ASPRONI, Giorgio
Mario Barsali
Nato a Bitti (Nuoro) il 5 giugno 1809, da Giorgio e da Rosalia De Murtas, di povera famiglia, rimase presto orfano del padre, e da uno zio prete fu mantenuto agli studi, [...] per la propria interpretazione del probabilismo. L'A., ricollegandosi anche all'aspra critica della opera che aveva fatto il Gioberti, come egli stesso riferì poi nella tornata del 13 marzo 1851 al Parlamento subalpino, la giudicò contraria ai retti ...
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STEFANINI, Luigi.
Gregorio Piaia
– Nacque a Treviso il 3 novembre 1891, secondogenito di quattro fratelli. Il padre Giovanni gestiva una tintoria, la madre, Lucia De Mori, era diplomata maestra ma si [...] , in un incessante rinvio a ciò che è altro da sé (Imaginismo come problema filosofico, Padova 1936). Da Gioberti riprese il principio della «eduzione», ovvero dell’ineludibile rapporto tra fatti e idee, al di là delle radicalizzazioni empiristiche ...
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PASSERINI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque nella notte fra il 27 e il 28 settembre del 1793 a Casto, in Val Sabbia (Brescia)
Jonathan Salina
, da Giacomo e Lucia Zanetti.
La famiglia, attiva [...] rigore. Fu, in ogni caso, in ottimi rapporti con entrambi: vide Mazzini più volte a Lugano e nel 1845 ospitò Gioberti nella propria abitazione a Zurigo. Nel 1851, a Lugano, uscì l’ultima traduzione pubblicata da Passerini: Lo Stato commerciale chiuso ...
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MARENCO, Carlo
Antonio Carrannante
– Nacque il 1° maggio 1800 a Cassolnovo di Lomellina, presso Pavia, da Lazzaro, nobile proprietario terriero, e da Ippolita Bassi da Ceva, anche lei di antica e nobile [...] 159-166; N. Tommaseo, Diz. d’estetica, Milano 1860, II, Parte moderna, pp. 216-219; G. Massari, Ricordi biografici e carteggio di V. Gioberti, Torino 1861, II, pp. 552 ss.; Ricordi della vita e delle opere di G.B. Niccolini, a cura di A. Vannucci, II ...
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ADORNO, Francesco
Giuseppe Oreste
Nacque a Genova il 13 sett. 1533 da Vincenzo (m. 1576) e da Giroloma di Oberto Castiglioni. Secondo il Peragallo, sarebbe stato figlio di uno dei tre fratelli Adorno [...] Avendo il Borromeo abbozzato un metodo per gli esercizi spirituali, volle che l'A. l'elaborasse e gli desse l'ultima mano.
Il Gioberti nel Gesuita moderno afferma che l'A., al tempo della peste di Milano (1576), si alienò l'animo di s. Carlo per aver ...
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Paleografia
Manoscritto di papiro o pergamena, di epoca antica o medievale, il cui testo originario (scriptio inferior) sia stato cancellato mediante lavaggio e raschiatura e sostituito con altro (scriptio [...] F. Blume, T. Mommsen e altri. L’uso indiscriminato dei reagenti chimici (noce di galla, tintura detta del Gioberti, solfidrato di ammonio) ha però procurato danni ai p. sottoposti al trattamento, rendendo spesso impossibili nuovi tentativi di lettura ...
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Nacque a Morra Irpina (Avellino) il 28 marzo 1817; morì a Napoli il 29 dicembre 1883. Scolaro a Napoli di Basilio Puoti, fu nel 1839 preposto dal Puoti stesso a un'altra scuola privata, che durò fino al [...] S. si trovò fin da giovane in una posizione indipendente verso i due maestri d'azione italiani del tempo: Mazzini e Gioberti, di cui doveva dare in età matura la più serrata valutazione critica. Nei conflitti d'ideali dell'emigrazione, egli sviluppò ...
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Il Dante di Croce e Gentile
Enrico Ghidetti
Alle origini del dantismo neoidealistico
Il rapporto fra il trentenne Croce e Gentile ancora studente, di nove anni più giovane, inizia con uno scambio epistolare [...] impegnato nella revisione critica e nel restauro storiografico della filosofia italiana dell’Ottocento di cui Gioberti è gran parte (G. Gentile, Rosmini e Gioberti, 1898, 1958), ad approfondire il tema del Dante filosofo-teologo nel più ampio quadro ...
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COSENZ, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Gaeta il 12 genn. 1820 da Luigi e da Antonia Piria.
Il padre, figlio di François Cousin, un francese stabilitosi a Napoli verso la metà del 1700, dopo aver [...] , rese più completa la sua formazione.
La storiografia sabaudistica gli avrebbe più tardi attribuito la premonitrice lettura dei saggi di Gioberti e di Balbo, e una forte ammirazione per Carlo Alberto e il suo Stato. Al contrario il C, e i ...
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GAZZOLA (Gazola), Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Piacenza il 28 febbr. 1804 da Giovanni e da Anna Maria Buzzetti. Scomparsa prematuramente la madre (1812), venne affidato alle cure di uno zio, il [...] , 782, 788, 806, 814; Carteggio Tommaseo-Capponi, a cura di I. Del Lungo - P. Prunas, II, Bologna 1914, ad indicem; V. Gioberti, Epistolario, a cura di G. Gentile - G. Balsamo Crivelli, VI-VII, Firenze 1931-34, ad indices; P. Pirri, Pio IX e Vittorio ...
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scolpitamente
scolpitaménte avv. [der. di scolpito, part. pass. di scolpire], letter. – In modo chiaro e ben distinto: si sentiva erompere dall’anima un flutto di parole, che avrebbe voluto pronunziare in ginocchio, dolcemente, scolpitamente,...
nudita
nudità s. f. [dal lat. tardo nudĭtas -atis, der. di nudus «nudo»]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere nudo o parzialmente nudo, con riferimento al corpo umano, o alla sua raffigurazione nell’arte: la n. del corpo, delle braccia,...