Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] luglio 1798 e vince alle Piramidi, in Siria (ma è fermato a S. Giovanni d'Acri), ad Abukir (dove la sua flotta era stata, il 1° il fratello Giuseppe (sostituendolo a Napoli col cognato Gioacchino Murat); ma la guerriglia degli Spagnoli, indomabile, ...
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Famiglia che deve il suo nome al castello di Zollern nella Svevia, e riporta le sue fortune a Federico III conte di Zollern, fautore degli Hohenstaufen, il cui matrimonio con Sofia, figlia del conte Corrado [...] 1473, ripartì i possedimenti territoriali tra i suoi figli Giovanni Cicerone, Federico il Vecchio e Sigismondo, quest'ultimo estinti i rami collaterali, fondati dai fratelli di Gioacchino Federico nel 1603, ritornarono alla linea principale, che ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] per Giacomo). Esso comprende: a) i Vangeli: Matteo, Marco, Luca, Giovanni e gli Atti degli Apostoli; b) lettere di s. Paolo Ai Romani, Annunciazione, Sposalizio) sono precedute dalla storia di Gioacchino e Anna, genitori di Maria, tratta dai vangeli ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] (v. Fiammetta), anche quando, probabilmente nel 1340, Giovanni fu richiamato a Firenze dal padre, coinvolto nel fallimento un certosino, Pietro Petroni: (recatogli da un altro certosino, Gioacchino Ciani), che poco prima di morire in odore di santità ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] ecc.). Già in s. Paolo, e più ancora in s. Giovanni, comunque, la spiritualizzazione dell’escatologismo si era precisata nel senso di un tempi presenti, trova la sua più alta espressione in Gioacchino da Fiore (m. 1202), che dà nuovo significato ...
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Pesaro Comune delle Marche (126,77 km2 con 96.786 ab. nel 2020), capoluogo, insieme a Urbino, della prov. di P. e Urbino. Il nucleo urbano, che è posto sul litorale adriatico, è compreso in una vasta piana [...] Stato papale (1799-1801), al primo Regno d’Italia e a Gioacchino Murat (1815). Tornata allo Stato della Chiesa, P. fu gotico del 1413; S. Francesco, con parti romaniche e gotiche; S. Giovanni Battista (G. e B. Genga); alcuni palazzi dei sec. 16°-18° ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (135,71 km2 con 149.335 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata sulla costa adriatica, alla foce del fiume Marecchia.
La pianta dell’abitato romano ha lasciato chiare [...] Occupata dagli Austriaci (1814) e poi per breve tempo da Gioacchino Murat (1815), ritornò nel 1816 sotto il governo dello Stato di Piero della Francesca. Tra le altre chiese, S. Giovanni Evangelista (detta S. Agostino; iniziata 1247; all’interno, ...
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(ted. Brandenburg an der Havel) Città della Germania (73.475 ab. nel 2006), nell’omonimo Land, 65 km a O di Berlino. Posta sul fiume Havel con una parte dell’abitato (Nuova Venezia) in un’isola fluviale, [...] in Pomerania in caso di estinzione di quei duchi. Sotto il successore Gioacchino II (1535-71) il B. accolse la riforma luterana. Nel 1618, sotto l’elettore Giovanni Sigismondo (1608-19), con l’estinzione del ramo degli Hohenzollern di Prussia ...
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Teologo (Novara fine sec. 11º - Parigi 1160), chiamato dai posteri magister sententiarum. Il suo scritto principale, i Libri Sententiarum, il testo teologico più diffuso nel Medioevo, gli fruttò una celebrità [...] delle Sentenze, che, dopo alcune prime violente opposizioni (promosse da Giovanni di Cornovaglia, Gerhoh di Reichersberg, Gualtiero di San Vittore, Scuola porretana, Gioacchino da Fiore; particolarmente criticata la sua dottrina detta nichilismo ...
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Figlio (Berlino 1490 - Magonza 1545) di Giovanni Cicerone principe elettore di Brandeburgo; ordinato sacerdote nel 1506, arcivescovo di Magdeburgo e amministratore apostolico di Halberstadt (1513); eletto [...] suoi e della sua casa, che fu affidata al domenicano Giovanni Tetzel; ciò dette occasione alla rivolta di Lutero (1517). Fu dell'università di Francoforte (1506; con il fratello Gioacchino), la riforma dell'università di Magonza, l'interessamento ...
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