VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] sur les Pensées de Pascal, che stigmatizzano l'angosciato misticismo e l'inesausto anelito verso la Grazia del pensatore giansenista.
Come la teologia di V., così la sua storiografia è strettamente connessa alle dottrine di Bayle, di Locke, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] Drago, a plasmarne il carattere e a segnarne gli orientamenti, con un’educazione che è stata considerata di ascendenza giansenista e certamente fu informata da un’austera religiosità. Abbandonati gli studi di medicina, Mazzini si laureò in legge, ma ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] P. tornò ancora nel 1648. Ma frattanto nuovi motivi si erano insinuati nell'animo di P.: era entrato in contatto con il giansenismo di Saint-Cyran e di A. Arnauld: è del 1647 la sua polemica contro il predicatore cappuccino Jacques di Saint-Ange ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] i cervelli; se il re vuole l’insegnamento teologico, si riduca questo al catechismo, e propone quello del giansenista François-Aimé Pouget, all’Indice dal 1721. L’ordinamento progettato prevede l’insegnamento in italiano, come richiesto, accanto ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] luogo di elaborazione intellettuale. Ebbe contatti con l'olivetano S. Perondoli, docente di diritto canonico ed esponente moderato del giansenismo (fu biografo di G. Zola), e con C. Beccaria (meno, sembra, con P. Verri), e la sua inesausta attività ...
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CALOPRESE (Caroprese, Caropreso, Calopreso), Gregorio
Amedeo Quondam
Nato a Scalea (Cosenza) nel 1654, mostrò ben presto eccezionali doti d'ingegno, che convinsero i suoi genitori ad inviarlo a Napoli [...] prima leggeva e commentava un passo della Scrittura, utilizzando anche testi moderni, come gli Essais de morale del giansenista Pierre Nicole; nella seconda studiava matematica; nella terza, filosofia; nella quarta, eloquenza. Il metodo, seguito con ...
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BARONI CAVALCABÒ, Clemente
Claudio Leonardi
Nacque il 23 nov. 1726 a Sacco, nel Trentino, da Giovarni Battista e da Teodora Salvadori. La famiglia del B. faceva parte dell'aristocrazia locale che trovava [...] che si preoccuperà di difendere presso il Lami nel 1766, senza tuttavia accettarne le tesi innovatrici; e quando il fermento giansenista e giacobino si manifesterà anche a Rovereto, soprattutto per l'influenza del saccardo Pietro Poli, il nome del B ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] matematica e scienze naturali, VII (1906), pp. 355-360 (poi in Brixia sacra, V [1914], pp. 25-32); A.C. Jemolo, Il giansenismo in Italia prima della Rivoluzione, Bari 1928, p. 125; R. Mazzetti, Il card. A.M. Querini. Uomini e idee del Settecento e la ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] la complicità di Voltaire, e dalle polemiche che ne seguirono.
La violenta reazione del Parlamento di Parigi, di osservanza giansenista, contro il trattato De l'esprit di Helvétius ottenne nel 1759 la condanna definitiva dell'opera, appena giunta al ...
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giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...
giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...