RONCAGLIA, Costantino
Marco Cavarzere
– Nato a Lucca il 3 novembre 1677 da Antonio e da Maria Lucida Diversia, entrò nella Congregazione della Madre di Dio all’età di sedici anni. Iniziò il suo noviziato [...] trasse ispirazione per un altro trattato antiprotestante, gli Effetti della pretesa riforma di Lutero, e Calvino, e del giansenismo, risalente al 1714, in cui aggiunse ai tradizionali strali contro i seguaci della Riforma anche critiche al movimento ...
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BERTIOLI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Parma il 23 genn. 1735, da Ignazio e Gerolama Vannini. Si laureò in giurisprudenza nell'ateneo cittadino, dove nel 1767 divenne titolare della cattedra di istituzioni [...] tale prudenza raccogliamo un'eco in una lettera del Palmieri a S. de Ricci (10 ott. 1789), in cui si parla del giansenista G. Poggi che "per riguardo" allo zio (il B.) "almeno in apparenza" avrebbe "ceduto alle viste politiche" (Codignola, pp. 180 s ...
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BARTOLI, Ricardo (al secolo Andrea Antonio)
Fernando Manzotti
Nacque a Reggio Emilia il 9 febbr. 1747 da Francesco, pittore, e Anna Fontanesi. Scelta la vita religiosa, entrò dapprima nei minori riformati, [...] . Nei capitoli successivi, invece, il contenuto si fa moraleggiante, perdendo originalità e ogni spunto giansenista.
Motivi giansenisti ritornano nelle opere posteriori di argomento teologico: la Risposta apologetica (Bologna 1795), pubblicata in ...
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VIVA, Domenico
Ugo Dovere
– Nacque il 19 ottobre 1647 a Lecce da Giacinto, barone di Specchiarosa, Specchiamezzana e Cucunule, e da Francesca Bozzomo. Seguendo l’esempio dello zio Girolamo, dopo aver [...] e morale, più volte riediti, ma guadagnò fama grazie ai commentari sulle condanne pontificie della dottrina giansenista. A dispetto delle sue posizioni, sostanzialmente moderate, qualche rigoroso teologo contemporaneo non mancò di accusarlo di ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] Zapperi, Edmund Burke in Italia, in Cahiers Vilfredo Pareto, 1965, vol. 7-8, pp. 18-34, 48-53; M. Bini, Il "martello del giansenismo" nei suoi rapporti con Empoli e gli Empolesi, in Bull. stor. empolese, 1967, vol. 4, pp. 95-158, 175-235; S. Fontana ...
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FAVORITI, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Sarzana (La Spezia) il 3 genn. 1624 da Giacomo, giureconsulto, e da Elisabetta Casoni, entrambi esponenti di famiglie localmente eminenti.
Recatosi a Roma, [...] Gilles Gabrielis, l'impossibilità da parte francese di far passare la tesi che tutti i nemici del diritto di regalia fossero giansenisti e la traduzione italiana - a spese del F. - del Traité général de la Régale (Amsterdam 1681) di L.-P. du Vaucel ...
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CAVALIERI, Gaetano
Carlo Bordini
Nacque a Roma il 29 dic. 1677 dal marchese Francesco Orsini Cavalieri e dalla marchesa Vittoria Carpegna. Si laureò in diritto civile e canonico a Roma, presso l'università [...] , che si era rivolto a Vienna per sottrarsi alla disciplina ecclesiastica, e contro l'elezione a vescovo di Utrecht del giansenista C. Steenoven. Il C. dovette anche occuparsi di dirimere l'annosa disputa che oppose il vescovo di Carpasia, N. F ...
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GAETANO MARIA da Bergamo (al secolo Marco Migliorini)
Dario Busolini
Marco Migliorini nacque a Bergamo il 25 febbr. 1672, primogenito di Marco Antonio e Lucia Maffeis, agiati mercanti di tessuti. Fu [...] dell'unione con Lui attraverso l'esercizio della vera e propria santità.
In teologia il G., avverso al rigorismo giansenista, aderì a un moderato probabilismo. In nome della povertà francescana, inoltre, si schierò contro l'usura e gli interessi ...
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BALLERINI, Pietro
Ovidio Capitani
Figlio di Giovan Battista, medico e professore di chirurgia, nacque a Verona il 7 sett. 1698. Compiuti i propri studi presso i gesuiti, nel 1722, dopo aver concluso [...] ): Calvino, Molina, Saumaise, il p. E. Maignanus di Colonia, il p. Le Coreur, esponenti del clero gallicano e giansenisti, molti dei quali, conosciuti attraverso la lettura di trattati anonimi' tutti scrupolosamente elencati dal B. nelle pagine della ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] autore come il Van Espen è significativo, se si ricorda che questi era stato forse il maggior rappresentante della tendenza giansenista in sede di diritto canonico, e che le sue opere comparivano tutte nell'Indice. Depone nello stesso senso il fatto ...
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giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...
giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...