Musicista argentino (Buenos Aires 1916 - Ginevra 1983). Figura di rilievo nella vita musicale argentina, è stato autore di lavori teatrali, sinfonici (Ollantay, 1947; Rapsodia pampeana nr. 3, 1954), sinfonico-vocali [...] e da camera, nei quali i riferimenti al folclore nazionale si conciliano con elementi assimilati dalla tecnica internazionale europea ...
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Scrittore svizzero di origine francese (Ginevra 1805 - Parigi 1864), noto soprattutto per alcuni romanzi storici, ambientati in Italia all'epoca dei moti carbonari (Rome souterraine, 1833; Caroline en [...] Sicilie, 4 voll., 1845). Scrisse anche libri di viaggio: Une année en Espagne, 1837; Campagne de Rome, 1842; Promenade au Maroc, 1844; Cinq cents lieues sur le Nil, 1856. Divenuto cieco, morì suicida ...
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Generale russo (n. 1770 - m. Ginevra 1857), si segnalò nella campagna di Polonia (1807), resistendo strenuamente sul Bug e sul Narew contro L.-N. Davout; quindi si distinse a Eylau, Friedland, Ostrovno [...] e alla Moscova; lottò infine a Kulm contro D. Vandamme; dopo le campagne contro Napoleone entrò nel servizio diplomatico ...
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Direttore d'orchestra (Vevey 1883 - Ginevra 1969). Allievo di F. Bloch e O. Barblan, direttore della Orchestre de la Suisse Romande (da lui stesso fondata nel 1918), ha svolto un'intensa attività di divulgazione [...] della musica contemporanea, dirigendo fra l'altro le prime esecuzioni di varî lavori di I. Stravinskij ...
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Educatore e pedagogista (Reichstädt 1786 - Ginevra 1855), discepolo e collaboratore di J. H. Pestalozzi a Yverdon (1809-16), deve la sua fama non tanto agli scritti (tra cui: H. Pestalozzi, 1846), quanto [...] al Blochmannsches Institut (ora Vitzthumsches Gymnasium) da lui fondato a Dresda nel 1819, cui diede spiccata impronta religiosa ...
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Uomo politico ungherese (Vienna 1846 - Ginevra 1933), figlio di György; deputato (1872-75 e 1878), capo del partito conservatore-nazionale, difese i diritti dell'Ungheria nella duplice monarchia; presidente [...] della Camera (1901-04), si dimise quando non furono accolte le sue richieste di carattere militare e si oppose al Tisza; ministro dell'Istruzione nel gabinetto Wekerle (1906-10), promulgò la legge sull'istruzione ...
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Uomo politico svizzero (Cologny 1845 - Ginevra 1928); dal 1871 al 1924 prese parte alla vita politica come liberale-democratico, promovendo la pace tra le varie confessioni religiose e la separazione della [...] Chiesa dallo Stato e divenendo presidente del Consiglio di stato (1890, 1892, 1896), del Consiglio nazionale (1902), membro del Consiglio federale (1917) e suo presidente (1918). Dal 1914 alla morte, presidente ...
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Scrittore svizzero di lingua francese (Ginevra 1730 - ivi 1807), prof. di letteratura francese a Copenaghen. Attese specialmente a opere storiche, fra cui l'Introduction à l'histoire de Dannemarc (1755), [...] rielaborata in Inghilterra col titolo Northern Antiquities (1770), e i Monuments de la mythologie et de la poésie des Celtes et particulièrement des anciens Scandinaves (1756), che contribuirono a diffondere ...
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Regista teatrale austriaco (Vienna 1904 - Ginevra 1973), figlio del musicologo Max (1873-1958), che fu professore al conservatorio e all'università di Vienna. Studiò filosofia e musica a Vienna, specializzandosi [...] poi nella regia di opere liriche. Allestì spettacoli in molti dei principali teatri del mondo (Metropolitan di New York; Scala di Milano; ecc.) e partecipò frequentemente al Festival di Strasburgo e al ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1905 - Thônex, Ginevra, 1985), noto anche con lo pseud. di Einar Halvid. I suoi libri, quali narrazioni vincolate alla memoria o ampliati resoconti di viaggio, denunciano una [...] vissuta gioia per la vita avventurosa e semplice. Tra le opere: le novelle Die Aetna-Ballade (1934), i romanzi Raubfischer in Hellas (1939), Im Dickicht des Pelion (1941), Der Widergänger (autobiografico, ...
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ginevrino
agg. e s. m. – 1. agg. Della città o del cantone svizzero di Ginevra, appartenente o relativo a Ginevra (fr. Genève, ted. Genf); in partic., scuola g., la scuola linguistica che fa capo al glottologo Ferdinand de Saussure (1857-1913),...
ostàggio s. m. [dal fr. ant. hostage (mod. otage), che è prob. un lat. tardo *hospitatĭcum, der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. Cittadino di uno stato nemico che un belligerante tiene in proprio potere e contro il quale minaccia di prendere...