Scrittore ebreo (Avignone 1451 - Ferrara dopo il 1525), autore di commenti a libri biblici (Giobbe, Pentateuco, Ecclesiaste), di un'opera geografica (Trattato delle vie del mondo), di un'apologia dell'ebraismo [...] (Lo scudo di Abramo), ecc ...
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È la bestia descritta con termini enfatici ed altamente poetici in Giobbe, XL, 15-24 (Vulgata, 10-19). Il vocabolo ebraico si presenta grammaticalmente come un plurale di bĕhemāh = bestia, per cui da alcuni [...] , abbandonata l'identificazione con l'elefante, si pensa all'ippopotamo, al quale si adatta ottimamente la descrizione in Giobbe, mentre sembra pure che nell'antichità orientale venisse rassomigliato piuttosto a un bove, che non, come presso i Greci ...
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Architetto (m. dopo il 1481), attivo a Venezia. Dal 1458 fu alla direzione della chiesa di S. Zaccaria. Prese parte alla costruzione di S. Giobbe (1471), poi (1473-74) lavorò in S. Chiara, a Murano. ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] più un legame certo fra un atto e le sue conseguenze e, in ogni caso, questo legame non è evidente in questa vita. Giobbe sosteneva la stessa tesi in relazione al rapporto fra virtù e felicità e fra vizio e infelicità. Qoelet allarga il campo in cui ...
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Scultore e architetto. Nacque a Osteno (Lago di Lugano) nel 1450; morì a Venezia nel 1513. Già prima del 1470 aiutava Pietro Lombardi nelle sculture di S. Giobbe. Dal 1477 al 1484 lavorava per S. Zaccaria [...] a capitelli dell'interno, al portale maggiore e ad altre parti della facciata. Dal 1489 al 1490 collaborava con Pietro Lombardi e Bartolomeo di Domenico Duca alla Scuola grande di S. Marco. Con quest'ultimo ...
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Pittore (Clusone 1768 - Venezia 1853). Studiò a Verona con S. Della Rosa e a Venezia con D. Maggiotto; fedele alla tradizione veneta settecentesca ma sensibile alle suggestioni neoclassiche, dipinse opere [...] sacre e ritratti (Teofania di Giobbe, 1819, Venezia, S. Giobbe; Ritratto del parroco G. Rado, 1820, Venezia, Seminario Patriarcale; Deposizione, 1846, Venezia, SS. Giovanni e Paolo). Eseguì (1836-38) il cartone del mosaico con il Giudizio universale ...
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Satana Il demonio, e in particolare il principe dei demoni, Lucifero. Nella Bibbia, S. è generalmente nome comune dell’‘avversario’, l’‘oppositore’; tuttavia in alcuni testi (Zaccaria 3, 1-2; Giobbe 1, [...] 6-12; 2, 1-7; I Cronache 21, 1) diventa nome proprio dell’avversario per eccellenza; nel giudaismo successivo è talora identificato con l’istinto malvagio o l’angelo della morte. Nel Nuovo Testamento S. ...
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Poeta spagnolo (n. Écija 1450 circa - m. 1520 circa), fra i più rappresentati nel Cancionero general di F. del Castillo, autore di canzoni, "decires" e "villancicos". Una sua parodia del libro di Giobbe, [...] Liciones de Job, fu condannata dall'Inquisizione; nel Sueño immagina di assistere al proprio funerale. Notevoli le sue Lamentaciones de amores ...
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(o Leviatan o Leviathan; ebr. Liwyātān) Nella mitologia fenicia, animale del caos primitivo. Il nome ricorre più volte nel testo ebraico della Bibbia: in Isaia è definito serpente guizzante e tortuoso, [...] in Giobbe in modo tale da far riconoscere in esso il coccodrillo, sia pure con tratti alquanto esagerati e di tipo popolare. Nel Salmo 74 è simbolo della potenza dei faraoni d’Egitto e negli altri testi, genericamente, delle potenze nemiche di Dio. ...
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Teologo (n. Hes din 1320 circa - m. dopo il 1400), fu al seguito del cardinale Guy de Boulogne, poi (1373) di Filippo d'Alençon arcivescovo di Rouen. Scrisse un commento al libro di Giobbe (1357), alla [...] Lettera a Tito di s. Paolo, ai vangeli di Marco e Giovanni; discussa l'attribuzione di altre opere. Tra il 1369 e il 1370, indirizzò a Petrarca uno scritto polemico contro il trasferimento della sede pontificia ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
leggendario1
leggendàrio1 agg. [der. di leggenda]. – Di leggenda: tradizione l., tempi l.; che appartiene alla leggenda, a una leggenda, o che ha caratteri di leggenda: racconto l.; un eroe l.; un’impresa l.; la l. ricchezza del re Mida. Per...