Gli Antichi
Umberto Livadiotti
Nell'antica Mesopotamia
Mesopotamia è il nome dato alla fertile pianura situata in Asia fra due grandi fiumi: il Tigri e l'Eufrate. È in questa regione che sorsero le [...] , narra la storia del Diluvio e rivela che in fondo al mare cresce una pianta magica che dona l'eterna giovinezza. Subito Gilgamesh si getta nel profondo dell'Oceano e, trovata la pianta, la porta in superficie. L'eroe pensa già di dividerla con i ...
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(o Hurriti, Orrei) Nome, derivato dall’ebraico Ḥōrīm, di una popolazione dell’antico Oriente, chiamata in accadico Khurru. Presenti in Mesopotamia già verso il 2300 a.C., come documenta un’iscrizione [...] III, rinvenuta nell’archivio di Tell el-‛Amārna. Restano frammenti di poemi epico-religiosi, per lo più tradotti dall’accadico (Gilgamesh). Il pantheon urrita è dominato da una coppia divina, Teshup, dio della tempesta e della folgore, e Khepa, dea ...
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Assiri e Babilonesi
Pietro Mander
La nascita delle prime città e della scrittura
L'antica Mesopotamia, la regione estesa tra Tigri ed Eufrate che corrisponde pressappoco all'odierno Iraq, è considerata [...] su tavolette d'argilla, offrono un buon panorama della cultura di questi due popoli. Per la letteratura, ricordiamo il poema di Gilgamesh, l'eroe che compì grandi gesta con il fido amico Enkidu e che, alla morte di quello, impressionato, si pose alla ...
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sumeri
Popolazione della Mesopotamia meridionale. Si definiscono nelle iscrizioni cuneiformi sag-gi («teste nere»), il che fa supporre che appartenessero al gruppo negroide. La regione si chiamava Ki-en-gi, [...] divinità, le origini dell’universo e il destino dell’uomo. Tra questi il poema della nascita di Nanna e il ciclo di Gilgamesh, eroe che cerca di ottenere l’immortalità. La lirica è costituita soprattutto da inni e preghiere agli dei e ai sovrani. La ...
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(o Hittiti; anche Etei) Antica popolazione dell’Asia Minore, importante per la sua civiltà e l’azione politica svolta durante il 2° millennio a.C., dal 1800 circa fino al 1200, e, dopo questa data, in [...] al Tammūz babilonese e assiro.
Gli I. avevano un grande numero di miti e avevano tradotto dal babilonese l’Epopea di Gilgamesh e svariati miti urriti. Praticavano la mantica e la magia; avevano molti testi di scongiuri, inni agli dei e testi rituali ...
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