Poeta (Ferrara 1538 - Venezia 1612). Autore di rime, trattati e di una commedia (La idropica, 1584), deve la sua fama al Pastor fido (1589), tragicommedia pastorale con cui inaugurò un nuovo genere, privo di precedenti nella classicità e di giustificazioni nella Poetica di Aristotele. La vasta polemica letteraria che ne seguì, e che si protrasse per i primi decenni del sec. 17º, è di estremo interesse ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In un periodo in cui gli artisti, non più al servizio dei principi, devono affidarsi [...] particolare sviluppando nel madrigale (dove notevole è l’eredità dell’altro grande rimatore per musica cinquecentesca, GiambattistaGuarini) una ricerca di forte e languida sensualità e variatio. Particolarmente originale appare la Terza parte delle ...
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BRANCACCIO, Giulio Cesare
Umberto Coldagelli
Nacque a Napoli intorno al 1515 da una cospicua famiglia cittadina appartenente alla nobiltà del sedile di Nido. La sua educazione fu quella consueta alla [...] il B. visse, a quanto se ne sa, tra Venezia e Padova, non senza qualche inutile tentativo, volenteroso mediatore GiambattistaGuarini, di essere riammesso alla corte ferrarese e non senza ritornare sui suoi grandiosi progetti militari: del 1585 è l ...
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MEZARI, Maddalena
Vittorio Bolcato
MEZARI (De Mezari), Maddalena (Maddalena Casulana). – Nacque a Casole d’Elsa (presso Siena), come indica l’appellativo, intorno al 1540, e non a Vicenza, come ipotizzano [...] essere posti in musica sono di Francesco Petrarca, Annibale Caro, Serafino Aquilano, Iacopo Sannazaro, GiambattistaGuarini, Giambattista Strozzi, Bernardo Tasso, Luigi Tansillo.
La M. dovette frequentare assai intensamente l’Accademia Olimpica se ...
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SANVITALE THIENE, Leonora. –
Adriana Chemello
Nacque a Sala nel 1558, figlia di Giberto Sanvitale, conte di Sala, e di Livia Barbiano, figlia di Pier Francesco conte di Belgioioso.
Giberto Sanvitale [...] è conservata traccia nei sonetti indirizzati a Leonora e alle altre, oltre che da Tasso, da Muzio Manfredi e GiambattistaGuarini.
Alla corte estense Leonora fu sempre sotto la protezione del duca Alfonso e della duchessa Margherita. Il suo soggiorno ...
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MEZZOGORRI, Giovanni Nicolo
Francesco Lora
MEZZOGORRI (Mezzogori), Giovanni Nicolò. – Nacque a Comacchio tra il terzo e l’ultimo quarto del secolo XVI; nulla si ritrova circa l’esatta sua ascendenza [...] », in The Musical Quarterly, XXXIX (1953), p. 422; G. Pestelli, Considerazioni sulle musiche per «Il pastor fido» di GiambattistaGuarini, in Politica e cultura nell’età di Carlo Emanuele I: Torino, Parigi, Madrid. Atti del Convegno internazionale di ...
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GUARINI, Guarino (o Camillo)
Mario Labò,
Architetto, nato a Modena il 17 gennaio 1624, morto a Milano il 6 marzo 1683. Di famiglia ferrarese, si fece chierico regolare teatino come tutti i suoi cinque [...] , il G. progettò la riforma generale e l'ampliamento del preesistente castello di Racconigi, poi rimaneggiato (1757) da Giambattista Borra.
Per il duca di Savoia, il G. preparò (1680) un progetto mai eseguito per la ricostruzione della chiesa ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] e, alla fine del Cinquecento, il Pastor fido di B. Guarini. Assai meno felice lo sviluppo della tragedia. Mancando una concezione opera di S. Ricci, G.B. Piazzetta e Giambattista Tiepolo, nelle grandi imprese decorative, nelle tematiche religiose o ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] . Memorabile rimase la rappresentazione del Pastor fido del Guarini avvenuta nel dicembre del 1627, con intermezzi di le molte ricorderemo solo: Il villano ladro fortunato di Giambattista Querzoli (1661), La Pluonia da Castion di Peppel di ...
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Città dell'Emilia, capoluogo di provincia; è d'incerta origine, e il suo nome non è stato identificato con sicurezza con alcuna città esistente al tempo di Roma.
Il nome Ferrara pare, fuor d'ogni dubbio, [...] dei Turco ora Di Bagno, dei Mosti ora Pisa, la casa dei Guarini; ma superiore a tutti gli altri edifici, per la maestà poderosa parteciparono, in diverso senso, Domenico Panetti e Giambattista Benvenuti detto l'Ortolano e sopra tutti Giovanni Luteri ...
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