Teologo, filosofo e scrittore spirituale (Sérignan, Béziers, 1248 - Narbona 1298). Si impose presto come uno fra i teologi più apprezzati e discussi dell'ordine: egli sostenne infatti una interpretazione [...] giovanneo offre all'autore, sulla scia dell'esegesi di Gioacchino da Fiore, il motivo per un ripensamento di tutta la che vedrà la fine dei tempi. Questa Lectura, condannata da Giovanni XXII nel 1327, fu assai diffusa fra gli spirituali di Provenza ...
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Famiglia bolognese che si fa risalire a un Pepulo menzionato in un documento del 1202. I P. si affermarono a Bologna (sec. 13º) con Romeo (m. Avignone 1324) che venne esiliato (1321) dopo il fallito tentativo [...] figlio Alessandro (v.). Alle lotte del Risorgimento parteciparono, oltre al conte Carlo (v.) e al marchese Gioacchino Napoleone (v.), i fratelli Ugo, Giovanni e Achille, che si segnalarono nella difesa di Roma (1849). Dalla famiglia si staccò un ramo ...
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Figlio (Targermünde 1513 - Küstrin 1571) del principe elettore Gioacchino I e di Elisabetta, figlia di Giovanni I di Danimarca, ereditò (1535) il territorio di Neumark (fra l'Oder e la Warta). Introdotta [...] nel principato la Riforma, aderì dapprima alla lega di Smalcalda, ma dopo se ne distaccò e divenne partigiano di Carlo V. Seppe bene amministrare le finanze dello stato, che alla sua morte, in mancanza ...
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Figlio primogenito (1523-1598) dell'elettore Gioacchino II, gli successe nel 1571; alla morte del proprio zio Giovanni di Küstrin riunì insieme tutti i dominî brandeburghesi. Seppe rimediare con un'efficace [...] politica commerciale (a tal fine accolse nel paese gran numero di profughi dai Paesi Bassi) ai danni provocati nell'assetto economico del paese dal malgoverno del padre ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] il Credo, fu condannata l'eresia, specialmente quella di Gioacchino da Fiore e di Amalrico di Bena, e fu di questa città, poi le sue spoglie furono traslate a Roma in S. Giovanni in Laterano.
Fonti e Bibl.: Gesta Innocentii III papae, in J.-P. ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] abusivamente occupata dal luterano e coniugato margravio Gioacchino Federico di Brandeburgo. Si trattò di un vista dell'Anno santo del 1575 nell'area circostante la basilica di S. Giovanni in Laterano: l'erezione, su progetto di G. del Duca, di una ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] giuristi coinvolti nella riforma statutaria figurano Lelio della Valle, Gioacchino da Narni, Battista Brendi, Pietro Mellini, Lorenzo "Petroni de Clodiis" e Giovanni Salamonio degli Alberteschi. Si procedette poi all'approvazione del vicecamerlengo ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] ogni probabilità già ultimata. Quest’ultima comprende trentasei scene con Storie di Gioacchino e Anna (cat. 17 a-f), della Vergine (cat. 18 agli affreschi padovani si coglie senza dubbio nel san Giovanni dolente della tabella destra. La Croce di San ...
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FRANCESCHI, Piero
Ronald W. Lightbown
FRANCESCHI (Della Francesca), Piero (dei).- Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), primogenito di Benedetto di Piero e di Romana, figlia di Pierino di [...] giugno 1441 e il maggio 1442, raffiguravano l'Incontro di Gioacchino e Anna e la Nascita della Vergine. Domenico Veneziano in cui le altre parti erano state dipinte da Matteo di Giovanni, la cui famiglia era originaria di Borgo, a causa dei ritardi ...
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Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] dalle parti opposte, da liberali e dagli ecclesiastici più fedeli, come Giovanni Maria Mastai Ferretti, cardinale e arcivescovo di Imola. Si pensi a Giuseppe Gioacchino Belli coi sonetti romaneschi, poesia che coglie obiettivamente lo stato d'animo ...
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