TEMPIA, Stefano.
Marco Targa
– Nacque a Racconigi il 5 dicembre 1832 da Giovanni Battista (imprenditore nel settore laniero e in seguito maestro di banda dell’esercito) e da Giovanna Merlino; ebbe un [...] prassi del canto corale e contribuire alla conoscenza di repertori di raro ascolto. Debuttò con un concerto nel ginnasio Gioberti il 12 marzo 1876; seguirono numerosi altri concerti, recensiti subito in termini lusinghieri. L’Accademia affiancò alla ...
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PUCCINELLI, Antonio
Francesco Franco
PUCCINELLI, Antonio. – Nacque a Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa, il 19 marzo 1822, da Giuseppe, sarto, e da Maria Anna Bartolini. Perse la madre quando [...] italiana agraria, industriale e artistica di Firenze, con varie opere fra le quali si segnala il Ritratto di Vincenzo Gioberti (1861; Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti). Nel 1861 fu nominato professore di pittura all’Accademia di ...
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ERCOLE, Francesco
Luca Lo Bianco
Nacque a La Spezia il 1º maggio 1884, da Pietro, docente universitario e studioso di lettere latine, e Sabrina Porta. Indirizzatosi verso studi umanistici, si laureò [...] in modo assai discutibile, ritrovò le radici del fascismo unitario e antidemocratico nella concezione del primato del Gioberti federalista come nel Mazzini democratico (un suo volume su Giuseppe Mazzini fu poi pubblicato a Urbino nel 1938 ...
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RADICE, Evasio
Enrico Francia
– Nacque a Vercelli il 25 dicembre 1794 da Filippo e Anna Maria Apollonia Piacentini.
Trascorse pochi anni a Vercelli, dove il padre aveva un’attività commerciale. Nel [...] era presidente, Radice ebbe la meglio sul candidato moderato Ottavio Thaon di Revel. Pochi mesi dopo il nuovo ministero Gioberti gli offrì l’incarico di rappresentante del Regno in Belgio e Olanda (dicembre 1848), carica che conservò fino al maggio ...
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CANUTI, Filippo Maria
Giorgio Boccolari
Nato a Bologna il 2 apr. 1802 da Pietro e da Matilde Faggioli, vi si laureò in utroque iure nel 1822 e dal 1824 si dedicò alla libera professione di avvocato. [...] nel periodo rivoluzionario, dovette riprendere la via dell'esilio tornando a Parigi. Qui ebbe modo di conoscere più strettamente il Gioberti e frequentare la colonia degli esuli italiani, fra i quali era il suo vecchio amico Guglielmo Pepe.
La sua ...
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MARCHESI, Raffaele
Mario Tosti
Figlio di Vincenzo e di Marianna Marioni, nacque a Magione, l'antica Pian di Carpine, sul Trasimeno, il 25 febbr. 1810. A dodici anni entrò nel seminario di Perugia e [...] dei classici, ma anche di Ch.-L. Secondat de Montesquieu, G. Filangieri, C. Beccaria, M. Pagano, fino a V. Gioberti e T. Mamiani, dimostrando la sua propensione politica per i regimi costituzionali. Il fatto di aver citato numerosi autori condannati ...
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GIUSSO, Lorenzo
Fabrizio Intonti
Nacque a Napoli, il 25 giugno 1899, in una famiglia aristocratica, dal conte Antonio e da Maria Imperiali d'Afflitto. La sua maturazione culturale avvenne in un terreno [...] prospettivismo, Napoli 1934; Lo storicismo tedesco: l'anima e il cosmo, Roma 1947; Bergson, Milano 1948; Vincenzo Gioberti, ibid. 1948; Spagna e antispagna: saggisti e moralisti spagnoli, Mazara del Vallo 1952; La tradizione ermetica nella filosofia ...
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BIAMONTI, Giuseppe
Giovanni Ponte
Nato a San Biagio della Cima presso Bordighera nel 1762, compì i primi studi a Ventimiglia; nel 1777 era a Roma, allievo del Collegio Romano, avviato alla carriera [...] Parma 1841, I, pp. 18-20; T. Vallauri,Storia della poesia in Piemonte, Torino 1841, II, pp. 286-288, 326; V. Gioberti,Introduz. allo studio della filosofia, Capolago 1845, I, p. 65; Id.,Del primato morale e civile degli Italiani, Milano 1848, p. 517 ...
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MORIGGIA, Giovanni
Francesco Franco
MORIGGIA, Giovanni. – Nacque a Caravaggio il 29 febbraio 1796, da Giacomo e da Margherita Cattaneo.
Frequentò il ginnasio a Bergamo e successivamente fu allievo di [...] ben caratterizzato nella sua fisionomia, appare in posa un po’ rigida accanto ai volumi dei suoi autori preferiti, Dante e Gioberti (Bacuzzi). Negli anni Sessanta, è ipotizzabile che la sua produzione fosse notevolmente diminuita, anche a causa di un ...
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. Celebre dichiarazione, monument vide ct sonore - così il Metternich nel 1829- mélange d'idées religieuses et d'idées politiques libérales, firmata a Parigi, il 26 settembre 1815, da Alessandro I di Russia, [...] spirito rivoluzionario del sec. XIX, di quel romanticismo religioso e politico dal quale uscirono più tardi anche il Mazzini e il Gioberti.
Ma il gesto dello zar non ebbe praticamente alcun valore, e la sua celebrità deriva dal fatto che si chiamò ...
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scolpitamente
scolpitaménte avv. [der. di scolpito, part. pass. di scolpire], letter. – In modo chiaro e ben distinto: si sentiva erompere dall’anima un flutto di parole, che avrebbe voluto pronunziare in ginocchio, dolcemente, scolpitamente,...
nudita
nudità s. f. [dal lat. tardo nudĭtas -atis, der. di nudus «nudo»]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere nudo o parzialmente nudo, con riferimento al corpo umano, o alla sua raffigurazione nell’arte: la n. del corpo, delle braccia,...