Arma da getto, costituita di un’asta alla cui estremità è inserita una punta di metallo aguzza. Nell’antichità classica il g. veniva utilizzato in guerra dai Greci (gr. ἀκόντιον, ἀκων) e dai Romani (lat. pilum).
Antropologia
Nella sistematica etnologica, il g. è distinto dalla lancia in quanto, come la zagaglia, è di regola arma da getto e non da urto, e perciò di dimensioni e massa proporzionalmente ...
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Nell’antica Roma, titolo («padre sancitore») attribuito al capo dei due o quattro feziali cui era delegata la stipulazione di un atto o trattato con un popolo straniero. In caso di dichiarazione di guerra [...] il p. lanciava sul suolo nemico un giavellotto insanguinato; quando le frontiere furono lontane da Roma, la cerimonia si svolgeva in un terreno nel Campo Marzio presso il tempio di Bellona, simbolicamente considerato straniero. ...
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Storia antica
Arma (detta anche lancia) costituita in origine da un bastone acuminato, poi dotato di punta bronzea. Fu l’arma più comune presso tutti i popoli antichi e restò a lungo tale anche nel Medioevo. [...] I Greci avevano la lancia, lunga, e il giavellotto, più corto. Fra i Romani un tipo speciale di hasta (detta in sabino quiris), era il pilum, con correggia (amentum) a metà dell’asta.
I soldati romani armati dell’a., detti astati (hastati), ...
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FRERI, Prospero
Giuseppe Sircana
Nacque a Napoli il 18 marzo 1892 da Sebastiano, funzionario delle ferrovie, e da Maria Rossoni. A causa dei continui trasferimenti del padre, trascorse gli anni dell'infanzia [...] "Amsicora", prese parte a diversi concorsi ginnici nazionali e internazionali e ottenne buoni risultati nel lancio del giavellotto (nel 1912 vinse il campionato italiano di questa specialità e partecipò alle Olimpiadi di Stoccolma); praticò anche ...
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Qualsiasi oggetto di cui l’uomo si serve come mezzo materiale di offesa o di difesa. In senso ampio, può costituire quindi un’a. ogni oggetto che sia impiegato a tali fini; ma in senso stretto sono dette [...] uso un tempo nei tornei), a. da getto (o da lancio, o lanciatoia), sia a mano per brevi distanze (giavellotto), sia mediante opportuno congegno per distanze maggiori (arco, catapulta, balestra ecc.). Con particolare riguardo alla guerra moderna, le a ...
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GIACOMO (Iacopo) da Sacile
Michela Dal Borgo
Nacque tra il 1485 e il 1490 da un'umile famiglia contadina a Malnisio (e non a Sacile come tramandato da altre fonti), nella giurisdizione di Aviano, allora [...] , si distinse ben presto per le sue naturali doti nell'equitazione e nell'uso delle armi, soprattutto arco e giavellotto. Fu arruolato nel corpo dei khāssakiyya o kāsski (ovvero cavalieri aurati), milizia selezionata cui appartenevano sovente schiavi ...
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Imperatore romano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli [...] il nemico a chiudersi in Ctesifonte, ma disperando dell'assedio di questa città, risalì il Tigri e in uno scontro, colpito da un giavellotto, morì. n Di G. rimangono 8 Discorsi, tra i quali vanno ricordati gli elogi di Costanzo II e di Eusebia, il ...
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Popolazione dell’Asia centrale, che nel 13° sec. fondò un grande impero, esteso dalla Cina all’Asia Anteriore, e dominò poi anche parte dell’Europa orientale.
Il nome in senso stretto designava in origine [...] decurioni. L’esercito era costituito essenzialmente da cavalleria pesante (con armatura) e leggera (con arco e giavellotto). Il vestiario e le tecniche (ceramica, metallurgia, tessitura ecc.) risentivano dell’influsso cinese, accentuato negli ultimi ...
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Cavalleria
Jean Flori
La cavalleria nacque intorno all'anno Mille in seguito alle trasformazioni sociali e politiche dell'epoca feudale, all'accresciuto ruolo dei castelli e dei guerrieri che li abitavano, [...] X e XI il cavaliere combatteva a cavallo nello stesso modo in cui lo faceva a piedi, maneggiando la picca o il giavellotto. Aveva la testa protetta da un casco (che si prolungava in un nasale abbastanza stretto), indossato sopra una cuffia di maglia ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] identificato con certezza grazie all’iscrizione danubios. L’imperatore è raffigurato sul ponte, in veste militare e armato di giavellotto e scudo. Avanza verso destra dietro alla dea Vittoria, la quale volge il capo verso di lui e rimanda chiaramente ...
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giavellotto
giavellòtto s. m. [dal fr. javelot, voce di origine gallica]. – 1. a. Arma da getto, costituita di un’asta alla cui estremità è inserita una punta di metallo aguzza, usata nel mondo antico greco
-romano, oltre che come arma da...