Esegeta biblico protestante tedesco (Bensberg 1850 - Marburgo 1935); prof. a Bonn, Strasburgo, Marburgo, seguace delle teorie di J. Wellhausen, le sviluppò in numerosi scritti che abbracciano l'intero [...] dominio degli studî anticotestamentarî, sia in forma di commenti a singoli libri biblici (Giobbe, Giudici, Samuele, Cantico dei Cantici, Lamentazioni) sia in forma di monografie (Die biblische Urgeschichte, 1883; Die Bücher Richter und Samuel, 1890; ...
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Prete e scrittore (m. dopo il 451). Si segnalò nello spiegare la Scrittura secondo il metodo allegorico, sia nella predicazione sia negli scritti: ci restano, oltre a poche prediche, un commento intero [...] al Levitico (in latino) e uno, parziale, al libro di Giobbe (in armeno); in greco, glosse a Isaia e ai profeti minori. ...
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Filosofo, teologo e poeta lituano (Bagrénas 1908 - Münster 1987). Formatosi a Kaũnas, nel 1944 emigrò in Germania, dove operò per decennî; fu autore di saggi di notevole rilievo, fra cui si ricordano Didysis [...] Inkvizitorius ("Il grande inquisitore", 1946) e Jobo drama ("Il dramma di Giobbe", 1950), Didieji dabarties klausimai ("Le grandi questioni del presente, 1971), fino a Asmuo ir istorija ("Persona e storia", 1981), e altri. Con lo pseudonimo di ...
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Dottore ebreo (n. Gerona 1194 - m. in Palestina 1270 circa). Sostenne la verità assoluta dei libri tradizionali, Bibbia e Talmūd, contro le tendenze della speculazione filosofica, mantenendo tuttavia notevole [...] moderazione. Tra le sue opere esegetiche emerge il commento al Pentateuco e al libro di Giobbe, nel quale sono ampî sviluppi cabalistici; scrisse inoltre commenti talmudici, opere giuridiche, filosofiche e devozionali. Rappresentò la parte ebraica in ...
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Pittore (Balingen, Württemberg, 1762 - Stoccarda 1852). Esponente del classicismo tedesco, si formò a Stoccarda, Parigi e a Roma (1793-98), dove fu in contatto con J. A. Carstens e J. A. Koch. Dopo un [...] periodo a Vienna, nel 1808 tornò a Stoccarda. Suo capolavoro è Giobbe e i suoi amici (1794-1824, Stoccarda, Staatsgalerie). ...
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Mose Nachmanide
Mosè Nachmanide
Dottore ebreo (Gerona 1194-Palestina 1270 ca.). Sostenne la verità assoluta dei libri tradizionali, Bibbia e Talmud, contro le contemporanee tendenze della speculazione [...] filosofica ebraica. Tra le sue opere esegetiche emerge il commento al Pentateuco e al libro di Giobbe, nel quale sono presenti elementi cabalistici; scrisse inoltre commenti talmudici, opere giuridiche, filosofiche e devozionali. Rappresentò la parte ...
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Pittore (Firenze 1482 circa - ivi 1525). Allievo di M. Albertinelli, poi di Piero di Cosimo, ebbe bottega con Andrea del Sarto. Subì l'influsso dei massimi contemporanei: del Dürer (Tempio di Ercole, Uffizi); [...] di Piero di Cosimo (Annunciazione, Torino); di Leonardo (tavola della Madonna di s. Giobbe, Uffizi); di Raffaello (Madonne, ritratti, ecc.). Tuttavia le sue opere, non numerose, lo dichiarano artista di sicura e forte personalità, con precedenti ...
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Pittore (Siviglia 1590 circa - Madrid 1656). Fu allievo a Siviglia di F. Pacheco ma, per la franca immediatezza con la quale si distaccò dalle vecchie tradizioni e per il vigoroso colorito, fu tra i primi [...] del realismo spagnolo del sec. 17º. Tra le opere: Storie di s. Bonaventura (1627-29, Parigi, Louvre; Madrid, Prado); Giobbe (1636, Rouen, Museo); Miracolo dei pani e dei pesci (1647, Madrid, Palazzo Arcivescovile); S. Giuseppe (1648, Madrid, museo ...
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Prelato scozzese (n. Perth 1537 - m. 1592); arcivescovo di St. Andrews (1576), ambasciatore di Giacomo VI di Scozia presso Elisabetta d'Inghilterra (1583); combatté i cattolici in scritti latini ed ebbe [...] parte nell'organizzazione della chiesa scozzese; ma per la sua avversione al sistema presbiteriano fu, dopo una prima sentenza (1585) cassata, nuovamente scomunicato (1588); tradusse in latino Giobbe, le Lamentazioni e l'Apocalisse. ...
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Scrittore ecclesiastico armeno (m. 735), figlio dell'arciprete della cattedrale di Dvin; fu professore di esegesi biblica. Dopo un viaggio di studio a Bisanzio e ad Atene, fu nominato metropolita della [...] con la Chiesa greca (Risposta alla lettera del patriarca Germanos) e si occupò di esegesi (Spiegazione dei libri di Giobbe, Daniele e Ezechiele, giuntaci frammentaria). L'opera migliore è il Canone della resurrezione. Nel soggiorno a Bisanzio (714 ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
leggendario1
leggendàrio1 agg. [der. di leggenda]. – Di leggenda: tradizione l., tempi l.; che appartiene alla leggenda, a una leggenda, o che ha caratteri di leggenda: racconto l.; un eroe l.; un’impresa l.; la l. ricchezza del re Mida. Per...