GERHARD (Gerhardt, Geeraert, Gerardi, Gerardo), Hubert o Huibrecht
G. I. Hoogewerff
Scultore. Nativo di Bosco Ducale nel Brabante, emigrò in Germania verso il 1570, morì nel 1620. Lavorò specialmente [...] fra il 1570 e '80 anche in Italia come fa supporre lo stile delle sue opere più o meno analogo a quello del Giambologna. Fu tra gli artisti che diffusero nelle corti dei principi tedeschi le forme del Cinquecento, già tendenti al barocco. Anzi con ...
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SARRAZIN, Jacques
Andrée R. Schneider
Scultore e pittore, nato a Noyon nel 1592, morto a Parigi il 3 dicembre 1660. Entrato nello studio dello scultore N. Guillain, si recò a Roma nel 1610 e non tornò [...] che unirono lo spirito realista francese di provincia e il classicismo appreso dall'Italia. A Roma ammirò l'opera del Giambologna, e prese dal Domenichino, dal Reni, dal Guercino, suoi amici, la passione per i putti, sicché fu lo scultore dell ...
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CENNINI, Bartolommeo
Bruno Santi
Figlio del fonditore fiorentino Giovanni Battista, si ignora quando egli sia nato, e non si conoscono neanche i termini cronologici della sua prima attività. Il fatto [...] presso di lui. Secondo le fonti, egli fu a bottega presso lo scultore carrarese Pietro Tacca, allievo del Giambologna e uno degli epigoni della corrente manieristica in scultura a Firenze (Baldinucci). Ancora secondo la testimonianza del Baldinucci ...
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Scultore e architetto (n. Mons tra il 1500 e il 1510 - m. 1584), il maggiore scultore dei Paesi Bassi nel sec. 16º. Le sue opere architettoniche principali sono andate distrutte. Nella chiesa di Sainte-Vaudru [...] della Creazione e della Passione di Cristo, le statue della Fede e della Fortezza, opere che rivelano il forte ascendente dell'arte del Ghiberti e del Sansovino, conosciuta in un suo giovanile viaggio in Italia. Fu maestro del Giambologna. ...
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Scultore e fonditore. Veneziano, operò forse a Roma alla fine del sec. XVII, certo a Venezia ai primi del seguente. Noto soltanto per un breve ricordo dello Zani (che accenna anche ad un Girolamo B. pure [...] , e da altri in marmo, firmati semplicemente Bertos. Derivando, almeno nelle opere in marmo, forme e schemi dal Giambologna e maniera tormentata e nervosa dal veneziano G. M. Mazza, si scapricciò, nelle opere in bronzo, in bizzarre composizioni ...
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ELEONORA de' Medici, duchessa di Mantova
Sonia Pellizzer
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1567, primogenita di Francesco (granduca di Toscana dal 1574) e di Giovanna d'Austria. Fu battezzata un anno dopo [...] allestirono giochi e mascherate e la commedia I Fabii di Lotto del Mazzo con la regia di B. Lanci e la scenografia del Giambologna (J. Boulogne).
E. ebbe quattro sorelle (Romola, nata nel 1568 e morta dopo pochi giorni di vita; Anna, nata nel 1569 e ...
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Incisore in legno, mantovano, noto specialmente per i suoi chiaroscuri. Non ne conosciamo la data né di nascita né di morte, ma sappiamo che dal 1584 al 1585 lavorava a Firenze, dal 1586 al 1596 a Siena, [...] incise mai di sua invenzione e si valse delle composizioni di diversi artisti. Del periodo fiorentino ricorderemo i seguenti chiaroscuri: da Giambologna, Pilato che si lava le mani e il Ratto delle Sabine; da Iacopo Ligozzi, La Virtù in lotta tra l ...
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Scultore (Boscoducale 1550 circa - Monaco 1620). Emigrò nella Germania meridionale verso il 1570. Le sue opere più notevoli sono il gruppo di Marte e Venere nel Museo Nazionale di Monaco, proveniente dalla [...] allegorica della Baviera (1615) nel giardino del Residenzmuseum di Monaco. Fu operoso anche a Innsbruck. Probabilmente scolaro del Giambologna, subì pure l'influsso di B. Cellini. Rappresentante di un manierismo di tipo internazionale, è uno degli ...
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Scultore e pittore. Nacque a Sesto Fiorentino il 6 maggio 1562, morì a Roma il 29 agosto 1629. Iniziò la sua vita d'artista come pittore, istruito nell'arte prima dal Sirigatti, poi dal cavalier d'Arpino, [...] . Nel 1584 andò a Napoli, dove lo si trova cinque anni dopo collaboratore di Michelangelo Naccherino, seguace di Giambologna, occupato in opere prevalentemente decorative come i mostri marini della Fontana Medina o del Nettuno in piazza Bovio (1600 ...
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STATI, Cristofano
Donatella Pegazzano
(Cristoforo). – Nacque a Bracciano nel 1556 da Francesco. Il nome del padre è desumibile dall’immatricolazione dell’artista, indicante il suo patronimico, nella [...] . precedente), firmato e datato 1607. L’opera fu iniziata da Cristofano nel 1605 a Firenze, probabilmente su un modello di Giambologna, per essere donata al duca di Lerma in Spagna, dove, come coronamento di una fontana, avrebbe costituito il pendant ...
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