GIRETTI, Edoardo
Domenico Da Empoli
Nacque a Torre Pellice il 10 ag. 1864, da Agostino e da Giuseppina Coggiola. La madre era stata allieva di F. De Sanctis negli anni in cui questi aveva insegnato [...] fondo. In conseguenza di ciò il G. si trovò sostanzialmente isolato in un collegio come quello di Bricherasio dominato da Giolitti, che ebbe facile giuoco nel far prevalere un altro candidato. La sconfitta, comunque, non lo dissuase dal perseguire i ...
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Spaventa, Luigi
Giulia Nunziante
Economista e uomo politico, nato a Roma il 5 marzo 1934. Laureatosi in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Roma nel 1957, ha proseguito gli studi postuniversitari [...] svolto la sua attività professionale presso organismi pubblici, in qualità di consulente di numerosi ministri (dal socialista A. Giolitti negli anni Sessanta, a G. Amato nel 1992), di presidente della Commissione del Tesoro sulla gestione del debito ...
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AGNELLI, Arnaldo
Enzo Piscitelli
Nacque il 18 febbr. 1875 a Somaglia presso Codogno (Milano). Laureatosi in giurisprudenza a Pavia, partecipò vivacemente alla vita culturale e politica di Milano. Radicale, [...] Nitti dal marzo al maggio 1920 e poi, nel secondo dal maggio al giugno. Caduto Nitti il 15 giugno, e successo Giolitti, rimase sottosegretario al Tesoro. Dalla fine della guerra sino alla morte l'A. si adoperò in favore della causa pacifista e ...
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Istituto di credito sorto nel 1835 per opera di finanzieri francesi e belgi. Denominato nel 1851 Banca dello Stato Pontificio, nel 1870, in seguito all’annessione di Roma allo Stato italiano, fu ricostituito [...] bancario resa necessaria dallo scandalo. L’opposizione parlamentare accusò il governo di connivenza e di corruzione, tanto che G. Giolitti, allora presidente del Consiglio, fu costretto alle dimissioni e sostituito da F. Crispi (8 dicembre 1893). ...
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CASTIGLIONI, Camillo
Valerio Castronovo
Nato a Trieste il 22 ott. 1879 da Vittorio, pedagogista ed ebraista, e da Enrichetta Bolaffio, studiò con l'aiuto della comunita israelita, che intendeva fare [...] di esportazione di capitali e di transazioni finanziarie.
Fatto sta che Agnelli - di fronte alle pressioni di alcuni ministri su Giolitti per l'apertura di un'inchiesta e l'applicazione a carico dei dirigenti della Fiat di sanzioni penali, previo ...
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ALESSIO, Giulio
Enzo Piscitelli
Nacque a Padova da Iginio il 13 maggio 1853. Laureatosi in giurisprudenza nel 1874, insegnò per due anni negli istituti tecnici, poi, dal 1877 al 1878, fu incaricato [...] nel secondo ministero Facta (agosto-ott. 1922). In questo periodo, nel congresso demosociale di Roma e in contatto con Giolitti e Orlando, cercò invano di salvare l'unità del gruppo della Democrazia. Come ministro di Grazia e Giustizia, denunziò la ...
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Industriale e riformatore (Ivrea 1902 - ivi 1949). Figlio di Camillo e fratello di Adriano, si laurea in fisica e scienze naturali a Torino nel 1925; in seguito compì viaggi di formazione negli [...] un sistema economico-sociale (1945-49), che suscitò un vasto e vivace carteggio con i Padri della Costituente (Giolitti, Terracini, Grieco, Saragat, Togliatti, etc.), ma anche con personalità eminenti della cultura, da Saba a Giovan Battista Montini ...
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Wollemborg, Leone
Finanziere e politico (Padova 1859-Loreggia 1932). Può considerarsi il creatore in Italia delle casse rurali sul modello delle cooperative di credito ideate da F.W. Raiffeisen. Alla [...] Nel timore che fosse la Camera a respingere la proposta W. e cadesse di conseguenza l’intero governo, Giolitti e Zanardelli avevano deciso di sacrificare preventivamente la riforma fiscale in cambio della politica di neutralità adottata nel contempo ...
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MAGLIANI, Agostino
Fulvio Conti
Nato a Laurino il 23 luglio 1824 da Pascasia Scairato e da Luigi, seguì le tradizioni di famiglia e nel 1845 si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Napoli. [...] di emissione in Italia. I tentativi di unificazione dal 1843 al 1892, a cura di R. De Mattia, Roma-Bari 1989, pp. 42, 379, 420; Giolitti e la nascita della Banca d'Italia nel 1893, a cura di G. Negri, Roma-Bari 1989, pp. 11, 110, 200 s., 248, 253 s ...
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AZZOLINI, Vincenzo
Massimo Finoia
Nacque a Napoli il 5 dic. 1881 da genitori appartenenti ad antiche famiglie, Alfonso, dirigente del Banco di Calabria, e Maria Carolina Serrao, figlia di un magistrato. [...] , grazie alle qualità ed alle attitudini subito poste in luce. Già nel 1906 Luigi Luzzatti, che su invito di Giolitti si interessava dell'operazione, lo chiamò a partecipare agli studi preparatori per la conversione del debito pubblico. In questa ...
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giolittiano
agg. – Che si riferisce allo statista Giovanni Giolitti (v. giolittismo), alla politica da lui perseguita, ai suoi metodi di governo: l’atteggiamento g. verso i socialisti; l’età g., espressione con cui viene spesso indicato il...
giolittismo
s. m. – Il metodo di governo dello statista Giovanni Giolitti (1842-1928), più volte presidente del Consiglio (e quasi ininterrottamente dal 1903 al 1914), caratterizzato da una politica liberale e di riforme sociali; con intonazione...