PABST, Georg Wilhelm
GianLuigiRONDI
Regista cinematografico, usato a Vienna. Personalità fra le più significative e originali del cinematografo europeo, il Pabst diede l'impronta del suo stile incisivo, [...] analitico, esperto, alla produzione del Film-Kammerspiel. La via senza gioia (1925), I misteri di un'anima (1926), Il giglio nelle tenebre (1927), Il vaso di Pandora (1928), Il diario di una traviata (1929) ...
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HITCHCOCK, Alfred Joseph
GianLuigiRONDI
Regista cinematografico, nato a Londra il 13 agosto 1899. Ha lavorato in Inghilterra dal 1923 al 1939, specializzandosi in film polizieschi di genere psicologico [...] e introspettivo. Con stile impeccabile e con rigore d'atmosfera e di racconto portava tale genere a un livello non più superato. Anche a Hollywood, dove si trasferiva nel 1940, persisteva nella formula ...
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TRUFFAUT, François
GianLuigiRondi
Regista del cinema francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932. Dopo alcuni anni battaglieri nell'ambito della critica cinematografica che, sulle pagine del periodico [...] Les Cahiers du Cinéma, lo portano, nel Cinquanta, a farsi iniziatore di una politica definita "degli autori", in opposizione allo strapotere dei produttori e alle loro esigenze puramente commerciali, esordisce ...
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TOTÒ
GianLuigiRondi
. Nome d'arte dell'attore Antonio de Curtis Gagliardi Griffo Focas, nato a Napoli il 7 novembre 1898, morto a Roma il 15 aprile 1967. Esordisce nel 1917 a Roma, al Teatro Jovinelli, [...] come fantasista, sulle orme di G. De Marco, ma si afferma presto in modo autonomo, fra il 1920 e il 1925, nel caffè-concerto, con il personaggio dell'uomo-marionetta, non solo totalmente disarticolato ...
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TARKÓVSKIJ, Andrej Arsen'evič
GianLuigiRondi
Regista del cinema sovietico, nato a Zavrož'e (Ivanovo) il 4 aprile 1932. Nel 1962, il suo saggio di diploma all'Istituto di cinematografia di Mosca, il [...] mediometraggio Katok i skripta (Il rullo compressore e il violino), presentato a New York al Festival del film per studenti, lo rivela già un assertore ispirato e sincero di un cinema di poesia, estraneo ...
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ROCHA, Glauber
GianLuigiRondi
Regista e teorico del cinema brasiliano, nato a Vitória da Conquista (Bahía) il 14 marzo 1938. Dopo alcuni documentari sperimentali, realizza nel 1961 un primo lungometraggio, [...] Barravento, in cui si rivelano, in cifre volutamente povere e disadorne, quelle esigenze epico-didattiche di militanza estetica e ideologica che dovevano poi presiedere alla nascita del cinema nôvo brasiliano, ...
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WERTMÜLLER, Lina (Arcangela Wertmüller von Egg)
GianLuigiRondi
Regista del cinema italiano, nata a Roma il 14 agosto 1928. Anche regista di teatro, alla radio, in televisione. Si afferma nel 1963 con [...] per una fortunata serie con R. Pavone, Il giornalino di Gian Burrasca, 1965, da Vamba, e in teatro per Due più Simon, The Screenplays of L. Wertmüller, New York 1977; G. L. Rondi, Sette domande a L. Wertmüller: due uomini, il Sud e una vedova ...
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SZABÓ, István
GianLuigiRondi
Regista del cinema ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Gli si deve quello slancio di rinnovamento e di rinverdimento che, a partire dagli anni Sessanta, ha [...] quasi radicalmente mutato il cinema del suo paese, di pari passo con le esperienze analoghe, ma non sempre egualmente compiute, di autori come P. Gábor e I. Gyöngyössy. Dopo alcuni cortometraggi in cui ...
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RUSSELL, Ken
GianLuigiRondi
Regista del cinema inglese, nato a Southampton il 3 luglio 1927. Esordisce prima come ballerino, poi come fotografo, quindi come regista dilettante di cortometraggi (Peep [...] Show, 1957; Amelia and the Angel, 1958; Lourdes, 1959). Notato e apprezzato per questa sua ultima attività, è assunto dalla BBC in cui, fra il 1959 e il 1969, s'impone per una serie di biografie tra la ...
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RESNAIS, Alain
GianLuigiRondi
Regista del cinema francese, nato a Vannes, in Bretagna, il 3 giugno 1922. Dopo alcuni documentari di corto e medio metraggio (Van Gogh, 1948; Gauguin, 1950; Guernica, [...] 1950; Les statues meurent aussi, 1951; Nuit et brouillard, 1955; Toute la mémoire du monde, 1956; Le chant du Styrène, 1958), che anticipano i temi del suo cinema più maturo - l'oblio, la memoria, il tempo, ...
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