Assise di Gerusalemme
Gianfranco Stanco
Le Assise di Gerusalemme sono comunemente collegate ad una serie di trattati giurisprudenziali di Outremer del sec. XIII. Uniche eccezioni sono gli Acta del parlamento [...] tentativo di affidare Toron e Chastel Neuf ai Cavalieri teutonici a danno della principessa Alice d'Armenia, Beirut, di Giovanni d'Ibelin, signore di Giaffa, e di suo figlio Giacomo (1276), di Goffredo le Tor (1266-1277).
fonti e bibliografia
Assises ...
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GENTILE, Matteo
Norbert Kamp
Nobile abruzzese, conte di Lesina, dovette nascere intorno agli anni Settanta del sec. XII.
Il padre del G., Berardo, "regie private masnade comestabulus" sotto Guglielmo [...] di Celano (1204-06), Berardo da Loreto (1205-07) e Giacomo da Tricarico (1205, 1208-10): quindi la sua autorità non si per metà vendette il casale di Sant'Eleuterio, l'Ordine dei cavalieri teutonici in Puglia, al quale egli trasferì beni in Terra d ...
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BOCCACCIO (Boccaccino) di Chellino
Zelina Zafarana
Figlio di Chellino (o Golino, o Ghelino: forme varie per Michele) Bonaiuti, di Certaldo, non se ne conosce l'anno della nascita. Sappiamo che svolse [...] e allo sviluppo dell'Ordine dei Templari, là dove tratta del supplizio di una cinquantina di cavalieri (avvenuto il 12 maggio 1310) e del gran maestro Giacomo di Molay (marzo 1314): "ut aiebat Boccaccius, vir honestus et genitor meus, qui tunc forte ...
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Aragona, regno di
David Abulafia
Parlare del 'Regno di Aragona' non rende giustizia al particolare carattere del complesso di entità che gli storici chiamano 'terre della Corona d'Aragona'. Il giovane [...] un feudo aragonese, e infatti fu lì che il giovane re Giacomo I d'Aragona (v.) ricevette un'istruzione. Montpellier, con i Germano nel 1208, avanzando la sua proposta di fornire duecento cavalieri per proteggere l'isola. L'arrivo di Costanza in ...
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CARRARA, Conte da
Michele Franceschini
Figlio naturale di Francesco il Vecchio, signore di Padova, e della nobile Giustina Maconia, nacque a Padova verso la metà del XIV secolo. Compiuti gli studi di [...] che sperò di ottenere la carica di gran maestro dei cavalieri di Rodi, ritenuta vacante a Roma perché occupata da inviò Pietro Colonna, rettore della Marca, e il condottiero Giacomo Caldora per riportare Ascoli sotto il dominio diretto della Chiesa ...
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DELLI MONTI (De Montibus), Francesco
Pietro Messina
Primogenito di Nicola Antonio, gentiluomo capuano regio funzionario e magistrato, e di Giacoma Monforte, nacque probabilmente nella prima metà del [...] e rivale al trono di Bāyazīd. II, custodito dai cavalieri gerosolimitani a Rodi, e che "senza alcuna necessità have 17, in I. Albini Lucani De gestis regum Neapoli., Neapoli 1769; Notar Giacomo, Cron. di Napoli, a cura di P. Garzilli, Napoli 1845, p. ...
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DELLA PORTA, Gamerio, detto Scurta (Scurra, Scorta o Scurtapelliccia)
Giancarlo Andenna
Nacque a Parma durante la prima metà del sec. XIII da nobile famiglia. Stretto parente del vescovo di Parma, Obizzo [...] , ove ebbe come "iudex et assessor" il consanguineo Giacomo Della Porta. Durante il suo mandato fu conclusa la costruzione giunse a Lodi il 17 maggio con i suoi friulani, 500 cavalieri e gli ausiliari tedeschi. Passato l'Adda, gli eserciti di Lodi ...
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DEL CARRETTO, Galeotto, marchese del Finale
Giovanni Nuti
Figlio primogenito di Lazzarino (II), marchese del Finale, e di una Caterina - di cui ignoriamo la casata - nacque alla fine del secolo XIV; [...] fratelli Giorgio, Giovanni, Carlo, Artusio, Giovanni Lazzarino e Giacomo (o Giannone). Morto il padre combattendo per la Repubblica di aiuti dal re di Francia Carlo VII, che inviò cavalieri, ma in numero insufficiente a ristabilire l'equilibrio delle ...
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DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] della sua fede, se nel 1660 fece condannare l'avvocato Giacomo Marotta dal S. Uffizio per aver tenuto in casa libri nel suo feudo avanzate dagli intellettuali come D'Andrea, Caracciolo, Cavalieri, collaboratori del potere centrale. I tre accusati (e l ...
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GUALANDI, Bacciameo
Mauro Ronzani
Nacque a Pisa, verosimilmente poco dopo il 1250, da Bonifacio di Gerardo di Cortevecchia e, forse, da una Beatrice, d'ignota famiglia, attestata come moglie di Bonifacio [...] , Guido inviò in Maremma un contingente di 150-200 cavalieri della masnada allora stipendiata dalla città, vi pose a capo a partecipare ai negoziati lungamente condotti dal Comune con il re Giacomo II d'Aragona, al quale nel 1297 Bonifacio VIII aveva ...
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ippomontato
p. pass. e s. m. e agg. Chi o che è in sella a un cavallo, chi compie il proprio servizio a cavallo. ◆ E siamo a due. La pattuglia dei carabinieri a cavallo nel giro di quattro giorni è arrivata a due arresti. Meglio di una pattuglia...
croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...