FOPPA, Caradosso (Cristoforo Caradosso, erroneamente Ambrogio)
Rita Bernini
Figlio dell'orafo Gian Maffeo di Milano e di Fiora de Carminali Brambilla di Pavia, nacque a Mondonico in Brianza probabilmente [...] il Moro e Niccolò Orsini, e una quadrata Gian Giacomo Trivulzio (attribuita al F. dal Lomazzo). Sull' pp. 48, 434 s.; A. Bertolotti, Benvenuto Cellini a Roma e gli orefici che lavorarono pei papi nella prima metà del sec. XVI, in Archivio storico art ...
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FONDULI (De Fondulis, De Fondutis, Fondulo), Agostino
Maria Verga Bandirali
Figlio di Giovanni, nacque a Crema, intorno alla metà del XV secolo.
In un documento del 1502 (Baroni, 1940) il F è definito [...] dallo zio Bartolomeo, che vi teneva bottega d'orefice (Zorzi, 1961).
Risale ai primi anni milanesi, analogo in S. Sepolcro a Milano (Arslan, 1956) e in S. Giacomo a Soncino (Carubelli, 1966). Quest'ultima appare totalmente dipendente, anche se ...
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BREGNO, Andrea
Giovanni Mariacher
Figlio di Cristoforo da Righeggia, nacque nella limitrofa Osteno, nel Comasco (la famiglia dei Bregno viene detta ora da Righeggia o Righesio, ora da Osteno), nell'anno [...] 1489 nel monumento di Giovanni di Fuensalida (ambedue già in S. Giacomo degli Spagnoli ed ora in S. Maria di Monserrato [J. l'ipotesi di una attività da parte del B. come orefice o cesellatore, basata su di una errata interpretazione della sua ...
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BILIVERT (Biliverti, Bilivelti, Bylevelt), Giovanni
Goffredo Hoogewerff
Nacque nel 1576 a Firenze e non nelle Fiandre, come talvolta ancora si asserisce. Suo padre, Giacomo Bylevelt, nativo di Maastricht, [...] venne ancora giovane a stabilirsi a Firenze e fu assunto come orefice alla corte granducale; a Firenze prese moglie nel 1575. Morto il padre nel 1589, il B. entrò nello studio di Ludovico Ciardi, detto il Cigoli. La sua vita è stata narrata da ...
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Famiglia cremonese di scultori, stuccatori, orefici, medaglisti, fonditori attivi nel sec. 16º. I più noti sono: Altobello, orefice (Reliquiario di S. Bartolomeo a Busseto, 1540); i fratelli Galeazzo e [...] Giacomo, orafi e scultori, attivi a Bergamo nella 1a metà del sec. 16º; Andrea (o Giovanni Battista), medaglista (ritratto Cremona e a Venezia tra il 1550 e il 1577; Belisario (m. 1599), orefice, medaglista e fonditore, attivo a Torino e a Mantova. ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] un reliquiario a torre, un dente di s. Giacomo il Maggiore, offerto nel 1321 da Geoffroy Coquatrix, pp. 64-66 nr. 138; A. Lipinsky, La stauroteca di Velletri e l'orefice Dietrich von Boppard, Bollettino di storia e d'arte del Lazio meridionale 9, 1976 ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] L. Gai, Un 'inedito' di Andrea di Jacopo d'Ognabene orefice pistoiese, ivi, pp. 67-100; M. Collareta, Lo smalto traslucido Medioevo all'età moderna, Firenze 1996; E. Cioni, Per Giacomo di Guerrino, orafo e smaltista senese, Prospettiva 1996, 83-84 ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] In un soggiorno a Treviso, il 29 agosto in casa dell'orefice Antonio Carpan (Gargan, 1980, doc. 16) vendette al trevigiano e Lucina Brembati, pp. 155-181; M.L. Ricciardi, Gian Giacomo Stuèr con il figlioletto Gian Antonio, pp. 205-210); F. Cortesi ...
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LOMBARDO, Tullio
Matteo Ceriana
Nacque probabilmente alla metà del XV secolo, in luogo ignoto, figlio di Pietro e fratello di Antonio, scultore e architetto attivo dall'ottavo decennio del Quattrocento.
Un [...] asse ereditario perché sposata con una ricca dote all'orefice Gianantonio, che lavorava a Rialto all'impresa del proto di palazzo ducale nella stessa tornata cui parteciparono A. Palladio, Giacomo Grigi, Antonio Da Ponte (Lorenzi, 1868, pp. 281 s. ...
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LAURANA, Francesco
Renata Novak Klemencic
Il L. è documentato per la prima volta a Napoli il 17 luglio 1453, quando come "Francisco da Zara" insieme con altri maestri ricevette il pagamento per i lavori [...]
Secondo alcuni studiosi il L. fu fratello dell'architetto Luciano Laurana, figlio dell'orefice e scultore Martino di Pietro da Zara (Rolfs, 1904, p. 98 n e Giacomo a Porta Carini a Palermo forse proveniente dalla chiesa di S. Giacomo la Mazzara ...
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