Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] intorno al purgatorio, all'efficacia delle preghiere pei trapassati, alle indulgenze, alle immagini.
Quando il re GiorgiodiPoděbrady, desideroso di divenire re dei Romani, cerca portare il popolo all'ortodossia, freme la rivolta: e il re deve ...
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Giurista, uomo politico e pubblicista (Schweinfurt, inizî sec. 15º - Wehlen, Dresda, 1472). Fautore della riforma ecclesiastica, partecipò al Concilio di Basilea come vicario dell'arcivescovo di Magonza [...] ; H. si appellò al concilio e fu scomunicato da Pio II. In tale occasione pubblicò diversi scritti polemici contro il primato del papa. Poi (dal 1466) prestò la sua assistenza al re di Boemia GiorgiodiPoděbrady, venuto a conflitto con il pontefice. ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] Ungheria. Dopo lunghe trattative e lotte le sue ambizioni furono appagate: suo figlio Ladislao succedette nel 1471 a GiorgioPoděbrady, re di Boemia, e nel 1490 a Mattia Corvino.
Ma mentre i jagellonidi diventavano la dinastia più potente dell'Europa ...
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