SANTI (fr. saints; sp. santos; ted. Heilige; ingl. saints)
Nicola Turchi
Il nome deriva dal lat. sanctus, da sancio, in origine nel senso di ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: [...] reclamano all'uopo l'autorità del vescovo. Soltanto ad opera di Giovanni XV, in un concilio romano del 993 si ebbe il (29 giugno), poi furono stabilite altrettante feste particolari; poi san Gioacchino (22 marzo) e sant'Anna (26 luglio); i martiri, ...
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MAGDEBURGO (antico alto tedesco magad "vergine"; A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Importante città della Germania (ventesima per numero di abitanti), un tempo [...] di Halberstadt, ma poi decide, d'accordo col papa Giovanni XII, di costituirvi una sede arcivescovile autonoma (968), con politiche. Nel 1524 l'arcivescovo Sigismondo, figlio di Gioacchino II di Brandeburgo, abbracciò il luteranesimo: fatto di ...
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TOLENTINO (A. T., 24-25-26)
Ettore RICCI
Pasquale ROTONDI
Giuseppe LUGLI
Giuseppe CASTELLANI
Walter MATURI
Alberto BALDINI
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Città interna delle Marche, in provincia di Macerata. Sorge a 217 m. [...] sec. XVIII, e che conserva una Madonna affrescata forse da Giovanni Boccatis (1454) e altri affreschi del sec. XIV. Tra fu quartiere generale delle truppe austriache mandate contro il re Gioacchino Murat che aveva il suo quartiere a Macerata. Nel 1860 ...
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PALESTRINA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Gioacchino MANCINI
Giovanni COLASANTI
Cittadina del Lazio in provincia di Roma, situata fra 420 e 470 m. di altezza sul versante meridionale del M. [...] è legato alla sicurezza di Roma; di qui le grandi lotte tra papato e signori feudali per il dominio di questa piazzaforte. Giovanni XIII nel 970 diede Palestrina in feudo a Stefania, senatrice di Roma e quando poi il feudo passò ai Colonnesi si ...
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SULMONA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ignazio Carlo GAVINI
Gioacchino MANCINI
*
Città dell'Abruzzo (provincia di Aquila, seconda solo al capoluogo per la sua importanza, che è legata alla [...] da ricordarsi gli edifici monastici di S. Lucia e di S. Chiara con un grande chiostro del 1518; il palazzo di Giovanni de' Sardi (1420); il palazzo Sanità contemporaneo a quello dei Tabassi, più grandioso, di cui rimangono una ricchissima bifora e un ...
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MACERATA (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Luigi SERRA
Giuseppe CASTELLANI
Capoluogo di una delle quattro provincie delle Marche. La città è tutta distesa, da E. a O., sul dolce versante solatio d'una [...] 1320 ebbe con la sede vescovile anche il titolo di città da Giovanni XXII. Fin da allora i legati pontifici della Marca vi posero in seguito del primo regno d'Italia e nel 1815 Gioacchino Murat vi pose il proprio quartiere generale; tornò però subito ...
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Libero stato della Repubblica federale tedesca, ducato sino al 1918, posto nella media Germania fra 51°40′ e 52°5′ di latitudine N., 11° e 12°30′ di longitudine E., a cavaliere dell'Elba e dei suoi affluenti [...] del sec. XVI: nel 1527 in Köthen, nel 1534 in Dessau. Gioacchino Ernesto riunì nel 1570 tutto il paese; ma già nel 1603 i suoi figli lo divisero di nuovo: Dessau andò a Giovanni Giorgio, Bernburg a Cristiano I, Köthen a Ludovico, Zerbst a Rodolfo ...
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SENIGALLIA (o Sinigaglia; A. T., 24-25-26)
Ettore RICCI
Pasquale ROTONDI
Giuseppe CASTELLANI
Città e ridente stazione balneare marittima delle Marche, a N. del Conero, in provincia di Ancona, costruita [...] 1472; nel 1474 Sisto IV la diede in feudo al nipote Giovanni della Rovere dal quale ebbe inizio la dinastia roveresca che, marchigiane: invasione francese, primo regno d'Italia, Gioacchino Murat e infine restaurazione della potestà pontificia. Nel ...
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PONZA, Isola di (A. T., 27-28-29)
Luigi JACONO
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ
Camillo MANFRONI
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La maggiore delle isole Pontine (7,3 kmq. con l'isola di Gavi), posta 33 km. a S. del Capo Circeo [...] se ne impadronirono, facendone col principe di Canosa un centro d'intrighi ai danni di re Giuseppe e di Gioacchino Murat. Quest'ultimo, quando la fortuna di Napoleone declinò, trattò col comandante inglese Coffin per farsela restituire e unirsi ...
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Teoria che nega la continuità e l'infinita divisibilità della materia e vede nei corpi raggruppamenti di atomi, cioè di elementi (fisicamente) indivisibili, immutabili, separati dal vuoto. Generalmente [...] furono (ad es.) Daniele Sennert, Davide van Goorle, Gioacchino Jungius in Germania e in Olanda, Sebastiano Basso, Claudio meccanismo universale. A queste concezioni, che furono accolte da Giovanni Locke, si contrapposero nel sec. XVIII da una parte ...
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