Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, [...] varia ispirazione nel 1958 pose termine alla monarchia (Faiṣal II fu giustiziato) e all’effimera Federazione Araba tra I. e Giordania costituita nello stesso anno, instaurando la repubblica; nel 1959 l’I. uscì dal patto di Baghdad allineandosi con lo ...
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HUSAYN, Ibn Talal
Silvia Moretti
ḤUSAYN, Ibn Ṭalāl (App. III, i, p. 819; IV, ii, p. 140; V, ii, p. 574)
Re di Giordania, morto ad ‛Ammān il 7 febbraio 1999. Salito al trono nel 1952, durante il suo [...] manifestato in più occasioni dall'opposizione islamica e dalla comunità giordano-palestinese, Ḥ. seppe salvaguardare il ruolo della Giordania nella regione e le alleanze politico-strategiche della dinastia nel paese. ‛Abdallāh ii (n. 1962), figlio di ...
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(ebr. Midyān, arabo Madyan) Distretto costiero del Hegiaz, nell’Arabia Saudita. Si affaccia al Mar Rosso sul Golfo di ῾Aqaba, al confine con la Giordania. Regione montuosa e impervia, con una sottile [...] frangia litoranea pianeggiante, forma l’orlo nord-occidentale del tavolato arabico, con elevazioni che si avvicinano ai 3000 m.
Il territorio di M. è già menzionato nell’Antico Testamento, come sede di ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, che comprende la parte centrale della Penisola Arabica, di cui occupa la parte maggiore di territorio. Confina a N con Giordania, Iraq e Kuwait, a SE con Qatar, Emirati [...] nazionalizzazione dell’estrazione petrolifera. In politica estera Khāled svolse un’ampia azione diplomatica tra Egitto, Siria, Giordania e OLP, allo scopo di risolvere sia il problema palestinese sia quello libanese, allontanando così la possibilità ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] Golfo Persico; su quello politico la coesistenza di monarchie assolute (nei paesi del Golfo), monarchie costituzionali (come in Giordania e in Marocco) e regimi repubblicani più o meno autoritari. Anche la politica nei confronti di Israele è motivo ...
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ḤUSEIN ibn Ṭalāl (App. III, 1, p. 819)
Paolo Minganti
Per quanto oggetto di pressioni e di minacce anche alla sua persona, Ḥ. continuò con coraggio e ostinazione la sua politica di difesa del regno di [...] , l'esercito finì per reagire: ne seguì una guerra civile, che si chiuse con l'espulsione della resistenza dalla Giordania (aprile 1971). Pur prendendo atto della nuova situazione, che lo indusse a preoccuparsi di consolidare il suo potere nella ...
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Organizzazione dei Paesi arabi il cui nome ufficiale è Lega degli Stati arabi (Jāmi‘at al-Duwal al-‘Arabiyya). Fu costituita al Cairo nel marzo 1945 da Egitto, Arabia Saudita, Transgiordania (poi Giordania), [...] e contrasti (➔ anche Arabi) e la pace separata firmata con Israele prima dall’Egitto, nel 1979, poi dalla Giordania, nel 1994, determinò una significativa incrinatura nell’unità del mondo arabo, fino ad allora compatto nel suo antagonismo verso ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] a O dai rilievi del Golan, del Monte Hermon (2814 m) e dell’Antilibano, mentre a S, al confine con la Giordania, è dominato dal massiccio del Gebel Druso (1800 m). L’altopiano ha possibilità di irrigazione solamente nella sezione compresa fra l ...
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Militare e uomo politico israeliano (Degania 1915 - Tel Aviv 1981), di famiglia originaria dell'Ucraina. Giovanissimo aderì alla Hagānāh, l'organizzazione militare sionista in Palestina durante il mandato [...] -64), nel giugno 1967 assunse la carica di ministro della Difesa e nella guerra dei 6 giorni contro Egitto, Giordania e Siria contribuì alla vittoria d'Israele. Criticato per l'impreparazione dimostrata dalle forze armate israeliane nella guerra del ...
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Faysal II
Terzo re dell’Iraq moderno (Baghdad 1935-ivi 1958). Figlio di Ghazi I, salì al trono a soli 18 anni, dopo la reggenza dello zio ‛Abd al-Ilah. Di educazione occidentale e filobritannico, fondò [...] nel 1958 la Federazione araba con il regno di Giordania, per contrastare l’influenza della RAU (➔ ). Poco dopo, un colpo di Stato militare condotto dal generale Abdul el-Karim Kassem mise fine alla sua vita e alla monarchia hashemita irachena. ...
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giordanite
(o jordanite) s. f. [dal nome dello scienziato ted. Jordan (sec. 19°), che lo scoprì]. – Minerale monoclino, solfuro di piombo e arsenico, a lucentezza metallica e colore grigio piombo.