SAGRERA, Guillem
José F. Rafols
Architetto. Nacque nell'isola di Maiorca, morì a Napoli nel 1454. Già nel 1416 maestro maggiore della fabbrica dellachiesa di S. Giovanni a Perpignano, poi della cattedrale [...] un giro di terrazze merlate sull'imbasamento. Nel 1452 v'intraprese i lavori della Gran Sala, con l'audace vòlta gotica, finiti dopo la sua morte dai suoi aiuti, tra cui erano il figlio Giacomo e il cugino Giovanni.
Bibl.: C. Calzecchi e J. Puig i ...
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Nipote di Pietro il Vecchio e figlio di Giulio, nato nel 1792 in Roma, morto nel 1873. Sotto il papato di Leone XII col Bisio e sotto la direzione di Pasquale Belli fu occupato nella ricostruzione della [...] Argentina, nel 1838 il portico detto di Veio in piazza Colonna, nel 1843 la facciata dell'ospedale di S. Giacomo degli Incurabili. Nel 1869 iniziò la costruzione dellachiesa di S. Tommaso di Canterbury in via Monserrato, che fu finita dopo la sua ...
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Troviero normanno della prima metà del sec. XIII. Fu "clerc" e visse nell'ambiente universitario parigino in relazione col cancelliere dellaChiesa, Filippo di Grève, la cui morte (26 dicembre 1236) egli [...] l'indirizzo letterario delle scuole orleanesi e quello filosofico, con predominio della dialettica, delle scuole di gli arabi, nel mondo occidentale (si trova negli Exempla di Giacomo da Vitry e in una redazione tedesca) e applicata al grande ...
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Comune del Veneto (93,03 km2 con 210.077 ab. nel 2020), capoluogo di provincia.
Si estende a O della Laguna veneta, a 12 m s.l.m., sul fiume Bacchiglione. È centro di antica origine, vivace per traffici [...] famiglia dei da Carrara, con Giacomo I, capitano generale e Forlì, Bono da Ferrara) nella chiesa degli Eremitani (1276-1306) fu di Pietà (con loggia, palazzina Corner e Arco dell’orologio). Notevoli i resti della cinta muraria (1513-57, B. D’Alviano ...
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Tarquinia Comune della prov. di Viterbo (già Corneto Tarquinia; 279 km2 con 16.361 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 133 m s.l.m., su un colle che si leva ripido sulla breve pianura costiera, a 4 [...] detto della contessa Matilde sorge la chiesa di S. Maria di Castello iniziata verso il 1121. Tra le chiese più antiche, tutte del 12°-13° sec., sono S. Martino, S. Pancrazio, Ss. Annunziata, S. Giovanni Battista, S. Francesco, S. Giacomo ...
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Pittore (Venezia 1683 - ivi 1754), figlio di Giacomo, scultore e intagliatore in legno. L'espressione artistica di P. fu frutto di straordinaria intensità di sentimento, non diluita, ma volutamente concentrata [...] S. Stae; S. Filippo Neri adora la Vergine, 1725-27, S. Maria della Fava; L'angelo custode e i ss. Luigi e Antonio, 1732-33, S , la pala dei Ss. Giacinto, Ludovico e Vincenzo (1738, chiesa dei Gesuati). Notevoli, tra gli altri dipinti, per la presenza ...
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Eretico e riformatore (Ossana o Trento fra il 1492 e il 1520 - Londra 1567 circa). Nella sua opera più famosa, gli Stratagemata Satanae, è sostenuta la necessità di superare i contrasti dottrinali esistenti [...] in Svizzera con F. Betti nel 1557, a Zurigo prima e poi a Basilea fu in stretto contatto con gli esponenti dellachiesa zwingliana e con il folto gruppo di esuli religiosi italiani. Dopo un breve soggiorno a Strasburgo (1558), si recò in Inghilterra ...
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Pittore veronese operoso a Verona e a Padova. Nell'affresco della Crocifissione, nella capp. di S. Giacomo (ora di S. Felice, compiuta, nella decorazione, nel 1379) nella chiesa del Santo a Padova, sul [...] cromatica) appare tuttavia fuso e superato in una visione profondamente nuova. All'arte di A. è informata tutta la serie di affreschi dell'oratorio di S. Giorgio (c. 1380) sul sagrato del Santo, ove per lo meno la Decollazione di S. Giorgio sembra di ...
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Scultore (Genova 1630 - ivi 1702). Dapprima ebanista, fu poi allievo di Bernini per sei anni (1655-61). Tra i maggiori esponenti della scultura barocca genovese, tra il 1661 e il 1677 scolpì statue di [...] (1661-67), una Vergine con il Bambino per la chiesa di S. Carlo (1675 circa) e il monumentale Battista in S. Maria di Carignano (1677), fondendo con cadenze leggere e fantasiose gli influssi della scuola romana agli eleganti ritmi diffusi da P. Puget ...
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Architetto e trattatista (Vicenza 1548 o 1552 - Venezia 1616), tra i maggiori esponenti dell'architettura veneta. Ricevette una prima educazione dal padre, l'architetto-carpentiere Giandomenico (1526 circa [...] nel complesso di S. Niccolò dei Tolentini (1590-95), nella chiesa di S. Trovaso (1609) o in S. Giacomo di Rialto (altare della Scuola degli orefici, 1601-06) costruì, a completamento della libreria sansoviniana di S. Marco, le Procuratie Nuove (1581 ...
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principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...
opusdeista
s. m. e f. e agg. Chi fa parte dell’Opus Dei; relativo all’Opus Dei, alle sue dottrine e alle sue concezioni e pratiche di vita. ◆ Oltre a tanti seguaci, ha avuto tanti nemici. L’Opera è stata temuta e combattuta come una «società...