GUASCONI, Gioacchino (Giovacchino)
Raffaella Zaccaria
Nacque, probabilmente ad Ancona, il 30 apr. 1438 da Biagio di Iacopo e da Nanna di Gioacchino Mazzinghi.
Dal matrimonio, avvenuto nel 1419, nacquero [...] altri undici figli: Lena, Maria, Checca, Mea, Lorenzo, Bartolomeo, Iacopo, Albiera, Antonia, Bonaccio e Ginevra. Il padre del G., che apparteneva a un'antica famiglia del ceto medio mercantile fiorentino, fu esponente di un certo rilievo del regime ...
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Storico, giureconsulto e uomo politico (Torino 1798 - ivi 1878); magistrato (dal 1822), partecipò ai lavori di redazione dello statuto carlo-albertino quale presidente della Commissione superiore di censura. [...] e ministro della Giustizia nel 1848, fu poi senatore (1849) e presidente del Senato (1864). Nel 1872 presiedette a Ginevra il consiglio arbitrale per la questione dell'Alabama. Tra le sue opere, la Storia dell'antica legislazione del Piemonte (1833 ...
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GINORI, Gino
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 26 apr. 1420, nel quartiere S. Giovanni, gonfalone Leone d'Oro, da Giuliano di Francesco e da Margherita di Antonio Allegri. Dal matrimonio dei genitori [...] , cc. 29r-31v; 174, cc. 199r-205r); l'anno successivo vinse lo scrutinio generale per i medesimi uffici.
Nel 1445 sposò Ginevra di Matteo Corsi, dalla quale ebbe ben 15 figli: Alessandro (20 apr. 1446 - 27 marzo 1531), che sposò Cleofe di Francesco ...
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Campanella, Federico
Patriota e uomo politico (Genova 1804 - Firenze 1884). Laureato in giurisprudenza nel 1829, divenne amico di Mazzini e formò a Genova, con i fratelli Ruffini, il primo comitato della [...] Giovine Italia. Nel 1833, costretto a fuggire, si rifugiò prima a Marsiglia e poi a Ginevra. Partecipò alla spedizione in Savoia (1834) e, tornato in Svizzera, alla costituzione della Giovine Europa. Impegnato nella riorganizzazione del movimento ...
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LULLIN, Aymon de Genève, barone di
Nicoletta Calapà
Nacque dall'unione, celebrata con contratto dotale del 10 marzo 1464, tra Jean, cavaliere dell'Ordine della Ss. Annunziata e signore di Lullin presso [...] S. Agostino, dove riposavano i genitori e le sue due mogli. Lasciava cospicue somme al monastero di S. Chiara a Ginevra, alla chiesa di S. Ippolito a Thonon, a condizione che venissero celebrate, immediatamente dopo la sua morte, diverse centinaia di ...
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Patriota e uomo politico (Mantova 1827 - ivi 1913), fratello di Anselmo. Entrò dapprima nell'esercito austriaco; lasciò il servizio militare nel 1847, e partecipò (1848) alla guerra di Lombardia prima [...] nella legione universitaria e poi con G. Garibaldi, e in seguito tentò invano di accorrere alla difesa di Roma. Esule a Ginevra, dove conobbe G. Mazzini, vi rimase fino al 1859; tornato in Italia, prese parte alla guerra di quell'anno e all'altra del ...
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Giornalista e uomo politico (Genova 1814 - ivi 1858). Condirettore del Telegrafo (1843), fu segretario di redazione del Risorgimento, incarico abbandonato dopo pochi mesi per contrasti con Cavour. Democratico, [...] prima legislatura del parlamento subalpino, fu membro del governo provvisorio costituito a Genova dopo l'insurrezione del 1849; sedata la ribellione, riparò a Ginevra. Condannato a morte in contumacia, nel 1856 fu graziato e poté tornare in patria. ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] il Curione sappiamo che vi era nel 1552, da quella con il Vergerio che l'anno prima si trovava a Berna).
A Ginevra il G. si trovava anche nel 1553 nel momento culminante della tragedia di Michele Serveto. Al G. allude infatti Sebastiano Castellione ...
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CALANDRINI, Cesare
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Lucca, dove fa battezzato il 3 ag. 1550, da Giuliano di Filippo e da Caterina di Agostino Balbani.
Giovanissimo, nel 1567, abbandonò la patria per [...] . Sebbene non ci soccorrano notizie particolari, è presumibile che in tali circostanze il C. cercasse rifugio dalla Francia a Ginevra, appoggiandosi ai familiari e amici che vi si erano trasferiti, i Diodati, i Burlamacchi, i Micheli, gli Sbarra, i ...
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Vicecancelliere di Savoia (n. Poncin, Ain - m. 1446). Segretario del duca Amedeo VIII, per averlo dissuaso dal lasciare la tiara, fu accusato dai suoi molti nemici di scisma; condannato più tardi per concussione [...] e convinto poi di calunnia nei confronti di un suo accusatore, fu condannato alla pena dell'annegamento, eseguita nel lago di Ginevra di fronte a Thonon. ...
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ginevrino
agg. e s. m. – 1. agg. Della città o del cantone svizzero di Ginevra, appartenente o relativo a Ginevra (fr. Genève, ted. Genf); in partic., scuola g., la scuola linguistica che fa capo al glottologo Ferdinand de Saussure (1857-1913),...
ostàggio s. m. [dal fr. ant. hostage (mod. otage), che è prob. un lat. tardo *hospitatĭcum, der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. Cittadino di uno stato nemico che un belligerante tiene in proprio potere e contro il quale minaccia di prendere...