BENEDETTO da Bari
Rosario Jurlaro
Nato probabilmente a Bari nella seconda metà del sec. XII, fu monaco benedettino della congregazione della SS.ma Trinità di Cava dei Tirreni. La sua fama è dovuta all'opera [...] eleganza. Il titolo e l'argomento indussero il Guillaume a prospettare la possibilità di un influsso delle dottrine di GioacchinodaFiore; egli lasciò tuttavia ad altri la soluzione del problema (p. 149). L'opera non è stata però ancora sottoposta ...
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ANSELMO
Alessandro Pratesi
Il suo nome è legato a quindici brevi profezie sui papi e gli antipapi da Bonifacio IX a Innocenzo VIII, che fanno seguito ad altre quindici attribuite a GioacchinodaFiore. [...] di alcuni che vorrebbero ascrivere i vaticinii anselmiani a Rabano, mentre personalmente tende ad attribuire anche questi a GioacchinodaFiore.
Fantasiose quanto quelle dello pseudo-Malachia, le profezie attribuite ad A. sono assai più oscure nel ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] riforma statutaria figurano Lelio della Valle, Gioacchinoda Narni, Battista Brendi, Pietro Mellini, Roma, in Storia dell'architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Milano 1998, pp. 385-87.
A. Modigliani, Mercati, botteghe e spazi ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] la Gonzaga e dove, secondo una voce raccolta daGioacchino Camerario, avrebbe incontrato Carlo V desideroso d'avere esecuzione la piazza adiacente al ponte S. Angelo anziché Campo dei Fiori. Il 30 settembre il C. si confessò e si comunicò ...
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BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] per il monastero di S. Giovanni in Fiore, fondato dal celebre abate Gioacchino per fare rivivere gli ideali originari dei Cistercensi un periodo di floridezza, grazie anche alle concessioni fatte da Federico II all'abate Balsamo fin dal 1229 (ibid., ...
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VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] è ripetutamente attestato daGioacchinoFiore, esso acquista un singolare rilievo anche perché Gioacchino inserisce i suoi I cantoni protestanti svizzeri intervennero presso il duca e ottennero da lui la concessione per i Valdesi di emigrare in ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] a partire da queste due opere, fu la grande attenzione prestata al padre della Vergine, Gioacchino, cui fu nella quale la terra su cui è seduta M. è divenuta un prato fiorito: un'allusione al giardino dell'Eden dal quale l'umanità fu cacciata a ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] edifici significativi sono il tempio di Possagno voluto da Canova (1819-1830), il duomo di Cologna S. Lorenzo e S. Maria del Fiore. Per quest’ultima si trattava di di chiese più fortemente caratterizzate: i Ss. Gioacchino e Anna e S. Alberto a Roma ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] 1968, pp. 365-78, 785-825; Vespasiano da Bisticci, Vite degli uomini illustri del secolo XV, a -1455, in Studi storici in onore di Gioacchino Volpe, Firenze 1958, pp. 969-95; italiana. Il Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Milano 1998, pp. 374-433. ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] in latino) si apre con il rifiuto dell'offerta di Gioacchino al Tempio e si conclude con la strage degli innocenti sono la verga fiorita di Giuseppe, cui si è già accennato, e l'episodio della Madonna bambina che sale da sola i quindici gradini ...
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gioachimita
agg. e s. m. (pl. m. -i). – Del monaco cistercense Gioacchino da Fiore (v. la voce prec.): le dottrine, le profezie g.; la visione g. della Chiesa futura; il movimento g.; come sost., seguace della concezione della storia e dell’esegesi...
gioachimismo
s. m. [der. di I0achim, forma lat. del nome Gioacchino]. – Orientamento della spiritualità tardo-medievale che trae origine dall’opera esegetica di Gioacchino da Fiore (c. 1135-1202), e particolarm. dalla concezione della storia...