Pittore svizzero (Ginevra 1766 - ivi 1849). Si dedicò soprattutto al ritratto (M.me de Staël, M.me Toepffer, l'imperatrice Giuseppina), i cui paesaggi di fondo furono generalmente dipinti dall'amico W. [...] A. Toepffer. Dipinse anche scene di genere di gusto Biedermeier. Opere nel Museo Comunale di Ginevra. Autrice di ritratti fu anche la sorella Jeanne Pernette (Ginevra 1761 - ivi 1828). ...
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Fisico (Ginevra 1751 - ivi 1839), prof. di filosofia nelle univ. di Berlino, Ginevra e Parigi; quindi (dal 1810) di fisica generale all'accademia di Ginevra. Autore di varie ricerche su numerose questioni [...] di elettricità e di termologia. n Legge di P.: un corpo emette e assorbe calore raggiante in uguale misura quando è in equilibrio con l'ambiente circostante ...
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Pittore svizzero (Ginevra 1850 - Genthod-Bellevue, Ginevra, 1914). Allievo di F. Diday a Ginevra, poi di A. Cabanel a Parigi, si dedicò soprattutto al paesaggio (montagne, scene della vita dei montanari [...] svizzeri), in quadri spesso di grandi dimensioni: La culla della Confederazione elvetica, Le nubi, ecc. Fu anche abile ritrattista (Jean Coquelin, Parigi, Musée Carnavalet; Autoritratto, Firenze, Uffizi) ...
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Valdese (n. 1594 - m. Ginevra 1662); appartenente a una nota famiglia delle valli piemontesi, pastore a Ginevra (1626-28), si recò a Costantinopoli e qui collaborò alla professione di fede del patriarca [...] Cirillo Lùkaris. Tornato in patria (1637), pastore a S. Giovanni, dovette fuggire a Ginevra perché condannato a morte per infrazione alle leggi sulla propaganda protestante. ...
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Teologo calvinista (Satigny 1785 - Ginevra 1862), figlio di Jean-Isaac-Samuel (Crans 1753 - Ginevra 1844; pastore a Satigny, 1783-1814, preso a modello da R. Toepffer nel romanzo Le presbytère), successe [...] al padre a Satigny, fu professore di lingue orientali (1816-54) e teologo in vista a Ginevra, ove assunse una posizione intermedia tra il largo tollerantismo settecentesco e la teologia del réveil. ...
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Chirurgo (Fontenex, Ginevra, 1842 - Ginevra 1929); dal 1876 prof. di patologia chirurgica e medicina operatoria a Ginevra. Per primo indicò negli innesti cutanei un mezzo di accelerazione della guarigione [...] delle ferite granuleggianti. Eseguì per primo l'ablazione della ghiandola tiroide in casi di gozzo e descrisse quindi i fenomeni conseguenti che egli raccolse sotto la denominazione di mixedema operatorio. ...
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Riformatore italiano (Lucca 1576 - Ginevra 1649). In rapporto con P. Sarpi per l'opera di riforma religiosa a Venezia, pastore e professore di teologia a Ginevra, rappresentante di Ginevra al sinodo di [...] Dordrecht del 1618, predicatore e sostenitore appassionato dell'ortodossia calvinista. La sua fama è dovuta specialmente alla sua traduzione della Bibbia in italiano (1607) e in francese (1644); la prima ...
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Teologo e filosofo (Chancy, Ginevra, 1816 - Vernier, Ginevra, 1909), figlio di François-Louis; pastore evangelico riformato, prof. di storia della filosofia a Ginevra. Nell'opera Le témoignage du Christ [...] et l'unité du monde chrétien (1893) sostenne la possibilità dell'unificazione delle varie sette e chiese cristiane, alla quale intese contribuire sostenendo il principio della tolleranza. In filosofia ...
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Generale (Costanza 1787 - Ginevra 1875). Servì nell'esercito francese, dal quale si congedò nel 1817; ritornato a Ginevra, entrò nell'armata svizzera della quale divenne capo di S. M. nel 1831. Nel 1846 [...] generale in capo per la repressione dei cantoni ribelli del Sonderbund; nel 1864 presiedette la conferenza internazionale di Ginevra, da cui uscì l'organizzazione della Croce Rossa. Lasciò opere tecniche e storiche pregevoli (De la fortification ...
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Erudito e filologo francese (Ginevra 1559 - Londra 1614); insegnò greco a Ginevra, poi a Montpellier e a Parigi chiamatovi da Enrico IV. Passò poi in Inghilterra, ben accetto a Giacomo I, che lo adoperò [...] Polibio, Strabone, fu autore di traduzioni famose e d'un commento a Diogene Laerzio e ad Ateneo. Il figlio Étienne Méric (Ginevra 1599 - Canterbury 1671) curò alcune edizioni e ristampe delle opere del padre, ma è noto soprattutto per uno scritto in ...
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ginevrino
agg. e s. m. – 1. agg. Della città o del cantone svizzero di Ginevra, appartenente o relativo a Ginevra (fr. Genève, ted. Genf); in partic., scuola g., la scuola linguistica che fa capo al glottologo Ferdinand de Saussure (1857-1913),...
ostàggio s. m. [dal fr. ant. hostage (mod. otage), che è prob. un lat. tardo *hospitatĭcum, der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. Cittadino di uno stato nemico che un belligerante tiene in proprio potere e contro il quale minaccia di prendere...