 luglio 1439) la unione fra la chiesa greca e quella latina. L'unione [...] a S. Maria Novella il 4 febbraio 1442, fu pubblicata una nuova bolla di Eugenio IV relativa all'unione dei giacobiti con la chiesa romana. Nel settembre 1443 Eugenio IV poté finalmente rientrare in Roma e trasferirvi il concilio. Nella sessione ...
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TALBOT
Reginald Francis Treharne
. I Talbot furono originariamente una famiglia baronale minore nel Herefordshire e nella contigua "Marca" gallese e si fecero notare per la prima volta quando Geoffrey [...] stato e nel 1694 capo dell'amministrazione di Guglielmo; l'anno stesso fu creato duca di Shrewsbury. Accusato di corrispondenza coi giacobiti (1696), si dimise dall'ufficio e si ritirò a Roma fino al 1710, quando tornò in Inghilterra contribuendo a ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] tradotti appartenevano però alla linea neoplatonica che, sin dalla tarda antichità, aveva influenzato sia il pensiero giudaico che quello dei siri giacobiti e poi degli arabi. Ma alla fine del sec. XII la scienza nel mondo arabo era sotto il segno di ...
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Gabriele Condulmer, nacque a Venezia da ricca famiglia di mercanti nel 1383, morì a Roma il 23 febbraio 1447. Agostiniano a S. Giorgio in Alga, fu dallo zio materno Gregorio XII creato suo tesoriere, vescovo [...] 1439 fu firmato il decreto di unione. La riconciliazione con l'Oriente, alla quale si unirono poi Armeni (1439) e Giacobiti (1444), sebbene dovuta a necessità politiche, e perciò passeggiera, accrebbe di molto il credito del papa, che il concilio ...
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. È costituita dai cristiani che seguono il rito caldeo; oggi tuttavia questo termine è ristretto a designare quei nestoriani (v.) che lungo il corso dei secoli si sono staccati dal nestorianesimo e riuniti [...] l'arcidiacono Tommaso Parambil, che si distaccò da Roma con quasi 200.000 fedeli per unirsi con i siri giacobiti (monofisiti). Alessandro VII allora inviò, in sostituzione dei gesuiti, i carmelitani che riuscirono a ricondurre molti all'unione con ...
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giacobiano
agg. [adattam. dell’ingl. jacobean, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – Stile g.: lo stile dell’architettura inglese (e anche del mobilio e dell’arredamento) del periodo di Giacomo I (m. 1625), caratterizzato da forme rinascimentali...
giacobita1
giacobita1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Iacobita] (pl. m. -i). – Che si riferisce alla Chiesa monofisita di Siria, fondata da Giacobbe (lat. Iacob) Baradeo alla metà del sec. 6°, la cui teologia e liturgia è essenzialmente di...