L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] della lingua, come quelle esposte nel Cortegiano da ➔ Baldassarre Castiglione.
Il vicentino ➔ GianGiorgioTrissino nella sua grammatica (Trissino 1986) autorizza variabili padane accanto alla norma toscana trecentesca. Per es., nella morfologia ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] essere considerato solo nel Cinquecento, nelle polemiche sulla ➔ questione della lingua, divulgato nella traduzione di ➔ GianGiorgioTrissino (fatta circolare sotto il nome di Giovanbattista Doria). L’edizione princeps del testo latino fu allestita ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] cortigiana, fantasma o no, fu spazzata via dalle tesi bembiane.
Cosa diversa dalla teoria cortigiana è quella della lingua comune italiana, esposta da ➔ GianGiorgioTrissino. Contro di lui non vi è polemica nelle Prose di Bembo, perché le opere di ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] , fino ai manuali di Migliorini e di Battaglia-Pernicone). I grammatici non bembiani e antibembiani, a cominciare da ➔ GianGiorgioTrissino, rimasero in posizione minoritaria e subalterna. Le loro opere sono non di rado assai curiose, come quella di ...
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