INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] dottrinario il comportamento di I. XI fu meno rigido. Nei primi anni del suo pontificato parve accomodante con i giansenisti, intrecciando un significativo contatto con Antoine Arnauld che forse, come si potrebbe notare da una frase contenuta in una ...
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DURINI, Carlo Francesco
Fiamma Satta
Nacque a Milano il 20 genn. 1693, ultimo dei nove figli di Gian Giacomo e di Margherita Visconti. La famiglia Durini, originaria di Como e trapiantata a Milano nel [...] Segr. di Stato, Francia, Suppl. XII: lettera del 19 febbr. 1750). Le opere da lui denunciate erano per lo più quelle gianseniste, ma non mancavano nei suoi dispacci duri giudizi su quelle illuministiche: tra l'altro fu lui a denunciare e ad inviare a ...
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BONACINA, Martino
Valerio Castronovo
Nato a Milano intorno al 1585 da nobile famiglia, ambrosiana, fu accolto nel 1605 fra gli oblati e insegnò diritto canonico e civile presso il seminario milanese, [...] dottrinaria influenzata dalle tendenze antirigoriste (significative le riedizioni apparse in alcuni dei momenti più cruciali dello scontro fra gesuiti e giansenisti: a Venezia nel 1670, a Milano e a Lione nel 1678 e ancora a Parigi e Milano nel 1707 ...
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BOARETTI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel villaggio di Masi, sulla riva dell'Adige, di fronte al castello di Badia il 16 ag. 1748. Destinato fin dalla fanciullezza alla carriera ecclesiastica, [...] Chiesa e quella dei tempi di Nerone e Diocleziano, si dà credito alla fantastica "congiura" ordita dagli increduli e dai giansenisti per scristianizzare il mondo e riedificare il tempio di Gerusalemme e si insiste sull'affermazione che la Chiesa è il ...
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GENTILINI, Giovanni Battista
Claudio Canonici
Nacque a Vesio di Tremosine, nel Bresciano, il 26 nov. 1745 da Antonio. Fu mandato a Venezia e studiò presso i gesuiti. Il 12 ott. 1765 entrò nella Compagnia [...] l'ultimo anello della catena di scismatici, eretici, atei ecc. (tra i quali andavano compresi anche i giansenisti) che miravano alla scristianizzazione della società. Non circoscrivibili solo alla polemica antibolgeniana sono le posizioni assunte dal ...
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CERNITORI, Giuseppe
Giuseppe Pignatelli
Nato a Civitavecchia il 19 genn. 1749, entrò come novizio nella Compagnia di Gesù il 26 genn. 1766. Nel 1772 frequentava il corso di fisica al Collegio Romano, [...] Gerdil e condannata dalla Congregazione dell'Indice). Tra i "reprobi" figurano alla rinfusa illuministi, giurisdizionalisti, giansenisti, increduli e altri autori cattolici che, anche soltanto su singoli problemi, avevano manifestato opinioni diverse ...
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BOTTAZZI, Francesco Maria
Giuseppe Pignatelli
Pochissime le notizie biografiche su di lui allo stato attuale delle ricerche. Nato a Tortona, in data imprecisabile nella seconda metà del secolo XVIII, [...] Effemeridi letterarie di Roma, XXVI (1798), p. 96; Annali delle scienze religiose, IX (1839), p. 288; A. C. Jemolo, Il giansenismo in Italia prima della Rivoluzione, Bari 1928, p. 319; P. Savio, Devozione di mgr. Adeodato Turchi alla Santa Sede, Roma ...
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ALMICI, Pietro Camillo
Gianni Sofri
Nacque a Coccaglio (Brescia) il 2 nov. 1714 da Ottavio e da Silvia Veneziani. Studiò a Brescia, presso i somaschi e poi presso i filippini. Diciottenne, entrò nella [...] di M. ad un suo amico..., Venezia 1752, e, sotto lo pseudonimo di Callimaco Mii, la Risposta a G. Dublino (il giansenista G. B. Rodella, segretario di F. Mazzuchelli) intorno all'anima umana, in A. Calogerà, Nuova raccolta d'opuscoli scientifici e ...
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CRUCIANI, Vincenzo
Werther Angelini
Nato ad Ancona il 9 apr. 1748 da Giovanni e Maria Scagnetti di Macerata, fu avviato ai primi rudimenti del leggere e scrivere nella parrocchia di S. Nicola e presto [...] nella predilezione.,divina per l'ambiente di campagna e nel disimpegno dall'ambiente cittadino, punto di riferimento primario del giansenismo: e invece da un'altra pagina risulterà il pensiero che il popolo, secondo il costume dei primi otto secoli ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Luigi Vincenzo
Giacomo Di Fiore
Nacque a Pesaro il 20 genn. 1652 da Federico e Violante Martinozzi.
Entrò giovanissimo nella Compagnia di Gesù, che lo accolse nella provincia di [...] di teologia morale. Il tema al centro della trattazione è il probabilismo, tanto vituperato da B. Pascal e dai giansenisti. Nel 1708 pubblicò la traduzione dal portoghese delle Prediche sopra gli Evangelii della quaresima del gesuita A. Vieyra, edite ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...