Le Arti cittadine
Giorgetta Bonfiglio Dosio
La storiografia
La storiografia annovera, a proposito delle associazioni artigiane medioevali, numerosi studi di qualità scientifica e di taglio ideologico [...] interim dat eis expensas et dat etiam çonos pro die iovis de venatione".
49. Sulla figura e la politica filo-popolare di GiacomoTiepolo G. Cracco, Società e stato, pp. 82-90.
50. A.I. Pini, Potere pubblico, pp. 268, 272; Le promissioni, p. 15.
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Scritti storico-politici
Claudio Finzi
Governare Venezia e il Mediterraneo
Le dottrine politiche dei primi decenni del Trecento sono segnate a Venezia da due personaggi, che finora non hanno ricevuto [...] pur restando un testo a carattere strettamente privato, la codificazione degli Statuti operata a metà Duecento dal doge GiacomoTiepolo (86).
Appena eletto doge (gennaio 1343) cura immediatamente che si faccia una nuova raccolta di deliberazioni, di ...
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La Venezia d'oltremare nel secondo Duecento
David Jacoby
Per tutto il corso del Duecento, ma soprattutto nella seconda metà del secolo, le strategie e le attività economiche di Venezia oltremare - [...] veneziani si integravano a livello individuale nella società feudale del principato. Uno di questi era Lorenzo, figlio del doge GiacomoTiepolo, che tenne le isole di Sciro e di Scopelo, nonché un villaggio nel principato di Morea, in qualità di ...
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La società
Fernanda Sorelli
Premessa
Il 19 gennaio 1239, in una sala della sede episcopale castellana, il vescovo Pietro Pino stabiliva, a conclusione di una breve inchiesta, che il veneziano Daniele, [...] p. 12).
66. M. da Canal, Les estoires, rispettivamente pp. 128-129 e 154-157.
67. Ancora a partire dal testo giurato da GiacomoTiepolo (v. Le promissioni del doge, p. 19).
68. Cf. ad esempio un documento dell'ottobre 1237, relativo ad una vendita di ...
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L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] loro podestà, veri "despoti Romanie" (come s'intitolavano), invece che al duca delle lagune (ancora attorno al 1220 GiacomoTiepolo, un "popolare" uscito dal niente, pur professando fedeltà allo Ziani trattava in proprio con l'imperatore greco di ...
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La dimensione demografica e sociale
David Jacoby
A partire dal tardo secolo XI la presenza veneziana nel Mediterraneo orientale crebbe in modo costante, esprimendosi soprattutto in un aumento della [...] , al momento della sua morte nel 1221, come feudatario a Gallipoli (30).
Una lettera inviata nel 1219 da GiacomoTiepolo, podestà veneziano a Costantinopoli, rivela con precisione la natura del modello di infeudazione e insediamento applicato dal ...
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La conquista e l'organizzazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Lungo tutto il secolo XIII Venezia si propone come una città in movimento: movimento degli individui e del tessuto urbano, [...] l'esempio del convento domenicano. A nord della città i padri predicatori aprirono a loro volta una frontiera. Il doge GiacomoTiepolo, nel giugno del 1234, cedette ai domenicani una "nosta pecia de terra aqua superlabente" a Santa Maria Formosa ...
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Immagini di un mito
Elisabeth Crouzet-Pavan
Come è definita Venezia nel 1500? Come un grosso agglomerato urbano, come un porto, una potenza mercantile e un centro economico, come la capitale d'un [...] con le diverse fasi dell'evoluzione politica e sociale. Per esempio, l'Historia ducum, scritta sotto il dogado di GiacomoTiepolo, celebra il prestigio e la saggezza dei dogi aristocratici contro l'ascesa dei popolari (16).
Quando inizia la ...
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I proprietari fondiari in terra ferma
Marco Pozza
Il problema storiografico
Nel 1516, su commissione dei camerlenghi di comun, alla cui sede l'opera era originariamente destinata, Vittore Carpaccio [...] quando, negli ultimi tempi del dogado di Pietro Ziani (1205-1229) e nei primi anni di governo del suo successore GiacomoTiepolo (1229-1249), peggiorarono drasticamente i rapporti con le città della Marca e anche con il comune di Ferrara e i sudditi ...
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La cancelleria
Marco Pozza
La cancelleria
L'anonimo autore della più recente redazione del Chronicon Altinate, scrivendo nell'ultimo scorcio del XII secolo, rammenta fra i vescovi di Olivolo un "Grausus [...] rimaneva esclusiva la documentazione sciolta (67). Comunque sia, oltre agli statuti cittadini fatti promulgare nel 1242 dal doge GiacomoTiepolo (68), e alla menzione di un catastico di natura finanziaria (oggi non più esistente) nel 1243 (69), di ...
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