PELLEGRINI, Carlo
Critico e storico della letteratura francese, nato a Viareggio l'11 settembre 1889, prof. di lingua e letteratura francese nell'univ. di Firenze (1930-59), condirettore della Rivista [...] (Pisa 1919), E. Fromentin scrittore (Firenze 1920), Il Sismondi e la storia delle letterature dell'Europa meridionale (Ginevra-Firenze 1926), Madame de Staël (Firenze 1938), Tradizione italiana e cultura europea (Messina 1947), La contessa d'Albany ...
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JAHIER, Piero
Giuseppe Izzi
Nacque l'11 apr. 1884, secondo di sei figli, da Pier Enrico e da Giuseppina Danti, a Genova, dove la famiglia si trovava per una missione pastorale del padre.
Pier Enrico, [...] a Firenze dell'evangelico conte Piero Guicciardini, fu da questo assunto come bibliotecario e inviato a fare studi di teologia a Ginevra, dopo i quali, nel 1871, entrò nella Chiesa libera come evangelista. Nel 1877 si fece ribattezzare e passò al ...
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NOBEL
. I Premî Nobel (XXIV, p. 867; App. I, p. 899; App- II, 11, p. 409). - Nel 1949 il premio per la fisica fu attribuito a Hideki Yukawa (Giappone); quello per la chimica a William Francis Giauque [...] (S. U. A.); per la letteratura a Ernest Hemingway (S. U. A.); per la pace all'Ufficio delle N. U. per i rifugiati (Ginevra).
Nel 1955 furono premiati per la fisica Willis E. Lamb jr. (S. U.A.) e Polykarp Kusch (S. U. A.); per la chimica Vincent ...
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Poeta e critico d'arte francese, nato a Tours il 24 giugno 1923. Compiuti studi di matematica e filosofia, frequenta fino al 1947 a Parigi il gruppo dei Surrealisti. Nel 1953 pubblica la sua prima opera, [...] , 385-386 (giugno-luglio 1979), pp. 505-22; J. Thelot, Poétique d'Y. Bonnefoy, seguìto da Notes d'Y. Bonnefoy, Ginevra 1983; AA.VV., Y. Bonnefoy: Poésie, art et pensée, Pau 1986; G. Vanhese, Y. Bonnefoy, in I Contemporanei. Letteratura francese ...
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Poeta, prosatore, diplomatico serbo (Trebinje, Erzegovina, 1871 - Gary, Indiana, 1943). Buon conoscitore delle letterature occidentali, soprattutto della francese, ne trasportò spirito e forme nella lingua [...] splendore della scrittura, le sue narrazioni di viaggio, le più belle, forse, che vanti la letteratura serba (Pisma sa Alpa "Lettere dalle Alpi", 1906; Pisma iz Ženeve "Lettere da Ginevra", 1908; Pisma s Jonskoga mora "Lettere dal mar Jonio", 1911). ...
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BORGHI (Borgo), Tobia (del)
Augusto Vasina
Nacque a Verona, probabilmente nel secondo decennio del sec. XV, da Battista. Assai scarsi sono i dati biografici. Le fonti lo ricordano la prima volta nel [...] attorno al 1438, in occasione di un soggiorno del B. a Pavia, dove nel frattempo si erano trasferite Isotta e Ginevra. L'amicizia con le due sorelle restò anche in seguito un motivo rilevante della sua vita e della sua attività letteraria ...
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Scrittrice francese (Parigi 1766 - ivi 1817), figlia del ministro J. Necker. Formatasi sui principî di Rousseau, cui consacrò le Lettres sur les ouvrages et le caractère de Jean-Jacques Rousseau (1788), [...] volle esercitare un'influenza politica, senza grande fortuna. Visse per lunghi periodi nel castello di Coppet, sul Lago di Ginevra, raccogliendo intorno a sé un gruppo cosmopolita di letterati e di pensatori, concordi nelle sue direttive. Ivi conobbe ...
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Scrittore austriaco (Dušnik, Boemia, 1821 - Vienna 1872). Votatosi assai presto agli ideali di libertà, lasciò una prima volta l'Austria nel 1844, per pubblicare a Lipsia le sue poesie di tendenza Kelch [...] nuova vita di profugo, scrivendo per la Kölnische Zeitung corrispondenze assai penetranti. Fu poi a Parigi (dal 1854), a Ginevra (dal 1860), a Stoccarda (dal 1863); tornò definitivamente in Austria solo nel 1868. La sua ineguale produzione poetica e ...
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BESOZZI, Antonio Giorgio
Remo Ceserani
Nacque nella prima metà del sec. XVI. Apparteneva alla nobile e cospicua famiglia Besozzi, a un ramo secondario, ma importante, che risiedeva a Monvalle, un luogo [...] huomo honorato della Camera del Sig. Duca di Savoia", e nel 1589, quando scoppiò veramente la guerra fra Carlo Emanuele e Ginevra, e ad essa intervennero anche le truppe del governatore di Milano, il B. si trovava alla corte di Carlo Emanuele, mentre ...
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Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertà di pensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] Calvino il termine indica, allo scopo di denunciarli, atteggiamenti di opposizione al regime teocratico da lui instaurato a Ginevra. Più complesso e sfuggente a una definizione omogenea il fenomeno libertino nel Seicento. Esso non ha rapporti diretti ...
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ginevrino
agg. e s. m. – 1. agg. Della città o del cantone svizzero di Ginevra, appartenente o relativo a Ginevra (fr. Genève, ted. Genf); in partic., scuola g., la scuola linguistica che fa capo al glottologo Ferdinand de Saussure (1857-1913),...
ostàggio s. m. [dal fr. ant. hostage (mod. otage), che è prob. un lat. tardo *hospitatĭcum, der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. Cittadino di uno stato nemico che un belligerante tiene in proprio potere e contro il quale minaccia di prendere...