DI MEO, Alessandro
Silvio De Majo-Errico Cuozzo
Nacque a Volturara Irpina (Avellino) il 3 nov. 1726 da Marco e Giovanna Pennetti. Perduto il padre all'età di nove anni, fu posto sotto la tutela dello [...] di materie ecclesiastiche. Il de Liguori anzi, secondo il De Maio, intendeva fare del D. un nuovo Baronio, per contrastare i giansenisti Jacques e Samuel Basnages. Se si può dire che questo scopo non fu raggiunto, non si può al tempo stesso negare ...
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Pistoia
Città della Toscana. L’antica Pistoriae o Pistorium fu probabilmente municipio. Dopo la caduta dell’impero d’Occidente, con i longobardi P. divenne centro militare e amministrativo fra i più [...] giansenistico la Chiesa nel suo Stato, il sinodo di P. si riunì nel 1786, alla presenza di alcuni dei più insigni giansenisti italiani, come P. Tamburini e O. Palmieri. Il sinodo decise, tra l’altro, la subordinazione della Chiesa allo Stato, la ...
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BENEDETTO XIII, papa
Gaspare De Caro
Pierfrancesco Orsini nacque a Gravina il 2 febbr. 1650, secondo i calcoli del Vignato, mentre la maggior parte dei biografi lo dice nato nel 1649. Era figlio primogenito [...] Amedeo II e le energiche misure di lui in difesa dell'unità della fede e della disciplina contro ogni infiltrazione giansenista, seppero far breccia nelle ultime resistenze del papa: l'Ormea compì l'opera circuendo il religiosissimo B. XIII con doni ...
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ADRIANO VI, papa
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, [...] , ma scarsa profondità di pensiero nell'applicazione piuttosto meccanica degli schemi scolastici. Sarà più tardi sfruttata dai giansenisti la sua opposizione alla dottrina dell'infallibilità papale, espressa in un passo del In quartum Sententiarum.
L ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] , oltre a dedicarsi a studi di antiquaria, il B. pubblicò tra l'86 e l'88 alcune opere di ispirazione giansenista, la più importante delle quali (Del cattolicesimo della Chiesa d'Utrecht pubblicata anonima a Milano nel 1786) ebbe diffusione e ...
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CANNELLA, Salvatore
Mario Condorelli
Nato a Palermo intorno alla metà del XVIII secolo, fu indirizzato agli studi e al sacerdozio: ricevette gli ordini sacri prima del 1784 giacché il Villabianca lo [...] Antonio Pilati, Firenze 1923, p. 122;G. Natali, II Settecento, Milano 1936, p. 323;G. Cigno, Giovanni Andrea Serrao e il giansenismo nell'Italia meridionale, Palermo 1938, pp. 332 s.; G. Pitrè, Del Sant'Uffizio a Palermo e di un carcere di esso, Roma ...
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BECCARIA, Giulia
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Nacque a Milano il 21 luglio 1762, secondogenita di Cesare e di Teresa Blasco. Rimasta orfana di madre, nel marzo 1774, visse per alcuni anni nel collegio annesso al convento di [...] . 19-25; Carteggio di A. Manzoni, a cura di G. Sforza e G. Gallavresi, I(1803-1821), Milano 1912, passim; E. Fabbri, I giansenisti nella conversione della fam. Manzoni, Faenza 1914, pp. 39, 40-50, 53-63, 71-74, 82-98, 121, 125; Manzoni intimo, a cura ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] al Ricci la rinunzia alla sua sede. Non solo: mentre cessava di favorire i prelati ed il clero giansenisti, il granduca, pur manifestando incertezze e parziali resistenze, finì col cedere spesso alle pressioni dei conservatori ed alle richieste ...
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CONTARINI, Domenico
Gino Benzoni
Primogenito dei cinque figli (ebbe due fratelli, Angelo e Piero, e due sorelle, Paolina e Giulia) di Giulio, del ramo Ronzinetti, unico figlio ed erede del doge Domenico, [...] avversione - che attesta sintomaticamente sino a che misura il C. interiorizzi il punto di vista regio - per i giansenisti, "setta sediziosa", fomite di "divisioni" politiche e pronta ad "infettar la purità della fede cattolica". Osservazioni sparse ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] e al Cuore immacolato di Maria, che erano nella linea della pietà sostenuta dai gesuiti in contrasto con quella dei giansenisti, contro la cui morale rigoristica l'Amicizia propugnava la dottrina di s. Alfonso de' Liguori, che sarebbe poi prevalsa in ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...