VALENTI GONZAGA, Luigi
Glauco Schettini
– Nacque il 15 ottobre 1725 a Revere, nelle terre dell’ex Ducato di Mantova ormai accorpato alla Lombardia austriaca. Suo padre, il marchese Odoardo, era presidente [...] le intraprese editoriali della tipografia luganese dei fratelli Agnelli, celebri diffusori di opere antigesuitiche e di tendenze giansenistiche. Si guadagnò, comunque, la stima dei cantoni cattolici e anche di alcuni protestanti. Nell’ottobre del ...
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DOLFIN, Giovanni Pietro
Paolo Preto
Nacque a Brescia il 20giugno 1709 da Giovanni, patrizio veneziano allora camerlengo nella città, e Francesca Caliari. Il padre si dimenticò di istruire la prescritta [...] antidogmatiche, anti-ecclesiastiche e talvolta antireligiose degli illuministi. Qualche attacco alla morale "casistica" denota venature giansenistiche; del resto dove battesse il cuore del D. nelle polemiche teologiche di questi anni indica chiaro ...
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DESANCTIS, Luigi
Carlo Fantappiè
Nacque a Roma nella parrocchia dei Ss. Silvestro e Martino dei Monti il 31 dic. 1808, da Biagio e Camilla Forzi, primogenito dei ventiquattro figli che suo padre avrebbe [...] e patristici dell'edificio teologico e istituzionale cattolico, nonché la conoscenza delle opere riformate e tardo giansenistiche, unite alle deludenti esperienze pastorali e al deleterio quadro di corruzione morale diffusa tra lo stesso clero ...
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BOARETTI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel villaggio di Masi, sulla riva dell'Adige, di fronte al castello di Badia il 16 ag. 1748. Destinato fin dalla fanciullezza alla carriera ecclesiastica, [...] la traduzione dei testi sacri, traendone valide testimonianze per la battaglia che si stava combattendo contro le dottrine giansenistiche e le idee rivoluzionarie.
Nella Dottrina de' Padri Greci relativa alle circostanze della Chiesa nel sec. XVIII ...
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BANCHIERI, Zanobi
Nicola Carranza
Di nobile famiglia di Pistoia, nacque in questa città il 22 luglio 1747. Fin da giovanissimo rivelò una spiccata tendenza alla lettura e un animo profondamente religioso. [...] solitudine, tanto da apparire come un isolato, egli agiva in costante intesa con gli esponenti più attivi del partito giansenistico toscano, quali mons. Giuseppe Pannilini, vescovo di Chiusi e di Pienza, mons. Nicola Sciarelli, vescovo di Colle, il ...
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BRESSA, Giuseppe Maria (al secolo Angelo Pietro)
Pietro Zovatto
Nato a Venezia il 26 apr. 1742 dal patrizio Pier Girolamo e da Orsola Morosini, entrò tra i benedettini nel monastero di S. Giorgio Maggiore, [...] sepolto nel monastero delle salesiane di S. Vito al Tagliamento.
Nella sua opera pastorale il B. mostrò propensioni giansenistiche, ma è difficile, allo stato attuale delle ricerche, dire una parola definitiva in proposito. Si possono tuttavia notare ...
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BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] , rifluiscono, con evidenti forzature, intorno all'opera e alla figura di B., tutti i temi cari al ríformismo giansenistico con i suoi particolari richiami tardo-settecenteschi tolleranti ed ecumenistici.
Non v'è dubbio che tale mito, che pure ...
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BARBARIGO, Giovanni Francesco
Gian Franco Torcellan
Nato a Venezia il 29 apr. 1658, da nobile famiglia, era nipote di s. Gregorio Barbarigo.
Fu solo, probabilmente, un'incertezza dell'ambizione quella [...] veronese; ma l'efficace apostolato del predecessore aveva saputo far tacere e scomparire le infiltrazioni quietistiche e giansenistiche, ed al B. non rimaneva che continuare nell'opera così vigorosamente intrapresa; poté così proseguire nella sua ...
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BREMBATI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bergamo nel 1705 dal conte Coriolano e da Francesca Mazzoleni, in una famiglia che aveva già dato lustro alla città in campo politico e letterario, compi [...] , V. Patuzzi, A. Valsecchi, Viatore da Coccaglio e C. Rotigni, il quale ultimo gli inviava le giansenistiche Nouvelles ecclésiastiques. Si adoperò, allora, alla diffusione della "sana dottrina", preoccupandosi di chiamare sui pulpiti bergamaschi ...
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CALUSCO, Taddeo
Mirella Giansante
Nacque a Milano nel 1657 da una famiglia di antiche tradizioni lombarde, che improntò la sua educazione ai principi della più rigorosa ortodossia cattolica. Preso l'abito [...] S. Sede, ma è la diretta conseguenza di un maggior approfondimentodel problema. Il C., in genere lontano da simpatie giansenistiche, non esita in questo trattato ad abbracciarne le tesi, commentando ironicamente: "Parli pure un dimonio quando parli a ...
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giansenistico
giansenìstico agg. (pl. m. -ci). – Del giansenismo, dei giansenisti: il movimento g.; le dottrine g.; estens. e fig., morale g., eccessivamente rigorosa, intransigente.