Com’è noto, numerosissimi comuni o frazioni italiane derivano o, perlopiù, coincidono col nome di un santo (o di Maria Vergine). Il fatto non stupisce: da un lato, non si tratta tanto di dediche, quanto [...] con il maggior numero di comuni, 43); S. Martino a 153 con 26 comuni; seguono (sommando le due 27 comuni), S. Stefano 69, S. Nicola 68, S. Michele 67, S. Giacomo 63, S. Angelo e S. Lucia 62 ciascuno, S. Vito 57, S. Màrie; Domus de Maria (Cagliari) ...
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Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] italianizzata, si può leggere nel Poemetto sopra la rivoluzione de’ nostri tempi di Antonio Francesco Testa (1815): «Vanno in traccia del vero, / Ma per vario cammino, / Pietro, Giacomo, Martino; / Chi di lor lo troverà? // Un sol può ritrovarlo ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] Andrea, l’oglio dello grasso della midolla de le canne dell’ossa del corpo di san Zebedeo, nome del padre degli apostoli Giacomo e Giovanni, più volte nominati nei ; dopo tolta la piva, le soffiò nel martino: ma per questo la meschina non resuscitò», ...
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Dalla lorenza (graticola) alla lucìa (ballo popolare). La personificazione nella formazione deonomasticaPer il ciclo di interventi dedicati alla deonomastica, introdotto da Wolfgang Schweickard [...] di conchiglia divenuto il simbolo di San Giacomo e del pellegrinaggio a Santiago de Compostela.La seconda tipologia è rappresentata da da un peggioramento di significato del nome proprio: martino ‘montone’ (probabilmente attraverso il significato di ‘ ...
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Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] de’ suoi ministeri dall’abate Gio. Battista Pacichelli, In Nap.[oli], nella Reg. Stampa, a spese di Giacomo Raillard Martin prese le corna. Cenni ai riflessi di Martino nel vocabolario italiano di ieri e di oggiDeonimici da altre lingue7. Debora de ...
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Sebbene non sia possibile stabilire con certezza l’esatta incidenza dei prestiti stranieri sull’italiano, non c’è dubbio che essi rappresentano una componente rilevante del nostro lessico. Nel vasto lemmario [...] 1999 (prima ed.: 1979-1988, 5 voll.).Devoto-Oli = Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli, Nuovo Devoto-Oli. Il vocabolario Martin prese le corna. Cenni ai riflessi di Martino nel vocabolario italiano di ieri e di oggiDeonimici da altre lingue7. Debora de ...
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Durante il viaggio di ritorno dalla Mongolia, il 3 settembre 2023 nell’incontro con i giornalisti, il papa ha ammesso di non essere più in grado come prima di affrontare spostamenti lunghi e faticosi e [...] III, Eugenio V, Anastasio V, Adriano VII, Martino VI, Bonifacio X, Sisto VI, Giulio IV, San Pietro e San Giovanni (Andrea, Giacomo, Taddeo, Bartolomeo, Tommaso, Filippo, Matteo Friuli Venezia Giulia15 Paternoster, De Baptistis, Fidelis e Dixitdomino ...
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Il nome proprio può indicare, in funzione di coordinate cronologiche e diatopiche, anche un tipo psicologico o sociale ben determinato. Il degrado socionomastico che può subire una forma è sovente riflesso [...] a Battista, da Ambrogio a Benedetto. Martino era già plebeo nel ’200; Gianfranco in Non ti pago! Così Vincenzo è il celebre De Pretore che «s’arrangiava, faceva ’o mariuolo pe’ ); in quello di Salvatore Di Giacomo un caffettiere (‘O mese mariano). ...
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Diplomatico italiano (Berna 1868 - Roma 1957). Segretario generale (1913-19) al ministero degli Esteri, ebbe una parte di rilievo accanto a S. Sonnino, nella condotta della politica estera italiana durante la prima guerra mondiale; fece poi...
DE MARTINO, Giacomo
Silvio De Majo
Nacque a Tunisi nel 1811 da Renato, console borbonico in quella città, e da Maddalena Soler. Avviato come il padre alla carriera diplomatica, fu prima console a Tangeri, poi, nel 1848, console a Marsiglia...