Teologo gesuita (Bergamo 1747 - Oreno, Milano, 1815). Soppressa la Compagnia di Gesù, fu canonico a Bergamo e prefetto dell'Oratorio del Caravita a Roma. Svolse la sua attività prevalentemente contro il [...] giansenismo (Il falso discepolo di s. Agostino e di s. Tommaso convinto d'errore, 1779; Vera idea del giansenismo, 1781; Trattenimenti familiari fra una dama cattolica e un theologo giansenista sopra la proibizione dei libri, 1790). ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] 656-676 (carteggio D.-Solari) e passim; III, ibid. 1942, pp. 103-552 (lettere del D.), 799-823 e passim; F. Ruffini, I giansenisti piemontesi e la conversione della madre di Cavour, con introd. di E. Codignola, Firenze 1942, pp. 19-40 e ad Indicem; G ...
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Cardinale (Firenze 1685 - Roma 1770). Nipote di Lorenzo C., divenuto questi papa Clemente XII, fu dal 1731 il cardinale padrone, accusato allora di politica non rettilinea, più tardi di giansenismo, in [...] quanto avversario dei gesuiti. Uomo colto, scrittore, raccolse nel proprio palazzo di Roma insigni opere d'arte, ora nel Museo nazionale d'arte antica a palazzo Barberini ...
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Ecclesiastico (Milano 1644 - Roma 1696). Teologo, vescovo di Novara (1686) e principe abate di San Gallo (1687), cardinale (1695); è autore di opere contro il probabilismo, il gallicanismo e il giansenismo; [...] particolarmente noto il Nodus praedestinationis ex sacris litteris doctrinaque sanctorum Augustini et Thomae, quantum homini licet dissolutus (post.,1697), di orientamento molinista ...
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SICARDI, Giorgio
Pier Davide Guenzi
– Di famiglia altolocata, nacque il 10 novembre 1739 a Frabosa Inferiore (oggi Frabosa Sottana, in provincia di Cuneo) da Agostino e da Maria Margherita Bassi.
Fu [...] costumanza già da qualche tempo introdotta che le donne si facciano acconciare il capo dagli uomini del 7 novembre 1772 (Il giansenismo in Italia, 1970, p. 366, nota 5; Peyron, 1904, p. 349), ma soprattutto si evince dall’intervento nel 1773 di sei ...
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CASSINA, Ubaldo
Paolo Cristofolini
Nacque a Piacenza nel 1736. Entrato nel 1754 nel collegio Alberoni, si laureò in teologia e in utroque iure, e intraprese la carriera ecclesiastica. Favorevole al [...] giansenismo, fu uno degli uomini di cultura cui il Tillot, nel periodo del suo governo a Parma (1765-1771), affidò quella università e la riforma degli indirizzi di studio, improntata a una forte autonomia nei confronti della Curia papale e ad un ...
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Teologo domenicano (Rouen 1639 - Parigi 1724). Prof. e rettore del collegio di S. Giacomo, poi provinciale a Parigi (1706-10). Dottore alla Sorbona (1675), nella controversia del caso di coscienza circa [...] il giansenismo, approvò la soluzione, poi condannata, del silentium obsequiosum (1701), fu quindi tra gli "appellanti" contro la bolla Unigenitus (1713), ma sia nel primo sia nel secondo caso si ritrattò. Scrisse, tra l'altro, una Historia ...
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Filosofo e storico francese della filosofia (Limoges 1886 - Parigi 1948). Fu professore alle università di Caen (dal 1920), Nancy (dal 1923) e alla Sorbona (dal 1925). È noto per i suoi studî sul giansenismo [...] (tra cui La doctrine de Port-Royal, 1923; La doctrine de Port-Royal: la morale d'après Arnauld, post. 1951) e sulla filosofia francese del sec. 17º (Le rationalisme de Descartes, 1945; Le coeur et la raison ...
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Erudito e editore, nato in Marradi nel 1732, morto a Pisa nel 1803. Studiò a Roma, dove fu protetto dal prelato Bottari. Incline come il suo protettore al giansenismo, fo avversato dai gesuiti: onde, verso [...] il 1767, tornò in Toscana, eletto da Leopoldo I priore della Basilica di S. Lorenzo e poi provveditore dell'università di Pisa. Aprì nella sua casa una stamperia, donde uscirono il Giornale dei letterati ...
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Giansenista (Baiona 1581 - Parigi 1643), amico di Giansenio, che lo aveva incontrato studente a Lovanio (1604). S.-C. ebbe più efficacia nell'azione viva e diretta sulle anime che per l'apporto intellettuale [...] meno cauta opposizione a Richelieu finì col determinare quest'ultimo a ordinarne l'arresto (1638), otto giorni dopo la morte di Giansenio. Fu rinchiuso nella prigione di Vincennes, ove rimase fino a che la morte di Richelieu mise fine di fatto alla ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...