Scultore (Ginevra 1795 - ivi 1877). Stabilitosi a Parigi (1830), vi divenne assai noto come medaglista. Incise conî per le monete d'argento della Svizzera (1850 e 1874). Da ricordare i suoi busti di Liszt [...] e di Chopin ...
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Pittrice (Cracovia 1894 - Ginevra 1976). Studiò a Cracovia e all'Accademia di Monaco di Baviera; dal 1919 soggiornò ripetutamente a Parigi. Trattò con stile incisivo, memore delle soluzioni di S. Wyspianski, [...] scene di vita popolare e soggetti mitologici. Eseguì anche scenografie e illustrazioni di libri ...
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Pittore (n. Ginevra 1620 circa - m. in Danimarca dopo il 1683), eseguì ritratti in miniatura a smalto in Francia, in Inghilterra e (1660-81) per la corte di Danimarca (venticinque ritratti nel castello [...] di Rosenborg, Copenaghen; Ritratto di P. Griffenfeld, 1675, Stoccolma, Museo nazionale) ...
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Pittore (Ginevra 1791 - Losanna 1786). Amico di Voltaire, lo ritrasse in dipinti e incisioni, anche caricaturali, tanto da trarne il soprannome di Huber-Voltaire. Fu anche naturalista ma in questo campo [...] si distinsero il figlio François (1750-1831), autore di Nouvelles recherches sur les abeilles (1792), e il nipote Pierre (1777-1840) i cui studî sulle formiche, dapprima criticati, ebbero in seguito ampia ...
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Pittore e disegnatore inglese (Ginevra 1866 - Londra 1931). Dopo aver studiato nella scuola d'arte di Lambeth si perfezionò nella tecnica della xilografia con W. H. Hooper (1834-1912), dotato incisore [...] che lavorò dopo il 1891 per la Kelmscott Press di W. Morris. Con Ch. Shannon fondò il periodico The Dial (1889-97) e la Vale Press che, fino al 1903, pubblicò all'incirca ottanta volumi di autori classici ...
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Architetto svizzero (Ginevra 1896 - New York 1969). Frequentate le lezioni di K. Moser alla Technische Hochschule di Zurigo, lavorò in Francia con H. Sauvage e poi (1920) negli USA, dove aprì uno studio [...] a New York. Nel 1929 iniziò la collaborazione con G. Howe (1886-1955), da cui nacquero i progetti per il Museum of modern art (1930-31) e per la Chryslie-Forsyth Parkway (1931-32), a New York, e soprattutto ...
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Scultore (Saint-Mihiel 1500 circa - Ginevra 1566 o 1567), il più noto di tutta una dinastia di scultori lorenesi. Sembra abbia soggiornato a Roma (1515-20) ma il suo vigoroso temperamento drammatico e [...] nelle vesti di clarissa (1548, Nancy, Chapelle des Cordiliers). La sua ultima opera è il Sepolcro nella chiesa di Saint-Étienne a Saint-Mihiel, un imponente gruppo di figure intorno al Cristo morto. Divenuto protestante, si rifugiò a Ginevra (1564). ...
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COUNIS, Salomon-Guillaume
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Ginevra il 22 luglio 1785, figlio dell'incisore e orafo Jean-Michel e di Jacqueline-Elisabeth Favre. La famiglia, originaria di Kölleda in Sassonia [...] città natale - dove il C. ritrovò e ritrasse l'amico Bernard Naef in un olio e lo zio Barthélemy Counis in un bello smalto (Ginevra, Musée d'art et d'histoire) -, nonostante l'impegno dei membri della Société des amis des arts (a cui il C. pure aveva ...
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Architetto, pittore e scrittore (Nidau, Berna, 1863 - Ginevra 1929). Dopo aver studiato a Ginevra e al politecnico di Zurigo con K. Moser, a Parigi fu in rapporto con l'ambiente simbolista; al primo Salon [...] de la Rose-Croix (1892) espose Les Fêtes réelles, 50 progetti di architetture utopiche (pubblicati nel 1897), prima parte di un complesso programma intitolato Le poème (non portò a termine le altre parti, ...
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Pittore (Torino 1836 - ivi 1910). Studiò a Ginevra con A. Calame (1852-56) e fu fortemente impressionato dalla pittura francese all'esposizione di Parigi del 1855; a Roma (1857-65) fu in rapporto con N. [...] Costa, e a Firenze con i macchiaioli. Studioso di arte antica, riordinò il museo del Bargello (1865), acquistò e restaurò, con A. D'Andrade, il castello d'Issogne (1872), collaborò col D'Andrade alla costruzione ...
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ginevrino
agg. e s. m. – 1. agg. Della città o del cantone svizzero di Ginevra, appartenente o relativo a Ginevra (fr. Genève, ted. Genf); in partic., scuola g., la scuola linguistica che fa capo al glottologo Ferdinand de Saussure (1857-1913),...
ostàggio s. m. [dal fr. ant. hostage (mod. otage), che è prob. un lat. tardo *hospitatĭcum, der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. Cittadino di uno stato nemico che un belligerante tiene in proprio potere e contro il quale minaccia di prendere...