Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] Discorsi extraparlamentari, a cura di N. Valeri, Torino 1952; Discorsi parlamentari, a cura di S. Furlani, Roma 1953-56; Dalle carte di Giovanni Giolitti. Quarant'anni di vita politica, a cura di P. D'Angiolini - G. Carocci - C. Pavone, Milano 1962. ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] ad altre condizioni con la DC, come Giacomo Mancini, e altri i rapporti col PCI, come De Martino. La posizione di Giolitti si collocò tra questi due ultimi, più attenta del primo verso i problemi del programma, più cauta del secondo nel dibattito ...
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Funzionario e uomo politico (Saluzzo 1863 - Roma 1930); capo di gabinetto con G. Giolitti (1906-09, 1911-13), deputato (1913), rimase sempre fedele a Giolitti, che gli indirizzò (1915) la lettera in cui [...] auspicava il mantenimento della neutralità, ed esprimeva il convincimento che l'Italia potesse ottenere molto dalle potenze centrali senza entrare in guerra (il "molto", nella polemica giornalistica successiva, ...
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Uomo politico (Andretta 1853 - Roma 1921); deputato (1900-1921), ministro dei Lavori pubblici nei gabinetti Giolitti (1903-05) e Tittoni (1905) e nel secondo gabinetto Fortis (1905-1906); preparò il passaggio [...] dall'esercizio privato a quello statale. Ministro del Tesoro con Luzzatti (1910-11) e con Giolitti (1911-14), quindi delle Finanze con Nitti (1919-20) e con Giolitti (1920-21), preparò i disegni di legge coi quali furono introdotte l'imposta sul ...
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Uomo politico (Mondovì 1874 - ivi 1969), avvocato. Membro del partito popolare (1919), sottosegretario alle Finanze con Giolitti (1920-21) e ministro delle Finanze con Facta (1922). Deputato alla Costituente [...] nel 1946, è stato ministro del Tesoro con De Gasperi (1946-47); senatore dal 1948 (di diritto nella prima legislatura), è stato vicepresidente del Senato (1951) ...
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Avvocato italiano (Iesi 1838 - Roma 1905). Deputato per 8 legislature (dalla 13a), ministro di Grazia e Giustizia nel gabinetto Giolitti (1892-93), si dimise il 19 maggio 1893 quando la Camera, dopo aver [...] discusso e approvato i capitoli del bilancio del suo ministero, con procedimento inconsueto, nella votazione segreta respinse il progetto di legge relativo. Fu poi vicepresidente della Camera (1895), ancora ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] socialisti, dei radicali e dei repubblicani.
Nel 1909, in seguito al rifiuto della Camera di approvare alcuni suoi decreti legge, Giolitti si dimette lasciando il posto prima a Sonnino, che dura in carica pochi mesi, quindi a L. Luzzatti (marzo 1910 ...
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Uomo politico (Chieri 1865 - Torino 1927). Industriale, sindaco di Torino, deputato (1897-1909), senatore (dal 1909), fu sottosegretario ai Lavori pubblici con Giolitti (1909), ministro dell'Industria [...] e Commercio nei due gabinetti Facta (1922). Nella crisi dell'ottobre 1922 fu favorevole a una soluzione filofascista, e conservò il portafoglio dell'Industria e Commercio anche nel gabinetto Mussolini ...
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Uomo politico italiano (Pinerolo 1861 - ivi 1930). Deputato giolittiano dal 1892, fu sottosegretario alla Giustizia, poi all'Interno (1903) e ministro delle Finanze (1913) con Giolitti, ministro della [...] Giustizia con Orlando (1919) e nuovamente delle Finanze con Giolitti (1921). Caduto il 16 febbr. 1922 il Gabinetto Bonomi, il 26 febbraio F. costituì un suo Gabinetto; battuto alla Camera il 19 luglio da una maggioranza antifascista, dopo una lunga ...
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MALVANO, Giacomo (Giacobbe Isacco)
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Torino il 15 dic. 1841 da Moisè e da Eva Ovazza. Cresciuto in una numerosa e importante famiglia ebraica di Torino, il giovane [...] effetti. Nominato il 20 giugno 1907 presidente della I sezione del Consiglio di Stato, nonostante le insistenze di Tittoni e di Giolitti che lo avrebbero voluto ancora al suo posto, l'8 settembre dello stesso anno andò a riposo dopo più di quarant ...
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giolittiano
agg. – Che si riferisce allo statista Giovanni Giolitti (v. giolittismo), alla politica da lui perseguita, ai suoi metodi di governo: l’atteggiamento g. verso i socialisti; l’età g., espressione con cui viene spesso indicato il...
giolittismo
s. m. – Il metodo di governo dello statista Giovanni Giolitti (1842-1928), più volte presidente del Consiglio (e quasi ininterrottamente dal 1903 al 1914), caratterizzato da una politica liberale e di riforme sociali; con intonazione...