BARATTA
Hugh Honour
Un grande numero di scultori dal nome Baratta, vissuti nei secoli XVI-XIX, vengono confusamente ricordati nelle Memorie biografiche del Campori e nel Thieme-Becker. Solo recentemente [...] le statue siano opera di scultori della generazione successiva a quella diGiovannidi Isidoro, pur potendosi identificare Giacobbe con quel Giovanni Giacomo che provvide alle colossali statue di Davide e diGioacchino collocate nel 1722 sull ...
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D'ANGELI, Andrea
Nicola Balata
Nato a Padova il 9 nov. 1868, da Carlo e da Anna Samo, studiò composizione al conservatorio e, contemporaneamente, frequentò la facoltà di lettere nell'università della [...] musicista (nn- 3-5), André-Ernest Grétry e Gioacchino Rossini (nn. 11-12); nel 1914: Niccolò Jommelli e Christoph Gluck nel giudizio di Pietro Metastasio (nn. 10-12);nel 1916: La grandezza vera diGiovanni Paisiello (nn- 3-6), Gaspare Spontini e il ...
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COSTANTINI, Giuseppe
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio diGiovanni, medico chirurgo all'ospedale militare, e di Carmela Barba, proveniente da una facoltosa famiglia del luogo, nacque a Nola (Napoli) [...] che non nei soggetti. Questi puntano, infatti, al genere intimistico e nello stesso tempo popolare, alla pittura di interni con singolari tangenze con Gioacchino Toma e con i vari pittori d'interni della seconda metà dell'Ottocento. Vicino ai pittori ...
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GANGERI, Antonio
Gioacchino Barbera
Figlio diGiovanni e di Anna Bonsignore, nacque a Messina nel 1835. Frequentò la locale scuola di disegno della Regia Università dove fu allievo di Michele Panebianco. [...] (1866), proveniente dalla chiesa dell'Annunziata dei Teatini.
Nel Gran Camposanto di Messina sono del G. il Monumento funerario a Francesco Antonio Ottaviani e quello a Giovanni Mauromati, firmato e datato 1863, che contiene "il medaglione dell ...
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DELISI, Stefano
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo il 22 nov. 1864 dallo scultore Benedetto e da Giuseppa Cattarinich. Già da bambino disegnava e modellava la creta con grande abilità, incoraggiato [...] fine Ottocento.
Fonti e Bibl.: M. Giarrizzo, L'arte a Palermo, in L'Italia artistica illustrata, IV (1886), p. 6; V. DiGiovanni, S. D., in Giornale di Sicilia, 20 marzo 1886; A. Zanca, S. D., in L'Italia artistica illustrata, IV (1886), pp. 46 s.; G ...
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DELISI, Domenico
Gioacchino Barbera
Figlio dello scultore Benedetto e di Giuseppa Cattarinich, nacque a Palermo il 6 ottobre 1870. Orfano a cinque anni, fu educato severamente sotto la tutela di monsignor [...] a Palermo si devono al D. i monumenti ad A. Narbone (1895) e a V. DiGiovanni (1906); per la stessa chiesa di S. Domenico, il D. eseguì, per incarico del Comune di Palermo, il monumento a F. P. Perez (1904), che rappresenta certamente una delle sue ...
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DE ANTONIO
Fiorella Sricchia Santoro
Con questo patronimico sono indicati costantemente nei documenti quattrocenteschi i membri della famiglia cui appartenne il pittore Antonello da Messina, come hanno [...] di un altare per la chiesa di S. Giovanni Gerosolimitano e nel 1472 di un portico per la casa diGiovanni Stayti. Sono figli suoi e di 1981, pp. 227-44; G.Molonia, Gaetano La Corte Cailler-Gioacchinodi Marzo. in Arch. stor. messinese, s. 3, XXX (1979 ...
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Ufficiale di marina (Gaeta 1757 - Sorrento 1825). Giovane guardiamarina, fu inviato col Caracciolo a combattere nella flotta inglese durante la guerra per l'indipendenza nord-americana; nel 1784 partecipò [...] . Nel 1799 aderì alla Repubblica partenopea; profugo in Francia dal 1799 al 1806, ebbe poi sotto i re di Napoli Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat il comando supremo delle forze navali; partecipò al moto del 1820 e fu deputato e capo delle forze ...
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Figlio (1572-1619) dell'elettore Gioacchino Federico, cui successe (1608), accrebbe i suoi possedimenti alla morte del suocero duca Alberto Federico di Prussia (1618). Nel 1613 passò dal luteranesimo al [...] calvinismo. Malato, affidò (1619) il governo a suo figlio Giorgio Guglielmo ...
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Teologo, filosofo e scrittore spirituale (Sérignan, Béziers, 1248 - Narbona 1298). Si impose presto come uno fra i teologi più apprezzati e discussi dell'ordine: egli sostenne infatti una interpretazione [...] esegesi diGioacchino da Fiore, il motivo per un ripensamento di tutta la storia della Chiesa, intesa come un succedersi di tempi. Questa Lectura, condannata da Giovanni XXII nel 1327, fu assai diffusa fra gli spirituali di Provenza e d'Italia e ne ...
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