Cantautore italiano (n. Catania 1947). Nel 1972 ha ottenuto i primi riconoscimenti come autore con il brano Montagne verdi (scritto insieme con G. Bigazzi e cantato da M. Bella, sua sorella), per poi conquistare il grande pubblico interpretando canzoni quali Più ci penso (1974), Non si può morire dentro (1976) e Dolce uragano (1980). B. ha inciso diciassette album, l’ultimo Forever per sempre (2007, ...
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Pittore italiano (Firenze 1898 - ivi 1956). Avviato al disegno dal padre Italo (1864-1933), scultore, proseguì gli studî da autodidatta frequentando saltuariamente a Firenze i corsi della Libera scuola del nudo; fu quindi, nel 1927, tra i promotori del gruppo del Novecento toscano. Partito dalla lezione postmacchiaiola di A. Spadini, elaborò uno stile personale dal tratto sinuoso e denso spesso segnato ...
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Pittore italiano (Roma 1925 - Pisa 1991). Ha studiato a Milano con Funi, Carpi, Carrà. Nel 1946 è stato fra i firmatarî del Manifesto del realismo oltre Guernica, e nel 1948 ha aderito al gruppo spazialista milanese. Dopo un primo periodo astratto-spaziale ha recuperato suggestioni surreali, ricavate con l'inserimento di particolari anatomici nelle macchie, nei grumi di colore o negli smalti, evocando ...
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Operatore artistico italiano (Milano 1937 - ivi 1993). Nel 1959 ha costituito a Milano il Gruppo T con G. Anceschi, D. Boriani e G. De Vecchi; nel 1963 ha partecipato al movimento internazionale Nouvelle Tendence. Nella sua ricerca, iniziata con opere polimateriche non figurative, particolare importanza hanno i fenomeni visivi, percettivi, cinetici e di animazione elettromeccanica ...
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Pittore italiano (Pisa 1922 - Caen 2010). Dopo un esordio figurativo, nel 1947 realizzò le prime opere astratte e a Milano fu in contatto col Movimento nucleare. A Parigi (1951-69; dal 1984) si volse verso una nuova figurazione, usando la tecnica del collage, del riporto fotografico, del fotomontaggio, ecc ...
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Improvvisatore (Roma 1750 - Parigi 1822); nel periodo napoleonico ebbe incarichi politici e fu nominato da Napoleone improvvisatore imperiale. Le sue rime, sui più svariati argomenti, testimoniano solo grande abilità di verseggiatore; caotico il poemetto in terzine encomiastiche Bonaparte in Italia. Nemico acerrimo di V. Monti ...
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Fotografo italiano (n. S. Margherita Ligure 1930). Celebre in campo internazionale, è autore di numerosi libri nei settori del reportage, indagine ambientale e architettura di paesaggio: Venise des saisons [...] la figura umana, frutto di un'attenta e meditata ricerca interpretativa nell'inquadratura e nella composizione. Nel 1990 ha pubblicato Gianni Berengo Gardin fotografo, grande libro antologico. Tra le sue opere Gli anni di Venezia (1994), Pompei (1998 ...
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Economista e uomo politico (Firenze 1728 - Genova 1821); alto funzionario dell'amministrazione toscana; senatore, contribuì a ispirare e realizzare il complesso di riforme liberali del granduca Pietro Leopoldo, di cui divenne consigliere di stato e di finanze (1789). Fu anche ministro delle Finanze del governo instaurato durante l'invasione francese del 1799. La sua Meditazione sulla teoria e sulla ...
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Soldanieri, Gianni (o Giannuzzo) de'
Arnaldo D'addario
Personaggio fiorentino di cui D. colloca lo spirito, confitto nel ghiaccio dell'Antenora, fra i traditori per motivi politici, accanto a Gano di [...] tendenze del comune popolare a una politica di pacificazione e di equilibrio fra i due gruppi avversari.
In premio del tradimento Gianni S. fu nominato capitano del popolo e venne inserito, insieme con i frati gaudenti, ai Trentasei e ai priori delle ...
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Direttore di fotografia italiano (Teramo 1920 - Roma 1966), tra i più noti del cinema italiano, contribuì al successo di alcuni dei film più famosi degli anni Cinquanta e Sessanta. Con M. Antonioni girò Le amiche (1955), Il grido (1957), La notte (1961), L'eclisse (1962); con F. Rosi La sfida (1958), I magliari (1959), Salvatore Giuliano (1962), Le mani sulla città (1963), Il momento della verità (1965); ...
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apallico
agg. (scherz.) Che manca di tempra, senza palle. ◆ Aveva troppo ritmo e troppa vitalità addosso, [Lleyton] Hewitt, perché Albert Costa facesse qualcosa di più che succhiargli la ruota. È noto, Costa, quale apallico di talento, bella...