Teologo gesuita (Bergamo 1733 - Roma 1811), combatté il giansenismo in varie sue opere, onde fu chiamato nel 1787 da Pio VI a Roma e nominato (1795) teologo della S. Penitenzieria, carica che gli fu poi [...] tolta da Pio VII per motivi politici: più tardi però si ritrattò. L'opera postuma Dei limiti delle due potestà ecclesiastica e secolare (1849) fu messa all'Indice (1850) ...
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Teologo (Ackow 1585 - Lovanio 1638), da cui prende nome il giansenismo. Studiò a Utrecht e Lovanio, dove erano ancora vivaci le controversie suscitate da M. Baio, e subì l'influsso di Giacomo Janson (Iansonius), [...] , la sua personale concezione della grazia, della predestinazione e della libertà. Scritto fortunatissimo, l'Augustinus fu all'origine di una secolare polemica sulla grazia e la predestinazione e diede avvio al movimento religioso del giansenismo. ...
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Ecclesiastico (Castelmonardo, od. Filadelfia, Catanzaro, 1731 - Potenza 1799), fautore del giansenismo nell'Italia meridionale. Entrato fra gli oratoriani, compì gli studî a Roma, ove fece parte del gruppo [...] filogiansenista nell'oratorio di S. Maria in Vallicella, entrando in relazione con Scipione de' Ricci, Pietro Tamburini e altri. Tornato a Napoli (1759), fu professore e poi segretario dell'Accademia napoletana. ...
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Filosofo e teologo francese (Parigi 1612 - Bruxelles 1694). Tentò di conciliare il cartesianesimo col giansenismo, del cui movimento divenne il capo riconosciuto. Nel trattato Traité de la fréquente Communion [...] la foi de l'Église touchant l'Eucharistie (1669-76) contro i protestanti. Ma, all'inasprirsi delle misure contro i giansenisti, lasciò la Francia, riparando successivamente in varie località dell'Olanda e del Belgio e fermandosi infine (dal 1690) a ...
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Vescovo di Pistoia e Prato (Firenze 1741 - ivi 1810), fu il maggiore rappresentante del giansenismo italiano. Compiuti gli studî al Collegio romano e all'univ. di Pisa, ordinato sacerdote (1766), visse [...] contemporanea cultura francese e s'indirizzò rapidamente verso tesi gianseniste e gallicane. Quando poi Pietro Leopoldo sembrò impersonare Cuore, adottò un nuovo catechismo di carattere giansenista, introdusse nella messa preghiere in volgare. Queste ...
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Scrittore politico (Piacenza 1767 - Milano 1829). Avviato alla carriera ecclesiastica presso il collegio Alberoni (nel 1793 fu ordinato sacerdote), subì l'influenza del giansenismo e del sensismo del Condillac, [...] avvicinandosi a posizioni filofrancesi e giacobine. Bandito nel 1796 dall'amministrazione generale di Lombardia un concorso sul tema "Quale dei governi liberi meglio convenga alla felicità d'Italia", G. ...
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Teologo e giurista (Cesena 1593 - Roma 1684); come assessore al S. Uffizio (1635) prese parte attiva alla condanna del giansenismo, stendendo la bolla In eminenti di Urbano VIII (1642) e la Cum occasione [...] che nel 1651 lo aveva nominato segretario della speciale congregazione istituita per l'esame delle questioni relative al giansenismo. Nel 1654 venne creato cardinale. Scrisse, tra l'altro, una Risposta alla Historia della Sacra Inquisitione composta ...
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Teologo (Venezia o Bergamo 1725 - Villongo 1791). Insegnò latino nel seminario di Bergamo, poi a Villongo. Scrisse opere ispirate al giansenismo: Ragionamenti intorno a' beni temporali posseduti dalle [...] Chiese (1766), De' parrochi (1771); Dizionario storico de' culti religiosi (1786) ...
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Famiglia d'origine provenzale, risalente, sembra, al 12º sec., il cui nome è legato alla storia di Port-Royal e del giansenismo. Esce dall'oscurità con Henri (1485-1564), castellano di Herment, scudiero [...] sotto questo nome gentilizio. E attorno a questi, numerosi altri membri della famiglia, per quattro generazioni, rimasero fedeli a Saint-Cyran e al giansenismo, legati a Port-Royal, formando un gruppo compatto attorno alle due badesse e al teologo. ...
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Teologo (Antibes 1658 - Parigi 1729), prof. alla Sorbona (1692); avversario del cartesianesimo, combatté le dottrine di P. Quesnel e soprattutto il giansenismo; è noto per le Praelectiones theologicae [...] (16 voll., 1725-30) ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...