URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] ecclesiastici ab anno MCXCVIII, ubi desinit cardinalis Baronius, a cura diI.D. Mansi, VII, Lucae 1752-53, pp. 318-27 (testo del Factum inviato da Giacomo Orsini sull'elezione di U.); Epistolario di S. Caterina da Siena, Firenze 1860 (ora riedito da ...
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FRESCOBALDI, Lamberto
Michele Luzzati
Mercante e uomo politico fiorentino attivo nel sec. XIII, fu tra i fondatori delle fortune della famiglia.
Forse originari della Val di Pesa e immigrati a Firenze [...] con il nome di Ugolino Frescobaldi, nel 1273 Ghino esportò insieme con Giacomo Ardinghelli un carico di carne salata da Napoli quantitativo di panni francesi e fiamminghi. L'anno successivo i Frescobaldi cominciarono a operare anche in Scozia. Nel ...
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GROMO, Giacomo Antonio
Stefano Meschini
Nacque a Biella verso il 1520 da Ludovico di Pietro e da Caterina di Sebastiano Gromo.
Apparteneva a uno dei tanti rami secondari della celebre famiglia biellese [...] di un'importante missione in Lombardia: quella di trattare il doppio matrimonio, destinato a rafforzare i legami del patriziato milanese con l'Impero, fra il marchese Giovan Giacomo fu così di nuovo in Fiandra, poi in Zelanda, Scozia, Norvegia, ...
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GIUSTINIANI (Giustiniani Campi), Giovan Antonio (Giannantonio)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Madrid, dove fu battezzato nella chiesa di S. Martino il 7 nov. 1665, da padre omonimo di Alessandro [...] individua, oltre alle tensioni con la Scozia e l'Irlanda, la rivalità commerciale e marittima con gli Olandesi, anche per la concorrenza nelle Indie, e sulla base di un breve excursus storico da Elisabetta I a Giacomo II conclude che "dovrà credersi ...
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ADORNO, Anselmo
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Nacque a Bruges l'8 dic. 1424 da Pietro (appartenente al ramo degli Adorno di Genova trapiantati nei Paesi Bassi) e da Elisabetta Braderick, di nobile famiglia fiamminga. Assai giovane [...] prigione; quindi venne escluso da tutte le cariche pubbliche. Lasciati i Paesi Bassi, l'A. si trasferì in Scozia, presso Giacomo III che lo fece suo consigliere. Ma l'odio dei nemici diGiacomo (che doveva finire assassinato nel 1488) si riversò su ...
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Figlio (n. 1340 circa - m. Rothesay 1406) di Roberto II; si chiamava Giovanni Stewart di Carrick, ma cambiò il nome succedendo al padre (1390); invalido e debole, lasciò il regno in mano del fratello Roberto [...] luogotenente del regno il figlio ed erede Davide, duca di Rothesay; ma Albany lo fece imprigionare (1402) e poi probabilmente uccidere. Nel 1406 l'unico figlio superstite del re, il futuro GiacomoI, fu preso prigioniero dagli Inglesi nelle cui mani ...
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Figlio (Holyrood, presso Edimburgo, 1430 - Roxburgh 1460) diGiacomoI, fu incoronato nel 1437. Durante la sua minore età il regno fu agitato dalle continue ribellioni dei nobili e dalla lotta tra le diverse [...] si oppose con successo ai grandi feudatarî (sconfitta dei conti di Douglas e confisca dei loro beni). Partecipò coi lancasteriani alla guerra delle Due Rose e morì all'assedio di Roxburgh. Durante il regno migliorò l'amministrazione della giustizia e ...
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unite
〈i̯ùunait〉 s. ingl. [dal v. (to) unite «unire»] (pl. unites 〈i̯ùunaits〉), usato in ital. al femm. – Moneta d’oro inglese del sec. 17°; è la sovrana di Giacomo I e di Carlo I che prese il nome di unite dalla leggenda Faciam eos in gentem...