Scrittore francese (Parigi 1888 - Neuilly 1948). Cattolico, di un pessimismo quasi giansenistico, indaga il problema della grazia e del male in figure e aspetti della provincia francese. Visse qualche [...] tempo a Maiorca, in Brasile (durante la seconda guerra mondiale), poi in Tunisia. Il primo romanzo, con cui si affermò, Sous le soleil de Satan (1926), rimane la sua opera migliore. Seguirono: L'imposture ...
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Scrittore ascetico francese (Rouen 1640 - Parigi 1686). Subì l'influsso del movimento giansenistico. L'opera cui è legata la sua fama è L'année chrétienne (1685), i cui ultimi volumi sono del fiammingo [...] Ruth d'Ans; lo scritto fu condannato da Innocenzo XII nel 1691, in quanto contenente le dottrine di P. Quesnel. Predicatore di valore, L. ebbe dall'Accademia francese il premio Balzac di eloquenza ...
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Scrittrice francese (Tulle, Corrèze, 1872 - Grosrouvre, Seine-et-Oise, 1948), autrice di varî romanzi, tra i quali: La maison du péché (1902), rappresentazione di un ambiente giansenistico; La rebelle [...] (1905); Priscille Sévérac (1922); L'ennemie intime (1931). Scrisse inoltre un racconto storico, La porte rouge (1936), e libri di viaggio (Terres étrangères: Norvège, Svède, Hollande, 1928) ...
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Teologo (Parigi 1634 - Amsterdam 1719); direttore (1662) dell'istituzione degli Oratoriani a Parigi, divenne sospetto all'autorità religiosa per alcune note in una sua edizione di san Leone Magno. Di netto [...] orientamento giansenistico fin da allora, Q. nel 1681 fu trasferito a Orléans, poi (1684) allontanato dall'Oratorio. Trasferitosi presso A. Arnauld a Bruxelles, si gettò nella polemica contro gli avversarî del giansenismo, diventando dopo la morte di ...
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Ecclesiastico (Parma 1690 - Firenze 1769). Oratoriano, dal 1733 provveditore generale dell'università di Pisa. In lunghi viaggi nei maggiori paesi europei si legò con i dotti dell'epoca; amico dei cardinali [...] Corsini e Passionei, di mons. Bottari e di papa Benedetto XIV, è considerato uno dei maggiori rappresentanti del movimento giansenistico italiano. ...
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Ecclesiastico (Castelmonardo, od. Filadelfia, Catanzaro, 1731 - Potenza 1799), fautore del giansenismo nell'Italia meridionale. Entrato fra gli oratoriani, compì gli studî a Roma, ove fece parte del gruppo [...] in italiano, e il De claris cathechistis ad Ferdinandum IV regem libri III (1769), in favore dei catechismi di tipo giansenistico. Entrato in polemica col maestro dei Sacri Palazzi, T. M. Mamachi, incontrò difficoltà nella curia romana quando dal re ...
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Filosofo e teologo francese (Parigi 1612 - Bruxelles 1694). Tentò di conciliare il cartesianesimo col giansenismo, del cui movimento divenne il capo riconosciuto. Nel trattato Traité de la fréquente Communion [...] in quanto la comunione è ricompensa per le virtù, piuttosto che alimento di esse. Divenendo il capo riconosciuto del movimento giansenistico, nella Lettre à une personne de condition e nella Lettre à un duc et pair (1655) sollevò la "questione di ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] suggerimenti del cardinale Spada, esponente del gruppo di cardinali e prelati di curia più rigidi, in particolare sulla questione giansenistica, dietro il quale era l'Albizzi, a ordinarne il ritorno e a designarlo quale successore del cardinale G. G ...
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FUMÈ, Michelangelo
Giuseppe Maria Croce
Nacque ad Alba, nelle Langhe, intorno al 1750. Entrato giovanissimo nel monastero camaldolese di S. Croce di Fonte Avellana, emise la professione religiosa il [...] dell'oratoriano genovese V. Palmieri, già fatto oggetto degli attacchi del Giornale ecclesiastico (S. Cipriani, Un importante trattato giansenistico sulle indulgenze e il sinodo di Pistoia, in Divus Thomas, LII [1949], pp. 142-160). Il lavoro del ...
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giansenistico
giansenìstico agg. (pl. m. -ci). – Del giansenismo, dei giansenisti: il movimento g.; le dottrine g.; estens. e fig., morale g., eccessivamente rigorosa, intransigente.