PASSERINI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque nella notte fra il 27 e il 28 settembre del 1793 a Casto, in Val Sabbia (Brescia)
Jonathan Salina
, da Giacomo e Lucia Zanetti.
La famiglia, attiva [...] rigore. Fu, in ogni caso, in ottimi rapporti con entrambi: vide Mazzini più volte a Lugano e nel 1845 ospitò Gioberti nella propria abitazione a Zurigo. Nel 1851, a Lugano, uscì l’ultima traduzione pubblicata da Passerini: Lo Stato commerciale chiuso ...
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BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] con l'aiuto economico di alcuni amici, il B. espose un sistema filosofico inteso a superare sia Hegel sia Gioberti, considerati rispettivamente le ultime manifestazioni del panteismo e del teismo. Il libro, inviato a molti esponenti della cultura ...
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CARAMELLA, Santino
Silvano Scalabrella
Nato a Genova il 22 giugno 1902 da Eleucadio e da Francesca Delfò, segui gli studi classici nella città natale. Ancora liceale, nel maggio del 1919, cominciò a [...] .
Nello stesso orizzonte critico degli Studi si muovono Le scuole di Lenin (Firenze 1921), La pedagogia di Vincenzo Gioberti (ibid. 1922) e la Guida bibliografica della pedagogia, specialmente italiana e recente (ibid. 1923), che faceva seguito alla ...
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PAREYSON, Luigi
Gianni Vattimo
– Nacque a Piasco (Cuneo) il 4 febbraio 1918, da Leone, geometra che qui si era trasferito per dirigere lavori di elettrificazione, e da Leontina Coccoz, entrambi valdostani. [...] alcuni giorni e poi rilasciato. Nel 1945, dopo la Liberazione, riprese l’insegnamento di storia e filosofia nel liceo Gioberti di Torino, tenendo contemporaneamente l’incarico di estetica presso l’ateneo torinese.
Negli anni 1948-49 insegnò per due ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] 'opera del Galluppi, della quale si valeva nell'insegnamento, di quella del Rosmini e soprattutto di quella del Gioberti, il Tazzoli, che seguiva attentamente l'attività pubblicistica del Lambruschini, del Vieusseux, del Valerio, del Cattaneo, ed era ...
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CECCONI, Angelo (pseudonimo Thomas Neal)
Carlo Coen
Nacque a La Ferruccia, frazione di Agliana (Pistoia) nel 1865. Ebbe un'educazione fortemente religiosa in collegi e seminari di Pistoia e Prato. Lo [...] C. aveva già espresso con decisione la sua posizione di scolastico intransigente e misoneista. In filosofia - afferma in un articolo su Gioberti (ibid., I [1908-09], 30, pp. 121-122) - non esistono novità: ciò che è nuovo non è importante e ciò che ...
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DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] accordano nel dispregiare l'idealismo assoluto e la scoperta del vero metodo" (ibid.). Chiunque si permetteva di criticare Gioberti, di difendere Bruno, Fichte o Hegel, di leggere Strauss, Feuerbach o Mazzini era esposto a continue persecuzioni, ed ...
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FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] principalmente su sei autori: Gioia, Romagnosi e Galluppi, accomunati dalla ispirazione problematica al criticismo kantiano, Rosmini, Gioberti e Mamiani (anche se non mancano ulteriori riflessioni su Genovesi, sugli hegeliani di Napoli, Ferrari e ...
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PADOVANI, Umberto Antonio
Enrico Castelli Gattinara
PADOVANI, Umberto Antonio. – Nacque il 27 novembre 1894 ad Ancona da Attilio e da Elisabetta Rossati, in una famiglia tradizionalmente patriarcale [...] (Milano 1920), diede alle stampe Vito Fornari. Saggio sul pensiero religioso in Italia nel secolo XIX (ibid. 1924), Vincenzo Gioberti e il cattolicesimo (ibid. 1927) e il primo volume (unico dei tre previsti) di un’opera su Schopenhauer, Arthur ...
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PINI, Carlo
Filippo Lovison
PINI, Carlo (in religione Ermenegildo Alessandro). – Nacque a Milano il 17 giugno 1739 da Domenico e da Maddalena Venini, di famiglia agiata.
Dopo avere frequentato per sette [...] exhibitam, I-III, Mediolani 1803, che dedicò a Napoleone I (e sull’esempio con il nome di Protologia Vincenzo Gioberti intitolò la sua più importante opera filosofica citata da Antonio Rosmini).
Sorta la Repubblica Cisalpina il 29 giugno 1797, Pini ...
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scolpitamente
scolpitaménte avv. [der. di scolpito, part. pass. di scolpire], letter. – In modo chiaro e ben distinto: si sentiva erompere dall’anima un flutto di parole, che avrebbe voluto pronunziare in ginocchio, dolcemente, scolpitamente,...
nudita
nudità s. f. [dal lat. tardo nudĭtas -atis, der. di nudus «nudo»]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere nudo o parzialmente nudo, con riferimento al corpo umano, o alla sua raffigurazione nell’arte: la n. del corpo, delle braccia,...