TSCHIDERER, Giovanni (Johann) de (Giovanni Nepomuceno)
Severino Vareschi
– Nacque a Bolzano il 15 aprile 1777, quinto di sette fratelli, da Giuseppe Gioacchino de Tschiderer de Gleifheim e da Caterina [...] facoltà (nella forma di una equilibrata via media tra gli estremi storici del probabilismo gesuitico e del rigorismo giansenistico), ma da essa era stato estromesso nel 1782 in quanto ideologicamente incompatibile con gli indirizzi della facoltà.
L ...
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CORSINI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Roma l'11 giugno 1735 quintogenito dei sette figli del principe Filippo (1706-1767) e di Ottavia Strozzi, figlia del principe Lorenzo, in quella nobile famiglia [...] con questi ecclesiastici, più che da studi teologici che egli trascurò alquanto, nacquero in lui la propensione per il rigorismo giansenistico e l'avversione per la morale dei gesuiti.
Negli anni 1756-57 il C. viaggiò a lungo. Incaricato da Benedetto ...
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BRUNATI, Giuseppe
Sandro Fontana
Nato in località Videlle presso Raffa di Puegnago (Brescia) il 4 giugno 1794 da Andrea e da Marta Carampelli, in una famiglia benestante di industriali di refe, compì [...] edizione italiana che veniva curando delle Vite dei SS. Martiri di A. Butler, in quanto vi riscontrava residui di spirito giansenistico. Infatti, il B. si sentiva anzitutto "un buon Papista e un buon Pietresco" (lettera al Baraldi del 25 nov. 1825 ...
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BALDOVINETTI, Antonino (A. Maria Niccolò)
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 22 genn. 1745 da Giovanni e Caterina Maria Canal. Ventenne, ricevette gli ordini minori; nel 1770 divenne canonico coadiutore [...] e che si realizza (30 nov. 1783) dopo colloqui e scambi di lettere tra il B. e il sovrano. Il tono "giansenistico" della fondazione, dipendente strettamente dal B. per la scelta degli insegnanti e dei libri, è adombrato simbolicamente nella richiesta ...
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BANCHIERI, Zanobi
Nicola Carranza
Di nobile famiglia di Pistoia, nacque in questa città il 22 luglio 1747. Fin da giovanissimo rivelò una spiccata tendenza alla lettura e un animo profondamente religioso. [...] solitudine, tanto da apparire come un isolato, egli agiva in costante intesa con gli esponenti più attivi del partito giansenistico toscano, quali mons. Giuseppe Pannilini, vescovo di Chiusi e di Pienza, mons. Nicola Sciarelli, vescovo di Colle, il ...
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CESTARI (Cestaro), Giuseppe
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 12 dic. 1751 primogenito di Serafina de' Sio e di Giacomo Cestaro (questa la forma con cui il C. firmava la corrispondenza privata, [...] L'invettiva anticuriale e il richiamo alla purezza e povertà della chiesa primitiva assumono qui i toni comuni al rigorismo giansenistico.
Una copia dell'opera, perché giungesse nelle mani del granduca Pietro Leopoldo, fu spedita dal C. al vescovo di ...
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CANNELLA, Salvatore
Mario Condorelli
Nato a Palermo intorno alla metà del XVIII secolo, fu indirizzato agli studi e al sacerdozio: ricevette gli ordini sacri prima del 1784 giacché il Villabianca lo [...] Andrea Serrao e il giansenismo nell'Italia meridionale, Palermo 1938, pp. 332 s.), nessun influsso giansenistico sembra potersi cogliere in pagine così lontane dalla spiritualità rigoristica propria agli scrittori giansenisti.La pubblicazione dell ...
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ALPRUNI, Francesco Antonio
Mario Rosa
Nato a Borgo Valsugana nel 1732, entrò ventenne a Genova nella Congregazione barnabitica. Passato a Roma, insegnò teologia nel collegio di S. Carlo ai Catinari, [...] di interessi, la sua, che non può essere ricondotta, come sinora in prevalenza si è fatto, alla sola componente giansenistica, ma va vista piuttosto nella gamma di quelle occasionali e diverse convergenze nel moto riformatore settecentesco, dove l'A ...
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DOLFIN, Giovanni Paolo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sebenico in Dalmazia il 4 genn. 1736 da Antonio e da Daria Laghi.
Il padre, nato il 7 giugno 1711 da Giovanni Paolo, del ramo dei Dolfin di S. Maurizio, [...] egemonia sulla cultura cattolica bergamasca. Il D. subi subito l'influenza del Mozzi, guardò con grande sospetto al gruppo giansenistico operante nel monastero di S. Polo (Pujati, G. G. Calepio, C. Rotigni, ecc.) e si iscrisse al Collegio apostolico ...
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HAGER, Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 30 apr. 1757, da Giuseppe e Marianna Tyher (Milano, Arch. storico civico, Rubrica del ruolo gen. di popol., vol. 11). All'età di 10 anni lasciò Milano [...] sesso, gli intrattenimenti, il canto, la musica, gli incontri galanti. Più in linea con la sua formazione teologica di stampo giansenistico e con le idee del tempo è la sua critica ai comportamenti del clero regolare, spesso occasione di scandalo per ...
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giansenistico
giansenìstico agg. (pl. m. -ci). – Del giansenismo, dei giansenisti: il movimento g.; le dottrine g.; estens. e fig., morale g., eccessivamente rigorosa, intransigente.