Benedettino (Saint-Calais, Maine, 1628 - Saint-Denis 1711); sostenitore delle idee gianseniste, ebbe vita assai travagliata, trasferito di convento in convento dai suoi superiori. Dopo aver insegnato retorica, [...] ritrattazione; finì i suoi giorni a Saint-Denis. La sua produzione è vastissima, quasi tutta polemica, in difesa del giansenismo. Una delle sue opere migliori è l'Apologia pro Ruperto, contro C. Saumaise che aveva attribuito a Ruperto idee avverse ...
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Teologo (Parigi 1611 circa - ivi 1661), fratello di Charles, Claude e Pierre. Per le sue idee gianseniste fu escluso (1656) dalla Sorbona con Arnauld; scrisse La morale des jésuites (post., 1667) accusando [...] i gesuiti di lassismo, sicché l'opera fu condannata dalla facoltà di teologia e dal parlamento di Parigi. Aveva collaborato con il fratello Charles al rifacimento burlesco del VI libro dell'Eneide ...
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Scrittore italiano (Roma 1886 - ivi 1958). Formatosi alla scuola di C. De Lollis, T., fu inizialmente critico letterario (Nell'Italia romantica sulle orme di Stendhal, 1924; Rilegature gianseniste, 1930, [...] un autore o di un'epoca, per un'erudizione risolta in superiore aneddotica (Nell'Italia romantica sulle orme di Stendhal; Rilegature gianseniste). Dal critico e dal rhétoricien si è venuto così svolgendo il saggista, che di un testo poetico o di una ...
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Giansenista (Genova 1730 - ivi 1799). Scolopio, prof. al collegio Nazareno a Roma, e a Genova; antimolinista, polemizzò contro i gesuiti, condivise, ma con molta cautela, le tesi gianseniste sulla liturgia [...] e sulla Chiesa, avversò il culto del Sacro Cuore. Tra i suoi scritti: Selectae praepositiones de peccatis, de peccatorum meritis et remissione iuxta doctrinam ss. Augustini et Thomae Aquinatis (1770); ...
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LANCELOT, Claude
Grammatico, nato a Parigi nel 1615, morto a Quimperlé nel 1695. Fu uno dei più attivi riformatori dell'insegnamento di Port-Royal e per gran parte della sua vita si occupò delle scuole [...] gianseniste. Discepolo dell'Abate di Saint-Cyran, ne scrisse i Mémoires (Utrecht 1738, voll. 2), interessanti anche per l'ambiente e la vita di Port-Royal.
D'intelligenza linguistica chiara e ordinata, il L. fu tra i primi a sostituire nei suoi ...
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Teologo e letterato (n. presso Riom 1606 - m. Parigi 1672). Fu nominato membro dell'Accademia dal card. Richelieu. Prese poi gli ordini, distinguendosi soprattutto come controversista (Excellence de l'Église [...] catholique, 1648; Sermons, 1672); ma erano note le sue simpatie gianseniste (Saint Augustin, 1652). ...
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PREDESTINAZIANI
Innocenzo Taurisano
. Prospero d'Aquitania nella sua Cronaca, Gennadio di Marsiglia nel De haeresibus e Arnobio il giovane (v.) nel Predestinatus parlano di questi eretici delle Gallie. [...] Una questione si svolse specialmente nel sec. XVII durante le controversie gianseniste sull'eresia del prete Lucido, il quale, condannato nel sinodo di Arles (4/3) per opera specialmente di Fausto vescovo di Riez, si ritrattò. Alcuni supposero che ...
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Nato a Milano il 9 aprile 1797 dal marchese Carlo, membro del Consiglio Generale di Milano, che l'anno precedente era stato deportato a Nizza dai Francesi, e da Teresa Trotti, pia e caritatevole gentildonna, [...] di tendenze gianseniste. Nel gennaio 1818 sposò la graziosa cugina diciassettenne Costanza Trotti e subito iniziò quelle relazioni letterarie, politiche e filosofiche che in un biennio già avevano fatto del salotto degli Arconati uno dei centri del ...
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Gentildonna francese (n. in Turenna 1599 - m. Port-Royal 1678) di fine cultura; tenne un celebre salotto letterario e promosse la composizione di "massime": quelle, fra le altre, di F. di La Rochefoucauld. [...] Le Maximes de M.me la Marquise de S. furono pubblicate postume (1678). Incline alle dottrine gianseniste, nel 1659 si ritirò a Port-Royal. ...
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Vescovo di Pistoia e Prato (Firenze 1741 - ivi 1810), fu il maggiore rappresentante del giansenismo italiano. Compiuti gli studî al Collegio romano e all'univ. di Pisa, ordinato sacerdote (1766), visse [...] contemporanea cultura francese e s'indirizzò rapidamente verso tesi gianseniste e gallicane. Quando poi Pietro Leopoldo sembrò impersonare Cuore, adottò un nuovo catechismo di carattere giansenista, introdusse nella messa preghiere in volgare. Queste ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...