giansenismo
Movimento teologico, religioso e politico che prende nome da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Ypres. Le dottrine di Giansenio, esposte nell’Augustinus (pubblicato postumo nel 1640) e [...] condannate dall’Inquisizione (1641), da Urbano VIII (1642) e da Innocenzo X (1653), riprendevano la tesi agostiniana secondo cui l’uomo, dopo il peccato originale, non è più in grado di volere il bene; ...
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Componenti di un’associazione segreta esistente nel Regno di Napoli durante la Restaurazione. Suo scopo era difendere contro massoni, carbonari e giansenisti la religione cattolica e la monarchia dei Borboni. [...] È certamente legata alle ‘unioni’ segrete borboniche del 1799 e del 1806-08. Ebbe vita breve: il principe di Canosa tentò invano di ravvivarla nel 1816 e nel 1821 ...
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Prelato francese (castello di La Roque 1703 - Parigi 1781), vescovo di Baiona (1741), arcivescovo di Vienne (1745) e di Parigi (1746); intransigente avversario di giansenisti e "filosofi" (memorabile l'ordinanza [...] contro l'Émile di J.-J. Rousseau); per questo suo atteggiamento si attirò inimicizie e quattro esilî, onde fu detto l'Atanasio francese ...
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Letterato francese (Parigi 1661 - ivi 1741). Prof. di eloquenza nel Collège de France (1688), fu poi rettore dell'univ. di Parigi (1694-95; 1720) e direttore del Collège de Beauvais (1699-1715); per la [...] sua fedeltà ai principî giansenisti fu costretto ad abbandonare l'insegnamento. Compose opere storiche e divulgative (Histoire ancienne, 12 voll., 1731-38; Histoire romaine, 9 voll., 1738-41) e un importante Traité des études (4 voll., 1726-28), che ...
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Madre di Giuseppe (Genova 1774 - ivi 1852). Nata Drago, sposò nel 1796 Giacomo (v.), al quale diede quattro figli: Rosa, religiosa, Antonietta, Cichina (Francesca) e Giuseppe, che fu il suo prediletto. [...] Nutrì una profonda religiosità, ispirata da alcuni sacerdoti giansenisti, e partecipò costantemente all'impegno politico del figlio. ...
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BIAGINI, Sebastiano
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Nacque a Lerici (La Spezia) il 17 genn. 1755 da Nicola, notaio. Dopo i primi studi, fu a Pistoia e quindi si recò a Roma dove, dopo essersi occupato di pittura e di musica, compì [...] LXI(1933), pp. 3 s.; E. Rota, Il probl. ital. dal 1700 al 1815…,Milano 1938, p. 65; E. Codignola, Carteggi di giansenisti liguri,Firenze 1941, I,pp. CXXIX ss.; A. Colletti, La Chiesa durante la Repubblica ligure,Genova 1950, pp. 24, 62; G. Tomasi, Lo ...
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antigesuitismo
Movimento di critica contro i gesuiti, sviluppatosi nel 18° sec., con motivazioni politiche e teologiche. L’a. fu sostenuto dalle grandi monarchie europee, che mal sopportavano la diretta [...] della Compagnia dal papa e talune imprese gesuitiche in America latina (reducciones), e dai rigoristi (in particolare i giansenisti) che criticavano la casistica, il probabilismo e il lassismo dei teologi gesuiti. A seguito della polemica antigesuita ...
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Francesco Saverio Castiglioni (Cingoli 1761 - Roma 1830). Vescovo di Montalto (1800), fu da Napoleone I (1808) confinato a Milano, poi a Pavia, infine a Mantova. Restaurato il potere pontificio, fu creato [...] (1829), va ricordato per l'avversione a ogni forma di nepotismo, per l'ostilità alle società segrete e ai giansenisti e l'appoggio alla diffusione delle dottrine morali di s. Alfonso Maria dei Liguori; politicamente, pur scegliendo come segretario ...
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BONARDI, Francesco
Arturo Bersano
Nacque in Villanova, presso Casale Monferrato, il 30 genn. 1767, da Domenico e da Caterina Demichelis; il padre era un piccolo proprietario e artigiano ed il nonno [...] era stato maestro di scuola. Il B. si formò nel seminario di Casale, allora fortemente penetrato di fermenti giansenisti; la lettura di Rousseau, da lui considerato il più sincero discepolo di Cristo, fece avvicinare il B. agli ideali giacobini ed a ...
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Magistrato e politico (Limoges 1668 - Parigi 1751); avvocato generale (1690), poi procuratore generale (1700) al Parlamento di Parigi, tenne con varie interruzioni la carica di cancelliere di Francia (1717-18; [...] lui le gravi riserve con cui fu registrata, malgrado il volere di Luigi XIV, la bolla Unigenitus contro i giansenisti; più tardi (1720) mutò atteggiamento, pronunciandosi in favore di una registrazione pura e semplice della bolla. Lavorò con passione ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...