Musicista svizzero (Liegi 1886 - Ginevra 1977). Compositore, organista e critico musicale, ha scritto lavori sinfonici, sinfonico-vocali, da camera. A Ginevra, è stato direttore del conservatorio (1925-57) [...] e presidente della giuria dei concorsi internazionali di esecuzione musicale (sino al 1959) ...
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Antropologo (Ginevra 1867 - castello di Morigny, Seine-et-Oise, 1962), prof. nell'univ. di Ginevra e direttore del locale museo di etnografia. Fra le opere: Les races et l'histoire (1924; tradotto in varie [...] lingue); Les Tsiganes ou Bohémiens (1932) ...
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Teologo calvinista (Ginevra 1790 - Les Grottes, Ginevra, 1863). Nel 1816 aderì al movimento del "risveglio" in senso tradizionalista per il ritorno alla schietta religiosità calvinista e contro il razionalismo [...] illuministico e sociniano. Fondò (1831) la Société évangélique de Genève ...
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Giurista svizzero (Ginevra 1694 - ivi 1748), di famiglia lucchese, prof. di diritto a Ginevra dal 1723 al 1740, quando fu chiamato a far parte del consiglio sovrano; è autore dei Principes de droit naturel [...] (1747), sulle orme del Grozio e di S. Pufendorf ...
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Poeta spagnolo (Orense 1929 - Ginevra 2000). Prof. di lingua e letteratura spagnola, funzionario all'ONU e all'UNESCO, affiancò a queste l'attività letteraria, come saggista, critico e soprattutto come [...] laureò a Madrid in filologia romanza nel 1954. Insegnò poi lingua e letteratura spagnola a Oxford; dal 1958 prese residenza a Ginevra ove lavorò come funzionario dell'ONU. Tra il 1982 e il 1985 diresse il servizio spagnolo di traduzione all'UNESCO a ...
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Calvinista (Vézelay, Borgogna, 1519 - Ginevra 1605). Fu professore di greco a Losanna e attivo propagandista del calvinismo in Svizzera, in Germania e anche a Parigi (1557); e scrisse, contro S. Castellion, [...] anzi accusato di essere stato l'istigatore dell'assassinio del duca di Guisa, per la sua apologia del tirannicidio. Tornato a Ginevra, morto Calvino, vi divenne "moderatore" (1564). Dai sinodi ugonotti di La Rochelle e di Nîmes (1571-72) ottenne la ...
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Educatrice (Ginevra 1794 - Bessinge, Ginevra, 1866); di famiglia protestante d'origine lucchese; stabilitasi in Toscana nel 1831, dedicò la sua attività all'incremento di istituzioni filantropiche e educative [...] a Pisa, dove promosse i primi asili d'infanzia. Fu espulsa nel 1845 dal granducato di Toscana per sospetto di proselitismo protestante ...
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Fisico (Ginevra 1846 - ivi 1929); prof. di fisica industriale a Ginevra (1879), insegnò poi nelle univ. di Berlino e di Parigi; autore di importanti ricerche sui gas e sulle macchine frigorifere. Riuscì [...] a liquefare (1878) l'ossigeno e l'idrogeno e, successivamente, anche l'azoto e l'anidride carbonica ...
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Botanico (Ginevra 1870 - ivi 1931), direttore dell'orto botanico e dell'istituto di botanica sistematica (Conservatoire botanique) di Ginevra, di cui curò molto il riordinamento e l'arricchimento; con [...] i suoi lavori apportò notevoli progressi nella sistematica (nella quale applicò con successo i dati dell'anatomia), nella fitogeografia e nella nomenclatura sistematica ...
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Pittore (Ginevra 1752 - ivi 1809); allievo del padre Jacques, miniatore (1708-1783), e di J.-M. Vien, si perfezionò a Roma (1780-92), successivamente si stabilì a Ginevra. Ispirato agli ideali classici [...] e rivoluzionarî, dipinse soggetti storici anche di grandi dimensioni (Ratto delle Sabine, Parigi, École nationale des beaux-arts) ...
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ginevrino
agg. e s. m. – 1. agg. Della città o del cantone svizzero di Ginevra, appartenente o relativo a Ginevra (fr. Genève, ted. Genf); in partic., scuola g., la scuola linguistica che fa capo al glottologo Ferdinand de Saussure (1857-1913),...
ostàggio s. m. [dal fr. ant. hostage (mod. otage), che è prob. un lat. tardo *hospitatĭcum, der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. Cittadino di uno stato nemico che un belligerante tiene in proprio potere e contro il quale minaccia di prendere...